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Monaco: “Un azzardo il doppio Sinner/Berrettini. Con l’Australia Matteo giocherà di sicuro”

Un inviato speciale per conto di OA Sport. Guido Monaco è sul posto a Malaga (Spagna), per seguire la Final Eight di Coppa Davis ed essersi anche goduto il successo delle ragazze italiane nella BJK Cup 2024. Nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale di Youtube di OA Sport, si sono approfonditi vari temi, legati in primis alla sfida vinta dalla squadra tricolore capitanata da Filippo Volandri contro l’Argentina, in rimonta 2-1, dopo aver perso il primo singolare.

La sconfitta di Lorenzo Musetti contro Francisco Cerundolo non aveva messo nelle migliori condizioni gli azzurri, trascinati prima dal solito Jannik Sinner (n.1 del mondo) nel secondo singolare e poi dalla coppia formata dall’altoatesino e da Matteo Berrettini nel doppio.

PERPLESSITA’ SULLE SCELTE DI VOLANDRI – “Ero molto preoccupato e perplesso della scelta dell doppio Berrettini-Sinner. È andata bene, ma secondo me è stato un azzardo. È chiaro che si è puntato sulla loro personalità, amicizia tra di loro, feeling e sulla loro potenza. Ma mettere un giocatore come Berrettini in doppio dopo due anni, che non ha nella risposta il suo colpo migliore e non è così reattivo…In più, portare due doppisti e poi non ne fai giocare neanche uno, non mi convinceva assolutamente. Certo, Berrettini ha dimostrato di essere un campione, perché la botta di Musetti è stata forte. Sapevamo che Sinner-Baez sarebbe stata una formalità, però sembrava che stesse giocando contro un avversario preso quasi dalla strada e non è il caso del sudamericano. Jannik è troppo forte. Una vittoria pesante perché gli argentini hanno giocato un grandissimo doppio, al loro meglio“.

SFIDA CONTRO L’AUSTRALIA – “Berrettini giocherà sabato in singolare, non penso ci siano dubbi. Da capire cosa faranno gli australiani. Credo che confermeranno la medesima formazione che ha battuto gli Stati Uniti, ma il ruolo di n.1 di Alex de Minaur non credo che abbia molto senso, visto anche lo storico con Sinner. Potrebbero impiegare Popyrin da n.1, che in giornata di grazia può infastidire Sinner, e poi confermare Kokkinakis e lo stesso doppio. Vedremo cosa farà Hewitt. A mio parere, la sfida contro l’Australia è la vera finale, perché non penso che Germania oppure l’Olanda abbiano possibilità di vincere la Davis“.

LA SCELTA DI MUSETTI – “Per quanto ci hanno detto, Musetti stava giocando alla grande in allenamento, anche meglio di Berrettini, per cui la controprestazione di Lorenzo è stata una sorpresa assoluta in primis per lui. Non penso fosse teso, ma forse era troppo sicuro. Ha cominciato bene, poi quando l’altro ha alzato il livello, con una spinta dal lato del dritto paurosa, non è riuscito a tenere. Non ha avuto tanto dal servizio e la forza di reagire. Era molle“.

LA POSIZIONE SUI DOPPISTI –  “A Torino, fino a pochi giorni prima della partenza per Malaga, l’idea di portare cinque singolaristi era molto gettonata (con Sonego e uno tra Arnaldi e Cobolli). Portare due specialisti nel doppio e poi non farli giocare, per me, ha poco senso. È chiaro che a questo punto ne porti uno, così è brutto. Non voglio dire umiliante, ma sminuente sì. Perché così sembra che la squadra la faccia Sinner“.

LE CRITICHE A MUSETTI – “Non ne ha beccata una e ha fatto male. Non credo che sia stata la tensione, è un tennista sempre sotto l’occhio del ciclone. Passa per uno che non ha carattere, ci sono tante etichette per gran parte immeritate. C’è chi non aspetta altro per parlarne male, secondo alcuni è sopravvalutato, quando nel tennis non esiste. Ha una cattiva stampa, poi ha preso una stesa. Spiace perché credo che non giocherà più a Malaga, ha detto di essere stato imbarazzante e ha parlato di giornata di m…a“.

L’IMPIEGO DI NADAL IN DAVIS – “Ha fatto qualcosa con poco senso, in Spagna il dibattito c’è. È vero che Bautista Agut non sia un fenomeno, ma negli ultimi due mesi non c’è paragone con Nadal su questi campi. Si è parlato di buona condizione in allenamento, ma in una partita vera erano diversi mesi che non giocava per di più indoor. Lui non doveva scendere in campo e non è stato giusto inficiare sul risultato di una squadra perché doveva fare l’addio. Io sono molto deluso e sconcertato da quanto fatto da Rafa. È stato un suicidio sportivo e la festa si è tramutata in una tragedia. Lui si è un po’ sopravvalutato e gli altri hanno dato carta bianca. Tecnicamente era una follia giocare sia in singolo che in doppio. Poteva fare gruppo come ha fatto Berrettini nel 2023, l’addio l’aveva già dato a ottobre. È stata una brutta fine e se la sono andata anche un po’ a cercare. C’è stata una mancanza di rispetto nei confronti della competizione e Bautista Agut era piuttosto scocciato. Giocavano la Davis in casa, avevano Alcaraz per vincerla…“.

VITTORIA ITALIA BJK CUP – “Non avevo dubbi sull’esito della finale. Bronzetti ammirevole, ha giocato con grande continuità e applicazione. Paolini esprime un tennis a un altro livello, spacca la palla. Jasmine quando colpisce di dritto, fa paura, le riesce la palla a velocità folle. Questa competizione, però, ha dei problemi perché due top-10, quattro top-20 sono poche. In più, quest’affermazione non deve nascondere le problematiche evidenti del settore femminile italiano. Errani, tra l’altro, aveva un serio problema al piede e quindi sarebbe stato critico disputare il doppio in caso di necessità“.

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