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Luna Rossa, lo schiaffo a New Zealand, la velocità in poppa e le lezioni ai Challengers. E l’ipotetica scelta in semifinale…

Luna Rossa sta fornendo una vera e propria prova di forza nel round robin della Louis Vuitton, il torneo che designerà chi sarà lo sfidante di Team New Zealand nel Match Race che metterà in palio la America’s Cup. Il sodalizio italiano sta infatti difendendo la propria imbattibilità contro gli altri Challenger, ha infilato cinque vittorie consecutive, si è già matematicamente qualificato alle semifinali e ha ipotecato il primo posto in classifica, posizione che assicura il vantaggio di scegliere l’avversario in semifinale.

Gli uomini dello skipper Max Sirena si sono rivelati impeccabili nelle acque di Barcellona, facendo la differenza con tutte le avversarie e regalando sempre delle prestazioni convincenti: hanno indubbiamente catturato l’occhio le eccellenti partenze, la capacità di leggere meglio il campo di regata e di fiutare il vento in condizioni spesso di brezza molto leggera, la solidità dell’equipaggio e l’innegabile dote di tramortire l’avversario nei momenti caldi.

Ad avere impressionato è però stata soprattutto la velocità di poppa di questo scafo e sarà proprio questa una delle armi più importanti a disposizione di Team Prada Pirelli: se tre anni fa nella baia di Auckland era stata la rapidità di bolina a catturare l’occhio, questa volta la barca tricolore sembra altamente performante anche a favore di brezza ed è un fattore decisivo se si vuole competere concretamente per il trofeo sportivo più antico del mondo.

Al netto delle affermazioni ottenute contro American Magic (all’inizio la rivale considerata più performante, ma entrata un po’ in crisi), INEOS Britannia (il sodalizio del poco amato Ben Ainslie, spesso incline all’errore), Alinghi (in crescita, attenzione alla formazione svizzera) e Orient Express (già liquidata due volte), a fare sognare gli appassionati italiani è stato il sigillo magistrale ottenuto contro Team New Zealand in una regata da tregenda con tanto di fulmini.

Avere schiantato il Defender ha infuso ottimismo tra gli appassionati del Bel Paese e ha fatto capire che Luna Rossa può davvero ambire a quella Vecchia Brocca che da ormai ventiquattro anni è diventata un’ossessione anche per il patron Patrizio Bertelli. La strada è però estremamente lunga: prima ci sarà da blindare la posizione di vantaggio nel round robin, poi bisognerà passare dalle semifinali e si spera dalla finale di Louis Vuitton Cup per guadagnarsi il diritto di fronteggiare Team New Zealand.

Ricordiamo che le semifinali sono al meglio delle nove regate (servono cinque successi per passare il turno), le finali addirittura al meglio delle tredici (sono necessarie sette affermazioni per avere la meglio): occorre necessariamente essere i più forti in maniera innegabile per avere la meglio. Ammesso e non concesso che Luna Rossa arrivi prima nel round robin (ma ormai l’obiettivo è a un passo), chi sarà meglio scegliere come rivale in semifinale? Rebus di non semplice risoluzione…

‘La strambata’ di Vegliani: “Non sceglierei Alinghi in semifinale. Luna Rossa e NZ avanti a tutte le altre”

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