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Lorenzo Musetti non si ferma: “Con Zverev non ho paura. Sinner? Se non è qua, c’è un motivo”

Lorenzo Musetti non si ferma: “Con Zverev non ho paura. Sinner? Se non è qua, c’è un motivo”

Lorenzo Musetti si è imposto nel match valido per gli ottavi di finale del torneo olimpico contro Taylor Fritz. Il toscano ha battuto il tennista statunitense con il punteggio di 6-4 7-5. Dopo una partenza lenta, Musetti ha ritrovato il filo del discorso e, ben sostenuto dal servizio, ha saputo prevalere per la terza volta consecutiva contro il californiano, ricordando i successi a Montecarlo e a Wimbledon.

Un bel periodo per Musetti, citando le semifinali a Stoccarda e a Wimbledon e le Finali al Queen’s e a Umago. In conferenza stampa, gli è stato chiesto se si sente di aver compiuto uno step importante per la sua carriera: “Piano, state calmi, non so se nemmeno io se questa svolta della mia carriera sia definitiva, me lo auguro…“, ha dichiarato il carrarino.

Parlando della partita: “Ho cominciato male, è stato importante riuscire subito a ribaltarlo, mi ha dato grande consapevolezza. Sono stato bravo e concentrato nei momenti giusti a far girare questa partita”. Per Fritz, come detto, si è trattato del terzo ko negli ultimi tre incroci: “Non credo che quest’anno vorrà incontrarmi ancora, questa vittoria conferma il bel momento che sto vivendo e il salto di qualità che ho fatto. Prima avevo molti alti e bassi, adesso solo alti, però mi piacerebbe pensare che i bassi sono dimenticati, ma andiamoci piano. Certo, più vinco e più acquisto consapevolezza, anche nel gestire i momenti difficili che inevitabilmente ci sono in partita. Negli ultimi due anni ho fatto fatica a giocare sereno e fare le scelte giuste, adesso mi sembra tutto più facile“.

Musetti è così diventato il terzo italiano della storia a raggiungere i quarti di finale del torneo olimpico, per come è stato impostato nei tempi moderni. Sulla sua strada ci potrebbe essere Alexander Zverev, n.4 del mondo e oro olimpico a Tokyo: “Se sarà Zverev, lo affronterò senza paura. Un grande giocatore, campione olimpico in carica, ma io credo di potermela giocare. Ci siamo affrontati solo una volta, ma io mi sono ritirato. Non ho un metro di misura. Gioca bene di rovescio? Ognuno ha il suo colpo preferito, anche Fritz. Il segreto è non concedergli tempo e spazio, e di portarlo nella mia ragnatela di variazioni. Può essere una partita interessante“.

Sulle ripercussioni in squadra dell’assenza di Jannik Sinner, Musetti ha chiarito: “E’ stata una sua scelta, la reazione del gruppo non l’ho vista perché non ero ancora a Parigi, ma penso si ritenesse incapace di performare qui, altrimenti sarebbe venuto e avremmo avuto un team molto forte. Mi dispiace per i ragazzi che sono rimasti fuori, come Cobolli che da n.50 del mondo meritava di essere qui. Penso che il regolamento vada rivisto, non può essere in tabellone un trecento del mondo di un altro Paese e non il nostro cinquanta“.

In conclusione, sui suoi obiettivi in questi Giochi: “Io voglio giocarmi i match per le medaglie, per me questo quarto vale tantissimo“.

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