Atletica, Marcell Jacobs ignorato da World Athletics e Federazione Europea. Ostracismo inspiegabile
Marcell Jacobs ha conquistato due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020: prima ha dominato i 100 metri siglando il nuovo record europeo (9.80), poi ha trionfato anche con la 4×100 pennellando una seconda frazione da urlo. Il velocista azzurro ha illuminato l’estate dello sport tricolore ed è indubbiamente stato il grande motore di un’annata memorabile, ma i grandi enti internazionali lo stanno snobbando vivamente e non lo prendono minimamente in considerazione. E dire che il veneto ha vinto la gara più prestigiosa e seguita di tutti i Giochi, oltre a piazzare un bel sigillo nella staffetta veloce.
La Federazione Europea ha scelto il norvegese Karsten Warholm come miglior atleta dell’anno per il Vecchio Continente. Decisione assolutamente discutibile, ma che potrebbe anche essere accettata poiché il ribattezzato Vichingo ha vinto l’oro olimpico sui 400 metri ostacoli siglando un record mondiale di dimensioni storiche enormi. Stiamo comunque parlando di un premio di settore, Warholm ha indubbiamente meno appeal presso il grande pubblico rispetto a Marcell Jacobs, ma si valuta anche la portata tecnica di un gesto.
Ha invece dell’inspiegabile quanto fatto da World Athletics, la Federazione Internazionale di atletica leggera: Marcell Jacobs non risulta nemmeno tra i dieci nominativi per il premio di miglior atleta mondiale dell’anno. Davvero l’ugandese Joshua Cheptegei, lo svedese Daniel Stahl, il greco Miltiadis Tentoglu, il norvegese Jakob Ingebrigtsen meritavano più di Jacobs il posto in questa lista di dieci eletti? La domanda è retorica. Un’ostracismo che appare davvero inspiegabile.
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