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Roland Garros 2020, gli italiani che giocheranno le qualificazioni. Otto azzurri e cinque azzurre al via, c’è Cecchinato-Gulbis

Sono tredici le presenze italiane nei due tabelloni di qualificazione del Roland Garros 2020, in un’edizione autunnale che avrà dello storico, non essendosi mai verificata una simile eventualità. Otto azzurri saranno di scena nel tabellone maschile, al via domani, mentre in tredici lo saranno in quello femminile, che partirà invece martedì e del quale sono ancora ignoti gli accoppiamenti. Non ci sarà Lorenzo Musetti, presente invece al Challenger di Forlì con una wild card e che, con ogni probabilità, sarebbe comunque stato beffato rimanendo appena fuori dall’entry list anche dopo le rinunce.

QUALIFICAZIONI MASCHILI

GIAN MARCO MORONI
Primo ad apparire in rigoroso ordine di tabellone, “Gimbo“, attuale numero 219 ATP, è accoppiato allo sloveno Blaz Rola, numero 32 del seeding cadetto. Non ci sono precedenti tra il ventiduenne romano e lo sloveno numero 147 del mondo, ma con un passato da numero 78 nel 2015. Quest’anno Moroni si è comportato bene sia prima che dopo il lockdown, con due semifinali a livello Challenger, l’ultima delle quali a Todi.

MATTEO VIOLA
A 33 anni e numero 226 del mondo, ben lontano dal 118° posto del 2013, il veneto non molla la presa e continua ad andare a caccia di punti nelle qualificazioni Slam, in questo caso contro l’austriaco Jurij Rodionov. Con l’attuale 178° della classifica mondiale nessun precedente. Per entrambi stagione opaca dopo le primissime fasi, con semifinale a livello Challenger a Noumea per Viola e vittorie a Dallas e Morelos per Rodionov.

FEDERICO GAIO
Il faentino, ventesima testa di serie, comincia contro il non semplicissimo argentino Renzo Olivo, fuori attualmente dai 200, ma numero 78 quasi quattro anni fa. Molto continuo a livello Challenger, Gaio ha vinto quello di Bangkok nello scorso gennaio. Olivo ha avuto un solo, ma significativo, picco in stagione: la semifinale a Santiago del Cile, persa contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild che ha poi vinto il torneo.

MARCO CECCHINATO
Sorteggio a dir poco a metà tra l’incredibile e lo sfortunato per il siciliano, che avrebbe immaginato di tutto meno che, da numero 5 del seeding, di incontrare Ernests Gulbis. “Ceck” e il lettone sono entrambi ex semifinalisti di questo torneo, l’uno nel 2018, l’altro nel 2014. I due non si sono mai affrontati, ma senza dubbio questo sarà il match più atteso di tutti nelle prime due giornate. Favorito l’azzurro per il rendimento recente a Roma, con Gulbis andato meglio a inizio anno (terzo turno agli Australian Open, vittoria al Challenger di Pau).

ROBERTO MARCORA
Sorteggio a due facce per il trentunenne di Busto Arsizio, attuale numero 170 del mondo. Contro l’americano J.J. Wolf, che lo precede di 50 posizioni, teoricamente parte sfavorito, se non altro a vedere il recente exploit di quest’ultimo agli US Open, dove ha raggiunto il terzo turno. A vantaggio di Marcora va però il fatto che per Wolf la terra rossa sia terreno praticamente sconosciuto, con tutte le conseguenze del caso.

ALESSANDRO GIANNESSI
Continuano i tentativi del trentenne spezzino di girare in positivo una stagione finora avara di soddisfazioni. Dall’altra parte, però, c’è il serbo Danilo Petrovic, che è stato piuttosto costante prima del lockdown. Ha ricominciato con il quarto ad Aix-en-Provence, in Francia, dove ha perso dal tedesco Oscar Otte.

PAOLO LORENZI
Il senese, semplicemente indomabile nonostante sia sceso al numero 129 del ranking, trova l’olandese Botic Van de Zandschulp, attuale 164° della classifica. Il ventiquattrenne sta giocando il suo miglior tennis della carriera in questo periodo, e dopo aver raggiunto una finale Challenger a Koblentz a febbraio, è arrivato in semifinale a Ostrava due settimane fa. Nessun precedente.

LORENZO GIUSTINO
Per il ventinovenne di Napoli c’è il tedesco Maximilian Marterer, oggi 263° giocatore del mondo, ma soltanto due anni fa nei primi 50 (numero 45). Su questi campi era riuscito ad arrivare agli ottavi, persi contro Nadal. I quarti a Kitzbuhel gli hanno ridato una buona dimensione, ed è per questo che servirà forse il miglior Giustino per riuscire a superare un avversario in crescita decisa.

QUALIFICAZIONI FEMMINILI

ELISABETTA COCCIARETTO
Potenzialmente una delle favorite per il superamento del tabellone cadetto, la marchigiana non è riuscita a essere incisiva contro la rumena Irina Camelia Begu, che non l’ha sostanzialmente mai fatta realmente entrare in partita. L’azzurra cercherà il pronto riscatto di quella che, a prescindere da Roma, per lei era prima del lockdown ed è dopo lo stesso una stagione positiva.

SARA ERRANI
Ripartita con i quarti di Palermo, la bolognese deve ancora dare un certo seguito alle gesta siciliane su quella terra che, tra 2012 e 2015, le ha dato soddisfazioni tra le più grandi della carriera con una finale, una semifinale e due quarti. L’ultima volta nel main draw risale al 2018, e il tabellone cadetto l’ha affrontato, cedendo sette game in tutto, nel 2017. Può ritrovarsi sulla sua terra preferita.

MARTINA TREVISAN
Il meglio la toscana l’ha finora offerto in Australia: a Melbourne è riuscita a superare le qualificazioni e solo uno sfortunatissimo sorteggio con la futura vincitrice, l’americana Sofia Kenin, le ha impedito di avanzare ulteriormente. Stagione avara di soddisfazioni sulla terra, ma in genere nelle qualificazioni di qualsiasi torneo nel finale ci arriva e andrà tenuta d’occhio.

GIULIA GATTO-MONTICONE
Anche lei spesso presente nelle qualificazioni in questa stagione, ci riprova quest’anno a Parigi dopo averle già passate nel 2019 ed essersi trovata anche un set pari contro Kenin, che avrebbe poi eliminato Serena Williams e sarebbe uscita contro la futura vincitrice, l’australiana Ashleigh Barty, quest’anno assente. Le percentuali di riuscita non sono forse però alte quanto un anno fa.

MARTINA DI GIUSEPPE
Anno decisamente avaro di soddisfazioni, il suo 2020, dove però negli ultimi tempi, pur perdendo partite, ne ha giocate di ottimo livello con gente decisamente più quotata. La romana l’anno scorso ha perso un’autentica battaglia contro Liudmila Samsonova, e a livello Slam non è mai riuscita a raggiungere il turno decisivo del tabellone cadetto.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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