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SPORT – NUOTO

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Il corpo umano, essendo composto in gran parte d'acqua, ne possiede all'incirca la stessa densità. Quindi, rimanere a galla richiede solo la spinta verso il basso di una piccola quantità d'acqua, rispetto alla massa complessiva del corpo, e il moto trasversale solo una leggera spinta dell'acqua in direzione opposta alla direzione del moto, a causa di una generalmente bassa resistenza idrodinamica.

Il nuoto è uno degli sport più completi, richiede l’uso di tutti i muscoli del nostro corpo, coordinati con la respirazione.

I diversi stili sono principalmente 4: stile o crawl, dorso, rana e delfino.
-    Lo stile libero, il corpo è disteso sull’acqua con il viso rivolto sul fondo e lo spostamento avviene per mezzo di un movimento delle braccia a ritmo alternato, che viene eseguito con scioltezza e potenza; esso è coordinato con un veloce movimento degli arti inferiori.
-    La nuotata a rana è uno stile che si svolge anch’esso con il viso sul fondo. In questo stile, arti superiori ed inferiori si muovono simmetricamente e in sincronia. Le braccia sono tese in avanti con i palmi delle mani uniti, si esegue una raccolta delle gambe con ginocchia divaricate e piedi ruotati all’esterno; successivamente, con un movimento di calcio - spinta, si estendono le gambe che si uniranno per iniziare un nuovo movimento. Le braccia si allargano all’esterno, estendendosi, per poi arrivare quasi all’altezza delle spalle; dopodiché gli arti ritorneranno nella posizione iniziale
-    La nuotata sul dorso è l’unica che avviene nella posizione supina. Gli arti inferiori compiono movimenti alternati dall’alto in basso e viceversa. Le gambe devono essere tese ma non rigide, ed il movimento parte dall’anca. Gli arti superiori si muovono in modo alternato e ruotando, hanno la funzione di fare avanzare il nuotatore.
-    Il delfino, i movimenti della nuotata sono simili a quelli dello stile libero, con la differenza che sono effettuati in modo simmetrico, sia dagli arti superiori che quelli inferiori. Si avanza nell’acqua soprattutto per l’azione delle braccia che, da distese avanti si portano contemporaneamente indietro effettuando simmetricamente una rotazione che permette una forte spinta oltre che in avanti anche verso l’alto, e mentre si inspira si ha anche il colpo delle gambe che devono essere unite.

Nel nostro secolo sono state fissate le prime regole e stili di nuoto; infatti una piscina per agonismo è di 50 metri di lunghezza per 21 metri di larghezza e 1,80 m di profondità, ma a volte variano.


Barbara Barbera
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