Ginnastica ritmica, le nuove Farfalle commettono errori: quinte agli Europei. La Spagna vince l’all-around
Le Farfalle si sono completamente rinnovate rispetto alla formazione capace di conquistare la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e negli ultimi mesi hanno dovuto affrontare l’esonero della storica Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani. Soltanto un mese fa le azzurre hanno conosciuto la nuova allenatrice (la bulgara Mariela Pashalieva) e oggi sono tornate in pedana a Tallinn (Estonia) per disputare il concorso generale degli Europei 2025 di ginnastica ritmica.
Chiara Badii, Sofia Sicignano, Laura Paris, Giulia Segatori, Alexandra Naclerio e Serena Ottaviani hanno aperto il pomeriggio con un buon esercizio con i cinque nastri (25.600), ma sono poi andate in enorme difficoltà con i tre cerchi e le due palle: le nostre portacolori hanno perso gli attrezzi per ben tre volte e la giuria le ha pesantemente penalizzate assegnando un mestissimo 20.800. Un riscontro così basso ha impedito alla nostra Nazionale di ambire a una medaglia che sarebbe stata assolutamente alla portata con un’esecuzione pulita.
L’Italia ha concluso al quinto posto con il punteggio complessivo 46.400, rimanendo giù dal podio come successo soltanto due volte negli ultimi venti anni (escludendo l’edizione del 2020 a cui non si è partecipato causa pandemia): nel 2016 e nel 2023, per il resto erano arrivati sette argenti (l’ultimo dodici mesi fa a Budapest) e due bronzi. Le azzurre proveranno a rifarsi domani nella finale di specialità con i cinque cerchi, ricordando che ai Giochi si gareggia esclusivamente nel concorso generale. La marcia verso i Mondiali previsti a Rio de Janeiro a fine agosto è ancora lunae c’è tanto lavoro da fare con questo gruppo, che comunque possiede delle potenzialità molto interessanti
La Spagna ha trionfato offrendo due esercizi stellari (26.100 con i nastri e 27.700 nel misto) e salendo sul gradino più alto del podio con 53.800, a 33 anni di distanza dalla prima e ultima affermazione. Distanziate Israele (49.500) e la sorprendente Ungheria (48.150). Quarta piazza per la rivelazione Estonia di fronte al proprio pubblico (47.800), sesta piazza per l’Azerbaijan (45.550), mentre la quotata Bulgaria ha commesso un’infinità di errori e ha concluso al quindicesimo posto (38.850) dopo essersi imposta nelle ultime due edizioni.