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Biathlon, storico oro di Dorothea Wierer nella mass start: “Dedico la vittoria alle mie compagne”

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Biathlon, storico oro di Dorothea Wierer nella mass start: “Dedico la vittoria alle mie compagne”

Non succedeva dal 1997. L’azzurra Dorothea Wierer conquista la prima medaglia iridata femminile nel format della mass start del biathlon per l’Italia. L’atleta ha compiuto un autentico capolavoro nella gara che chiude la rassegna iridata di Oestersund, la mass start: arrivava da un’indisposizione che l’aveva costretta a rinunciare alla staffetta femminile, si presenta alla grande al via, trovando tre volte lo zero nei primi tre poligoni e arrivando al traguardo con le braccia alzate, conscia che chi è dietro non può più raggiungerla. Era dal 1997, con il trionfo di Wilfried Pallhuber nella sprint maschile, che l’Italia non portava a casa un titolo mondiale, mai nessuna donna ci era riuscita. Facile e scontato dire che Dorothea ha scritto una pagina di storia del biathlon e dello sport azzurro.

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Se poi allarghiamo il discorso alla Coppa del mondo, l’impresa è ancora più grande, perché l’altoatesina va in testa alla classifica di specialità, ma soprattutto ancora una volta conquista il pettorale giallo, raggiungendo in classifica la compagna di squadra Lisa Vittozzi, a sua volta epica nella rimonta dopo i tre errori nella prima serie, passando dalla 28esima all’ottava posizione. Adesso le due azzurre hanno esattamente gli stessi punti, 852, contro i 753 di Marte Olsbu Roeiseland, oggi settima, ma il simbolo del leader andrà a Wierer perché ha una vittoria in più (tre), sebbene, considerando i due scarti che andranno fatti a fine stagione, in realtà è la Vittozzi a essere ancora virtualmente al comando, perché al momento le vanno sottratti 28 punti contro i 36 di Dorothea. In ogni caso le due hanno un bel margine sulla norvegese a tre gare dal termine, quelle che si disputeranno la prossima settimana a Oslo, nella tappa conclusiva, proprio in casa della rivale. La gara si è decisa poligono dopo poligono perché piano piano la Wierer si è sbarazzata delle sue rivali: già nella prima serie sbagliavano molte possibili candidate alla vittoria, a partire da Vittozzi, che mancava tre bersagli, nella seconda si allontanavano anche Herrmann e Makarainen e nella terza, in piedi, Dorothea trovava il poligono perfetto, con un cinque su cinque rapidissimo, mentre tutte le sue avversarie sbagliavano.

A quel punto l’azzurra aveva la gara in pugno, ha gestito il vantaggio sugli sci e nell’ultima serie ha pensato soprattutto a sparare veloce, suo punto di forza, rischiando un po’: i due errori si sono rivelati ininfluenti, perché dietro di lei Yurlova e Denise Herrmann non trovavano lo zero e così, mentre la Vittozzi con il 100% in piedi realizzava una rimonta strepitosa, l’altoatesina fino alla fine ha stretto i denti conservando 4″9 secondi di vantaggio sulla russa e 15″4 sulla tedesca, oggi nettamente la migliore nel fondo. Era il finale che Dorothea meritava per la stagione della consacrazione che le ha già regalato l’oro e la vedrà in lotta per la Coppa del mondo fino all’ultima gara: da giovedì 21 marzo, con la sprint, parte la volata finale per la sfera di cristallo. 

Sono felicissima di essere riuscita a vincere il mio primo titolo mondiale, anche perché di solito i grandi appuntamenti non sono il mio forte. Sono molto contenta di aver trovato tre zeri consecutivi visto che ho avuto molti problemi al tiro in questi Mondiali, peccato per i due errori all’ultimo poligono che mi hanno costretta a soffrire un po’ di più nell’ultimo giro. Quest’oro forse arriva anche perché non avevo aspettative dopo la congestione allo stomaco -dice la campionessa – che mi ha impedito di partire nella staffetta, mi dispiace molto per le ragazze perché avremmo potuto fare davvero bene e questa medaglia la dedico a loro, perché la meritano anche loro”, ha aggiunto l’azzurra. “Dopo i due errori al poligono non ero sicura di uscire ancora prima dai giri di penalità, sapevo di avere un margine di trenta secondi al quarto poligono, quando mi hanno detto che avevo ancora dieci secondi di vantaggio, sapevo che la Yurlova non è un fulmine sugli sci e che potevo farcela, anche se non ero sicurissima perché oggi non ero al meglio sugli sci. Ma sono davvero soddisfatta di me stessa“.

L'articolo Biathlon, storico oro di Dorothea Wierer nella mass start: “Dedico la vittoria alle mie compagne” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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