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LBA Unipolsai 5^ andata 2020-21: l’UnaHotels Reggio Emilia piega con forza la resistenza di una Germani Brescia stanca mentalmente

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Casalecchio di Reno (BO), 24 ottobre 2020 – Dopo le due sconfitte interne vs Milano e Brindisi, finalmente l’UnaHotels Reggio Emilia di Antimo Martino espugna per la prima volta l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, battendo per 83-67 nell’anticipo del sabato sera del 5° turno della LBA 2020-21 una Germani Brescia vittima di nuovo di uno dei suoi usuali black-out di quest’inizio stagione.

Partenza a razzo per la UnHotels Reggio Emilia che però subiva il lento, ma implacabile, rientro della Germani Brescia per un match che, per lunga parte del suo svolgimento, vedeva le due squadre superarsi vicendevolmente.

All’intervallo lungo infatti si andava sul 45-44 per gli emiliani che però, nel terzo periodo, subivano la difesa bresciana e dando quindi il via al parziale della Germani Brescia che si arrestava sul 49-57 al 26′ di gioco, con il time-out di un infuriato Antimo Martino.

Al rientro in campo, la gara girava radicalmente: l’UnaHotels Reggio Emilia infatti piazzava, tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto periodo (62-57 al 30′), un incredibile parziale da 26-1 che tramortiva la Germani Brescia, letteralmente scioltasi come neve al sole ed in affanno senza Kalinoski e TJ Cline.

Il finale, di 83-67 per l’UnaHotels Reggio Emilia giungeva quindi meritato a conferma che il team emiliano quest’anno potrà realmente divertirsi.

Per la Germani Brescia stop dunque all’interno di un percorso identitario che stenta però a decollare e che, dopo la vittoria vs Trieste, sembrava tutto sommato essere iniziato nonostante il KO di Malaga in 7DAYS Eurocup.

Sala Stampa

Vincenzo Esposito

Antimo Martino

UnaHotels Reggio Emilia – Germani Brescia 83-67

Parziali: 19-20; 26-24; 17-13; 21-10

Le pagelle

UnaHotels Reggio Emilia

Bostic 7: parte male anzi, molto male. Non centra il canestro bresciano neanche a pagarlo all’inizio. Poi, all’improvviso, da bravo shooter che non perde mai la fiducia in se stesso, piazza le triple decisive, quelle che certificano il divario tra l’UnaHotels mentre Brescia, nel periodo finale, perde possessi su possessi. Leader del team reggiano, alla fine porta a casa un’altra prova di spessore e, apparentemente, senza brillare più di tanto, con 16 p.ti, 4 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist 

Candi 6: Leo oggi fa legna. Non brilla di luce propria come sette giorni fa o come a Trento ma alla fine piazza l’unica tripla nel momento in cui serve, dall’angolo, partecipando allo show biancorosso del 26-1. E’ comunque in crescita e si vede che sta maturando. Per lui 5 p.ti e 3 assist ma anche tanta difesa che, a ben vedere, alla fine fa tutta la differenza del mondo. 

Baldi Rossi 6: esattamente come Leo Candi, oggi si mette, forse ancor più di ieri, a servizio della squadra, dando il cambio al buon Johnson del primo tempo, difendendo duro su chiunque gli venga a tiro e piazzando qualche punto essenziale per non affogare nel primo tempo. Solo 4 p.ti ma anche 2 recuperi per un giocatore che sta ritrovando smalto e convinzione in se stesso. 

Taylor 6: spadella un terrificante 1/6 dalla lunga, forse perchè si sente più a suo agio nel duello con un altro mini-size come lui nel ruolo, al secolo Chery, sottovalutandone l’impatto emotivo? Solo 7 p.ti, 4 assist e 3 rimbalzi ma nel compenso, quando c’è da stringere le maglie in difesa non si fa pregare, tra l’altro intercettando proprio su Chery il pallone della riscossa del 51-57 che inizia il terrificante parziale che deciderà il match.

Elegar 7: un centro come Frank Elegar, che in gare come queste raccoglie 14 rimbalzi e ne piazza 11 di p.ti, non solo di tecnica ma anche di tenacia ed astuzia, vale oro quanto pesa! Oggi, al cospetto di un Dusan Ristic che di tecnica non ha nulla da invidiargli, soffre com’era prevedibile ma alla fine vince il duello alla grande perchè, come se non bastasse, difende molto bene il proprio ferro.

Johnson 6,5: parte a tutto gas, mette dentro in un amen 8 p.ti che servono a dare sicurezza alla sua squadra, un pò in crisi per non aver ancora violato il proprio campo da gioco. Poi esce un pò dal vivo del gioco rientrandoci con una tripla nel quarto periodo che suggella il parzialone biancorosso. Per lui 11 p.ti e 6 rimbalzi, prova di spessore ed in crescita.

Diouf 6: questo ragazzone nero è veramente molto interessante. Coach Martino gli concede 17′ di gioco e lui lo ripaga con applicazione, difesa ed anche 6 p.ti e 3 rimbalzi. E’ un diamante grezzo, soffre nel terzo periodo quando Brescia sale in cattedra ma possiamo fargliene una colpa? 

Kyzlink 8: è l’MVP del match il ceco, ex Virtus Roma, l’anno scorso al debutto in LBA. Le sue gambe sono dinamite quando attacca il ferro e, come se non bastasse, piazza anche un paio di triple, fino a ieri la sua specialità e che oggi prende con minor frequenza. Una prova da 20 p.ti, 3 assist e 2 rimbalzi e 29 di valutazione ma, nel complesso, fa veramente le onde in campo perchè fa sempre la cosa giusta quando va fatta. Applausi!

Blums 6: il nonno della squadra fa quel che pò, ancora alle prese con dei malanni che non gli consentono di stare molto in campo. Una tripla delle sue ed un rimbalzo in 6′ di gioco 

Bonacini, Porfilio e Giannini ne.

Germani Brescia

Vitali 4: il buon Luca ci prova, eccome se ci prova, ma la sua è una prova da cancellare a tutti gli effetti perchè, nel momento di black-out chi, se non il playmaker, deve assumersi le responsabilità di un gioco che improvvisamente si pianta senza più produrre punti? Alla fine sono anche i numeri ad essere impietosi per lui: 5 p.ti, 2 rimbalzi, 4 assist ma anche l’orrore di ben 8 palle perse per un totale di 2 di valutazione! 

Chery 5: meno peggio, ma sempre peggio, rispetto a Luca Vitali. Il minuscolo play canadese non va malaccio fino al disastro del 26-1, anzi. Fino al 49-57 del 26′ di gioco imposta, smista e segna pure canestri importanti. Poi…Il disastro! Affoga, come tutti, nel mare della difesa emiliana e senza quasi cambiare passo. Una prova da cancellare anche per lui sebbene il tabellino dica 10 p.ti, 5 assist e 3 rimbalzi.

Bortolani 5,5: il giovane talento mette in atto il suo talento quando ancora Brescia è in gara. Poi la marea travolge anche lui ma non è da lui che ci si aspetta qualcosa di significativo, quantomeno oggi ed in queste circostanze.

Ristic 6: parte male. E’ goffo, lento e legnoso. Poi cresce minuto dopo minuto, mettendo in difficoltà quel volpone di Frank Elegar dall’alto dei suoi centimetri ma anche di un talento offensivo poco comune. Ma quando la Reggiana accellera, lui scompare dal campo perchè, quando c’è da difendere, nonostante l’altezza e la stazza, non sembra un muro invalicabile. Perde di fatto il duello con il centro reggiano, 14 p.ti ma solo 5 rimbalzi evidenziano che dev’essere più cattivo vicino al ferro, sui palloni che vagano. L’assenza di TJ Cline comunque pesa.

Sacchetti 5: 9 p.ti per il figlio di Meo che piazza le sue tre bombe, difende abbastanza bene prima dello tsunami e prende 3 rimbalzi. Ma questa sera il suo ruolo di equilibratore in campo non convince affatto.

Crawford 3: che fine ha fatto l’MVP del campionato 2018-19 in maglia Vanoli Cremona? Giocatore che sembra a dir poco un altro, assente dal fulcro del gioco, lento nel muoversi ma, sopratutto, non più letale dal palleggio, arresto e tiro in sospensione. Pasticcia spesso palla in mano, insomma, chi l’ha visto quel Crawford di due anni fa? E nemmeno difende…Appena 5 p.ti in 27′ di gioco. Senza parole.

Burns 5,5: ci mette l’energia, la grinta, la dedizione prima del disastro ma poi scompare anche lui dal campo, facendosi travolgere dalla marea biancorossa. Non è un pivello e non può subire, come gli altri compagni, un parziale del genere senza sussultare! Anzi, da uno come lui, ci si attende veramente quella solidità mentale che serve in queste occasioni. Per lui 7 p.ti e 10 rimbalzi che dimostrano come debba, e possa, essere colui che chiama la “carica” quando serve.

Moss 5: anche il veterano, come Luca Vitali, delude perchè non riesce ad invertire la rotta nel pieno del crollo. Però David almeno combatte di più in difesa e ci crede ma non lo esime, questo, dalla fine che fa fare alla sua squadra.

Parrillo, Bertini ed Ancelotti ne.

 

 

Fabrizio Noto/FRED

@FaberNoto

 

 

 

 

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