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Pallanuoto femminile, Orchette ko col Plebiscito Padova: addio sogno Coppa Italia

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TRIESTE. Ha cullato a lungo l’accesso alla finalissima di Coppa Italia, ma alla fine è prevalsa l’esperienza delle atlete del Plebiscito Padova.

La Pallanuoto Trieste saluta il sogno del primo titolo della propria storia cedendo ad Ostia per 8-6 (1-1, 2 -2, 1-2, 4-1) contro la forte compagine veneta.

Peccato davvero perché ancora una volta sono stati i dettagli a fare la differenza tra due squadre che indubitabilmente si equivalgono come già dimostrato negli altri incontri disputati quest’anno.

Equilibrio altissimo nella prima frazione di gioco. A 65 secondi dalla sirena Meggiato fa fallo da rigore su Cordovani: la bomber Gragnolati scaglia però la sfera sopra la traversa. Nell’immediato capovolgimento di fronte Padova sblocca il risultato grazie a Bacelle. A 37’’ dalla fine Citino guadagna il secondo penalty per Trieste: questa volta si incarica di battere De March che fa rimbalzare la sfera sull’acqua superando Teani chiudendo i primi otto minuti di gioco sull’1-1.

La ripresa si apre con la bomba di Gragnolati che dopo 25 secondi firma il primo vantaggio alabardato. Nell’azione successiva Schapp, con la deviazione decisiva di Citino, piazza il 2-2. Trieste trova il primo gol in superiorità numerica con una rasoiata di Vukovic (2’18’’). Padova riacciuffa le alabardate a 22 secondi dal cambio di campo con Cassarà.

Il terzo tempo rivede Padova andare avanti: a 3’52’’ Casson conclude magistralmente la propria controfuga (4-3). A 4’32’’ splendido diagonale di capitan Cergol. Ma non è finita. A 62 secondi dalla fine Citino si procura un altro rigore: Cergol non fallisce incrociando al meglio. Trieste chiudei il terzo tempo sul +1 ma con Gragnolati non al meglio per un problema alla spalla sinistra.

Nell’ultima frazione dopo 2’24’’ Meggiato, in superiorità numerica,perfora Sparano e fa 5-5. Un minuto dopo Padova trova il vantaggio ancora con Meggiato in controfuga. Trieste rimane a gallagrazie a Riccioli che a 3’37’’ sotto misura fa 6-6. Un’altra azione di controfuga permette a Padova di guadagnarsi un rigore: Millo a 4’20’’ spiazza Sparano.

Il tempo per recuperare c’è, ma le ragazze di Zizza non riescono più a graffiare ed anzi la solita Meggiato, a 36 secondi dallo scadere, trova il gol che chiude il match sull’8-6.

A fine partita rammarico per il tecnico alabardato Paolo Zizza: «Nei match contro Padova sono gli episodi a fare la differenza. Loro hanno più esperienza, noi dobbiamo ancora crescere».

Trieste tornerà in acqua domenica 7 aprile per la finale che assegnerà il terzo e il quarto posto.

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