Mondiali di Doha, nuoto: Quadarella bissa l’oro negli 800 metri sl. Settebello d’argento nella pallanuoto
TRIESTE. Un oro strepitoso e un argento malinconico. I Mondiali di nuoto di Doha hanno regalato emozioni alterne nella penultima giornata di gare.
NUOTO Simona Quadarella come Novella Calligaris. A 51 anni di distanza dallo storico exploit di Belgrado confezionato dalla nuotatrice padovana, sabato 17 febbraio la 25enne romana ha bissato la vittoria ottenuta quattro giorni prima nei 1500 metri stile libero andando a prendersi l’oro negli 800 m sl.
In uno sprint esaltante l’Azzurra è riuscita ad arrivare prima in 8.17.44 bruciando nel finale la coriacea tedesca Isabel Gose (8.17.53). Terza la neozelandese Erika Fairweather (8.22.26), campionessa del mondo dei 400 sl, già bronzo negli 800 sl a Fukuoka 2023.
Approfittando anche dell’assenza della statunitense Katie Ledecky, campionessa olimpica e mondiale (sino a prima di Doha) di 800 e 1500 sl, che ha optato per rinunciare al Qatar con il fine di preparare al meglio i Giochi Olimpici, Quadarella ha centrato una doppietta storica che l’ha fatta diventare la vera stella azzurra della spedizione a Doha.
Delusione per Gregorio Paltrinieri che non ha centrato la qualificazione alla finale dei 1500 sl.
Bene Benedetta Pilato, qualificatasi per la finale nei 50 rana con il terzo tempo complessivo; avanti anche Michele Lamberti, che stacca il pass per la finale dei 50 dorso con il sesto tempo. Niente podio invece per la staffetta azzurra 4x100 sl mista (Miressi, Frigo, Tarantino, Morini) giunta quinta nella gara vinta dalla Cina su Australia e Usa.
PALLANUOTO Il gol del pari incassato a 5 secondi dal termine dei 32 minuti regolamentari. E poi gli errori dai cinque metri, il primo di Echenique e quello decisivo Di Fulvio.
Tre istantanee di un match thriller appassionatissimo condannano con profonda amarezza e intenso rammarico il Settebello a chinare la testa nella finalissima mondiale di Doha dinanzi ad una Croazia tignosa e cinica.
Kazakistan, Romania, Usa, Grecia e Spagna erano cadute, una dopo l’altra, sotto i colpi della nazionale italiana. Solo l’Ungheria era riuscita a mantenere il ritmo degli Azzurri con un pareggio nei tempi regolamentari e la vittoria dopo i tiri di rigore. Rigori che anche ieri sono stati più che mai fatali per un’Italia che ha combattuto dall’inizio alla fine dando vita a una vera e propria lotta sott’acqua in cui alla fine a festeggiare è stata quella Croazia che solo un mese fa si era laureata vicecampione d’Europa nella sua Zagabria.
Il Qatar comunque – oltre a regalare il pass olimpico agli Azzurri – ha messo in evidenza un Settebello in grande salute, tenace, amalgamato pronto a giocare un ruolo da assoluto protagonista a Parigi.
La finale contro la Croazia è stata un continuo botta e risposta. L’ultima frazione regala grandissime emozioni nel finale. Condemi a 1’40’’ guadagna un rigore che un glaciale Fondelli trasforma per l’11-10. Gli Azzurri decidono di non cercare il +2, ma l’attesa dell’avversario viene punita a 5 secondi dalla sirena finale da Buric che sigla l’11-11 rimandando tutti ai rigori.
E dai 5 metri è buio pesto per il Settebello. La Croazia va a segno con Marinic-Kragic, Buric, Kharkov e Zuvela (errore per Fatovic). L’Italia gioisce solamente con Fondelli e Presciutti: non basta.. Echenique fa rimbalzare la palla sulla acqua con la sfera che si stampa sulla traversa. Poi Di Fulvio invece si fa ipnotizzare da Anic. Finisce 15-13: la Croazia è campione del mondo.