Pallanuoto femminile, Serie A1 2019-2020: tutti i colpi di mercato e gli affari conclusi. Tante straniere ai saluti nell’anno olimpico
Il mercato della Serie A1 della pallanuoto femminile è reso più attivo nell’anno olimpico dai tanti addii delle giocatrici straniere richiamate in Patria per preparare i Giochi. Tanti comunque i copi già messi a segno, con le campionesse d’Italia dell’Orizzonte Catania che si rinforzano ancora per dare l’assalto all’Eurolega.
Il Padova vede Laura Barzon accasarsi al Sabadell, squadra nella scorsa stagione campionessa di Spagna e d’Europa, e si separa dall’australiana Elle Armit, ma vede arrivare dal Rapallo Agnese Cocchiere, centroboa classe 1999. La SIS Roma, intanto perde Tankeeva, sempre in direzione Sabadell.
Il Rapallo ingaggia la centroboa mancina Barbara Bujka del Ferencvaros e dell’Ungheria, che sostituisce la partente Amarens Genee. Arriva inoltre dal Milano Svetlana Kuzina, che rimpingua l’attacco delle liguri. Le meneghine invece sono interessate a Giulia Millo, del Bogliasco, con le liguri che sono riuscite a trattenere almeno Dafne Bettini.
Orizzonte Catania scatenata: in difesa arrivano le azzurre Giulia Viacava e Giulia Emmolo, provenienti dal Rapallo, mentre in attacco c’è la canadese Joelle Bekhazi. Altre trattative per le etnee: ancora dal Rapallo potrebbe arrivare Sofia Giustini, attaccante classe 2003.
L’anno olimpico porta il grande punto interrogativo delle straniere del nostro campionato, che potrebbero tornare in blocco in Patria: Catania potrebbe salutare l’olandese Ilse Koolhaas, mentre la connazionale van der Sloot potrebbe essere comunque tesserata per poi giocare nell’ultima parte di stagione per i play-off scudetto e di Eurolega.
Stessa musica con il Canada, con Crevier, McKelvey (Florentia), Alogbo (Verona) e Fournier (Roma) che dovrebbero salutare la nostra A1 e tornare in Nord America, anche se le capitoline potrebbero fare come le etnee con van der Sloot ed avere la giocatrice a disposizione per il finale di stagione.
roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: Marco D’Alò LPS