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ATP Roma: esordio vincente per Medvedev, subito fuori Tiafoe e Davidovich Fokina-

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[2] D. Medvedev b. J. Draper 7-5 6-4

In un torneo ricco di grandi assenti tra i big, Daniil Medvedev c’è e non delude all’esordio in terra italiana. Il russo aveva salutato Madrid contro Jiri Lehecka per via di un infortunio, ritirandosi dopo il primo set, ma si è presentato nella Capitale vincendo 7-5 6-4 contro Jack Draper. Il classe 2001 inglese era passato sotto concedendo un break nel suo secondo turno di battuta, ma subito dopo lo recupera con parecchia personalità invece che abbattersi. Draper se la gioca, salvando anche una palla break sebbene nulla abbia potuto qualche minuto più tardi dopo aver concesso uno 0-30 fatale. L’emozioni non sono finite, c’è ancora spazio per un break di Draper e successivo controbreak di Medvedev che così facendo ha la possibilità di chiudere il set. Il russo ci riesce nonostante un grosso rischio ovvero la palla break capitata sul 40-30 per Draper.

Come spesso capita dopo un set così combattuto, le energie mentali e fisiche dello sfavorito tendono a farsi sentire e Draper dopo appena cinque game totali si trova sotto 1-4. Vanificato un break-point, l’inglese cede prima lottando e poi addirittura a zero, primo grosso segnale d’allarme sulle sue condizioni. Da lì in poi è una formalità per Medvedev che anche se regala un break non si disunisce. Chiude dunque al primo match point, strappando il pass per i sedicesimi contro Medjedovic. Esce invece a testa alta Draper, chissà se con un pochino in più d’esperienza poteva davvero mettere in difficoltà il russo.

H. Medjedovic b. [30] A. Davidovich Fokina 7-6(4) 6-4

Hamad Medjedovic stupisce ancora e dopo aver spazzato via Alexei Popyrin per 6-3 6-2, il serbo classe 2003 estromette dalla competizione anche Alejandro Davidovich Fokina, sempre in due set, vincendo al tie-break il primo set e chiudendo la pratica per 6-4 nel secondo. Eppure la mattinata era iniziata male per il 121esimo al mondo che aveva subito concesso un break, salvo poi recuperarlo sul 4-3 per lo spagnolo che esattamente come Medjedovic al primo (e unico del set) break-point concesso, perde il servizio. Al tie-break, come detto, vince il serbo con tre punti di distacco.

Nel secondo set i due tennisti ottengono un break a testa nei primi due game, arrivando dunque al terzo gioco in perfetta parità. Al quinto gioco Fokina salva due break-point mentre quello successivo è lo spagnolo a sprecare l’occasione. Il momento delle sliding doors è arrivato sul 4-4 con la terza occasione del break per Medjedovic e il conseguente 6-4 nonostante lo spagnolo abbia avuto una possibilità di portarla sul 5-5. Insomma, momenti decisivi che il serbo non ha praticamente mai sbagliato, a differenza di Fokina.

[25] T. M. Etcheverry b. T. Seyboth Wild 6-3 7-5

Tomas Martin Etcheverrey ha vinto il derby sudamericano contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild 6-3 7-5. L’argentino sfrutta il blackout di Seyboth nel quinto game dove ha regalato uno 0-40 con una serie di errori troppo clamorosi per non essere sfruttati da parte di Etcheverrey, abile ad effettuare un altro break sul 5-3.

Il secondo set ha dell’incredibile: Seyboth Wild si porta addirittura sul 5-1 prendendo due servizi all’avversario. Da lì un altro clamoroso passaggio a vuoto con il nativo di La Plata che rimonta da 5-1 a 5-7, lasciando a bocca aperta il pubblico di Roma. Un match seguito con grande passione, complici anche due tennisti che hanno saputo esaltare le proprie doti, al netto naturalmente del suicidio sportivo di Thiago.

[14] T. Paul b. A. Karatsev 6-4 6-2

Tommy Paul torna in pista dopo l’eliminazione ai sedicesimi da parte di Francisco Cerundolo a Madrid e lo fa battendo 6-4 6-2 Aslan Karatsev. L’americano ha strappato il secondo game di servizio della partita al russo, rimanendo attendo in quello successivo dove nonostante due palle break è riuscito a tenere botta. Stessa cosa accaduta nel decimo game dove Karastev ha avuto tre possibilità di pareggiare, salvo poi perdere 6-4.

Anche la seconda parte di gara non è stata esaltante da parte di Karatsev, troppo rinunciatario e succube del gioco di un Tommy Paul che appare in forma. Eppure la chance di ribaltarla l’ha avuta il russo, pure più di una volta: in ogni singolo game di Paul, a parte il primo, Karatsev ha sprecato almeno una palla break. Situazione che invece non c’è stata a parti inverse con l’americano che ha strappato due servizi e soprattutto il pass per il turno successivo.

D. Koepfer b. [22] F. Tiafoe 6-4 6-2

Sulla carta era un match equilibrato, sul campo si è dimostrata una gara quasi a senso unico. Merito di un Dominik Koepfer strepitoso che nel primo set mette a referto il 68% di punti vinti con la prima di servizio, dimostrando sicurezza nei propri mezzi e soprattutto grande consapevolezza nel potersi giocare questa partita da favorito, al netto del 52esimo posto in classifica contro il 25esimo dell’americano, che però cede 6-4 al primo set.

La testa quest’oggi non accompagna Tiafoe che dopo aver sparato la pallina, reagisce spaccando la racchetta. Insomma, un po’ il riassunto di una partita nervosa e masticata di Tiafoe che getta alle ortiche tre palle break nel primo game di servizio del tedesco. Una giornata che sembra non girare per Tiafoe mentre Koepfer porta a casa il passaggio del turno.

[9] A. De Minaur b. R. Carballes Baena 6-3 6-2

Vittoria per Alex De Minaur in questo suo debutto in terra romana dopo aver salutato amaramente la Spagna con l’eliminazione agli ottavi a Barcellona e ai 32esimi a Madrid. Trionfo per 6-3 6-2 contro Roberto Carballes Baena che non riesce ad arginare l’avversario e dopo un’ora e mezzo esatta alza la bandiera bianca. Primo set in cui riesce anche a breakkare, ma una sola volta contro le ben tre dell’australiano che al terzo set point mette in archivio il primo set.

Eppure Carballes non ci sta e lo spagnolo 31enne ruba subito il servizio all’avversario e salva successivamente tre palle break all’australiano. Il numero 62 al mondo appare anche con la buona sorte dalla sua, ma dura tutto troppo poco: De Minaur si rimbocca le maniche e con tre break di fila saluta e ringrazia il pubblico di Roma per il supporto. Insomma, sconfitta che può sembrare netta ma che in realtà ha visto una sfida lottato fino a metà del secondo set.

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