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La ricetta di Nadal (Bertellino). Swiatek e Jabeur, le stelle cadenti (Strocchi)-

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La ricetta di Nadal (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Giornata di ottavi di finale nel draw maschile del Masters 1000 di Cincinnati. Si è aperta sul Center Court con l’incontro tra un giocatore di casa, Taylor Fritz, già a segno nel 2022 nell’analogo torneo di Indian Wells, ed il russo Andrey Rublev. Tre a due in favore di Fritz i precedenti, con l’ultimo giocato proprio in semifinale a Indian Wells. Lotta serrata nel primo set, deciso al tie-break in favore del tennista dell’est. Immediata la reazione dell’americano, più propositivo ed efficace al servizio rispetto alla prima parte di gara. Il numero 13 del mondo si è portato sul 5-2 e servizio nella seconda fazione prima dello stop per medical time-out chiesto dal russo (problemi alla schiena). Fritz ha pareggiato i conti rinviando al terzo set l’esito definitivo del confronto. Un’altra battaglia tra i due nella quale è stato più lucido l’americano che ha tenuto botta ed elevato il suo gioco nella fase finale della sfida, conclusa 7-5 al terzo. Sul Grand Stand, sono scesi in campo il numero 1 del mondo Daniil Medvedev, che per ora ha salvato la prima posizione nel ranking mondiale vista la prematura eliminazione di Rafael Nadal e Denis Shapovalov. In perfetta parità i precedenti (2-2). Medvedev ha salvato tre palle break nel secondo game, poi si è involato sul 3-1. Reazione del mancino nordamericano che gli ha consentito di tornare nel set sul 4-4. Match spettacolare che ha alzato via via il livello. Medvedev non ha mollato la presa e ha centrato nella fase calda del confronto il break decisivo per la conquista del primo set. Ancora grande equilibrio nel secondo con il miglior Shapovalov di stagione, ma Medvedev si è confermato ancora una volta un muro di gomma, in grado di trovare anche passanti impossibili e trasformarsi in attaccante come accaduto nel game finale dopo aver tolto il servizio al canadese in quello precedente. Ora il russo troverà Fritz in un match dal pronostico aperto. È salito nei quarti anche il greco Stefanos Tsitsipas che ha piegato a suon di vincenti il sempre ostico argentino Diego Schwartzman. Intanto Rafael Nadal è tornato sulla sconfitta subita al 2° turno, dopo il bye del primo, per mano del croato Borna Coric, reduce da due anni travagliati per gli infortuni: «Devo entrare in modalità Slam per essere competitivo a New York – ha detto il maiorchino – e allenarmi al meglio nei prossimi giorni sempre monitorando le risposte del mio fisico. Conosco la strada e la cosa principale per me è rimanere in salute. L’ultimo periodo è stato difficile da gestire, onestamente. In particolare l’ultimo mese e mezzo non è stato affatto facile, perché avendo questa lesione all’addome, non sai mai quando sarai al 100% e supererai definitivamente il problema, e certamente ciò influisce sulla tua sicurezza nel servire. Quindi mi ero detto prima del torneo, che avrei dovuto fare un passo avanti ed è successo, il gioco è stato fatto come si doveva, ma complimenti a Borna per il tennis espresso».

Swiatek e Jabeur, le stelle cadenti (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

La notte di San Lorenzo è passata, ma al Wta 1000 di Cincinnati cadono davvero le stelle. Gli ottavi del Western e Southern Open sono infatti fatali a Iga Swiatek, Anett Kontaveit e Ons Jabeur, rispettivamente n.1, n.2 e n.5 del mondo. Fa effetto, in particolare, l’uscita di scena della polacca. La 21enne di Varsavia ha trovato sulla sua strada una Madison Keys particolarmente ispirata, almeno fino a quando ha realizzato di essere vicinissima al colpaccio, mentre Swiatek ha commesso tanti gratuiti, tanto da incassare un parziale negativo di 9 game a zero (dal 3-2 in suo favore). Con un moto d’orgoglio ha annullato tre match-point sullo 0-5 e, lasciando andare il braccio mentre l’avversaria si irrigidiva, è tornata in scia recuperando i due break di svantaggio (4-5), rimonta che si è fermata sul più bello e la 27enne di Rock Island, n.24 del ranking, ha potuto festeggiare il primo successo in carriera contro una n.1 del mondo. «È una sensazione speciale, anche perché a Indian Wells quest’anno lei mi aveva seccamente battuta. Dal punto di vista emotivo è stata dura non riuscire a chiudere la partita, però alla fine ce l’ho fatta, grazie anche al supporto di questo pubblico caloroso. Ed è la dimostrazione che posso giocare a un livello di tennis notevole, anche se a volte il mio corpo non se lo ricorda…», il commento a caldo di Keys. Dopo l’uscita di scena prematura anche a Toronto, per la Swiatek questo potrebbe essere un campanello d’allarme in vista dell’imminente Slam newyorchese. In contemporanea salutava anche l’estone Kontaveit, n.2 della classifica mondiale e del seeding, piegata in rimonta dalla cinese Shuai Zhang n.44 Wta. Stessa sorte anche per la tunisina Jabeur, n.5 del mondo e del tabellone, caduta sotto i colpi della ceca Petra Kvitova, n.28 del ranking, che ha dominato il primo e il terzo set dopo un leggero calo di tensione nella seconda frazione, risoltasi al decimo game dopo ben 18 punti. La 27enne di Ksar El Heller, finalista a Wimbledon, aveva già sofferto parecchio nel turno precedente dovendo annullare tre match-point all’americana Catherine McNally, n.179 Wta, e di fronte alla potenza del servizio e alle accelerazioni della 32enne mancina di Bilovec poco ha potuto, finendo per commettere tanti errori (30 in totale).

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