Notizie

Piatti su Sinner: “Contro i big non si vince per forza giocando ‘bene’. Tanti margini sul servizio”

0 3

Un’altra settimana di conferma a Colonia per il nostro Jannik Sinner, dopo gli straordinari quarti di finale a parigi. Due vittorie comode su Duckworth ed Herbert. Poi il successo tirato su una vecchia volpe come Simon. In semifinale, la seconda a livello ATP, Zverev si è preso la rivincita ma l’enfant prodige di San Candido è uscito a testa alta, per non dire altissima. Questa settimana si riparte da Vienna, in cui Jannik è inserito in un tabellone di lusso grazie a una wild card ed è chiamato all’esordio contro il coriaceo Casper Ruud, classe 1998, semifinalista al Foro Italico. Insomma, ormai Sinner è a pieno titolo parte dell’elite del circuito ATP. 

“A Colonia, un po’ come a Roma e a Parigi, sta incominciando il percorso ad alto livello. Un percorso che va vissuto nel modo giusto perché sarà così per tutta la carriera. Prendiamo la situazione qui a Vienna: lui è arrivato ieri mattina, si è allenato ieri sera alle 20 e oggi gioca con Medvedev e Thiem. E domani c’è il match”, ha sottolineato il suo storico coach Riccardo Piatti, in un’intervista a Supertennis direttamente da Vienna. Un torneo che per lui è anche un po’ di casa, considerando che in fondo è nato ad una manciata di chilometri dall’Austria.

Piatti ha analizzato tutto quello che ci si porta dietro da questo torneo di Colonia. A partire dalla ottima vittoria per 3-6 6-0 6-4 contro Simon. Una partita contro un tennista molto intelligente ad esperto, in cui Jannik aveva perso il filo del discorso ma è riuscito a ritrovarlo ed imporsi. La più classica delle prove di maturità. “Sì, è stata importante perché Jannik, dopo il primo set, ha subito un parziale di otto game a zero che sono durati però un’ora, non 20 minuti”, ha commentato l’allenatore comasco. “Ha giocato in un modo che non era produttivo per lui però poi è riuscito a cambiare e a vincere la partita. Una cosa non semplice perché uno come Gilles Simon per un giovane come Sinner è un buonissimo test”.

Poi l’eliminazione contro Alexander Zverev, nella rivincita degli ottavi di finale del Roland Garros. Il risultato è stato diverso purtroppo, ma la sostanza è stata la stessa: partita pari con il n.7 del ranking mondiale. Secondo Piatti però Sinner contro giocatori di questo livello deve giocare in maniera più tattica. “Nella sfida con Zverev, Jannik ha cercato di giocar bene, ha pensato che questi giocatori li deve battere perché meglio di loro. Invece contro i giocatori di alto livello non devi pensare di entrare in campo e vincere per forza giocando bene”, ha detto. “Bisogna giocare nel modo giusto, essere presente nei momenti che contano. Ieri ha faticato un po’ in certi momenti, non era abbastanza lucido. Però ci sta, perché l’altro, pur essendo giovane, è un giocatore di esperienza. Pur di non perdere due volte da Jannik nel giro di tre settimane si sarebbe fatto… tagliare una gamba”.

Jannik Sinner – ATP Colonia 2, 2020 (foto via Twitter @bett1hulks)

Malizia e lucidità che mancano, ma che si possono costruire con il tempo. E di tempo l’altoatesino, a 19 anni, ne ha tanto davvero davanti a sé. “Ci sono dei momenti in cui fa cose buone e altri in cui fa giocate ancora da giocatore molto giovane. È normale e giusto che sia così”, ha sottolineato ancora Piatti. “Jannik deve vivere appieno un paio d’anni di circuito per imparare a gestire certi momenti. Certe sfide. Avrà periodi in cui le cose andranno bene, altri in cui andranno meno bene. L’importante è che succeda quello che avviene oggi: lui prende e apprende qualcosa da ogni singola partita. È raro che perda facile. Può capitargli di giocare male ma ci prova sempre fino in fondo. E quindi gli resta sempre qualcosa di utile per la sua costruzione”.

A parte l’esperienza, Piatti ha però ben chiaro anche dove Sinner deve migliorare tecnicamente per raggiungere la vetta. L’idea è quella di essere sempre più incisivi, sfruttando meglio le situazioni in cui può dominare il gioco, al servizio e quando ha i piedi dentro il cambio. “Se vogliamo parlare di un colpo in particolare vedo grandi margini con il servizio, su come usarlo. Poi, certo, migliorerà volée e smash, ma più che il colpo è l’approccio a rete su cui lavorare: Jannik deve imparare a interpretare meglio il momento dell’approccio”, ha spiegato Piatti. 

Quindi il percorso è segnato: non c’è tempo da perdere, tra una partita e l’altra tra un torneo e l’altro. Il bagaglio di esperienza è ancora molto leggero. “Ora siamo qui a Vienna e poi siamo sicuri di giocare a Sofia, la settimana precedente alle ATP Finals. Non ho ancora certezze sulla sua presenza al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Vedremo”, ha detto Piatti riguardo alla programmazione. “Finiti i tornei quest’anno vorrei partire al più presto per l’Australia per poterlo allenare là”. Lo sguardo è quindi già rivolto agli Australian Open, il prossimo Grande Slam. Perché ormai è chiaro, Sinner è già uno che punta a far bene negli Slam: accontentarsi di partecipare non basta più. 

Загрузка...

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored