EDITORIALE POST SUPERCOPPA -ll Napoli festeggia la terza Supercoppa della storia del club azzurro, Bologna surclassato

Editoriale post finale di Supercoppa. Come cambiano le cose, nell’arco di poco più di un mese; era il 9 novembre ed il Napoli giocava al Dal’Ara, contro il Bologna., per la giornata numero undici di campionato. Gli azzurri persero meritatamente per 2 a 0, giocando, anzi non giocando, come sa fare, per cui gli emiliani dominarono in lungo ed in largo per tutta la partita, mentre i partenopei non fecero neanche un’azione da gol ed un timido tiro in porta. Una brutta sconfitta che sembrava annunciare una crisi profonda che fece arrabbiare tantissimo Conte, il quale affermò, in conferenza stampa, che non aveva intenzione di accompagnare un moto. Una  fine presume, però, che ci sia un nuovo inizio. Il tecnico leccese non si è mai arreso ed  ha avuto il coraggio di cambiare, modulo  passando dal 4-3-3 al 3-4-3, mettendo  un difensore in più e un centrocampista in meno. Così facendo,  il Napoli, non ha solo ritrovato solidità ma ha anche potuto giocare con  due esterni offensivi a dispetto delle sue idee. Con questo nuovo sistema, gli azzurri hanno disputato  cinque, gare vincendole tutte, poi però sono giunte le sconfitte con Benfica e Udinese che  hanno rimesso tutto in discussione. I tantissimi infortuni che hanno letteralmente decimato la rosa poteva esseere una scusa plausibile per il mister, il quale poteva giustificre in tal modo le sconfitte in Champions ed in campionato . Viceversa, il buon Antonio ha insistito nel trovare una soluzione ed ha cambiato ancora. Infatti , è passato a una versione più fluida del 3-4-3 che, accentrando molto Neres, finiva per somigliare a un 4-2-3-1. Adottando questo sistema, il Napoli ha trovato l’assetto giusto e si è rivisto un’ottima squadra, nelle due gare di Supercoppa, dove l’undici mandato in campo dall’allenatore  è stato dominante, cinico, unito, determinato e famelico. Il trionfo di ieri, in Arabia  ci dice che in questo sport  vince chi costruisce squadre coerenti, con principi chiari, ma anche chi sa cambiaree chi sa arrendersi  . Se nella partita di campionato i i rossoblù di Italiano si erano dimostrati più forti, a Riad, il Bologna è sembrato rigido , confusionario e remissivo contro uno straripante Napoli che ha vinto, si grazie a due prodezze indivuduali di David Neres, assoluto protagonista della serata, ma ha evidenziato la compattezza del gruppo  con un Hojlund che si dannato l’anima per mettersi al servizio dei compagni. Quello di ieri è stato il terzo trofeo tricolore nella manifestazione, dopo quelli del 1990 e del 2014. Per la cronaca, nessun’altra compagine è stata capace di vincere nell’anno solare il campionato e la Supercoppa e gli azzurri , quindi hanno emulato quel Napoli di Diego Maradona. Cosa vogliamo di più da questa squadra?

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