Sala Stampa Padova-Samp Fusi: “Dedico il gol a mio nonno Umberto, possiamo giocarcela con tutti”
Pietro Fusi nel post Padova-Sampdoria:
l tuo primo gol in Serie B in una piazza che ti sta vedendo crescere, forse nel tuo periodo migliore: una giornata che ricorderai per sempre. Una dedica?
Sono felicissimo per il gol. Sono arrivato a Padova in punta di piedi, ora siamo in Serie B e ho segnato un gol importante per il pareggio. La dedica va a Viola e a mio nonno, che da piccolo mi accompagnava agli allenamenti e mi diceva: “Arriverai in Serie B”. Oggi non c’è più, ma lo ricordo ogni partita: credo che anche lui mi abbia aiutato a fare questo gol.
Una partita complicata contro una grande squadra: in un momento difficile hai segnato un gol importante non solo per te, ma anche per il Padova.
Loro, anche se sono dietro in classifica, hanno grandi giocatori. Sono felice di essere stato determinante nel trovare il pareggio e nel secondo tempo forse potevamo fare anche qualcosa in più. Noi non molliamo mai.
Come hai fatto a far capire a Bortolussi che stavi arrivando? L’azione è partita da te.
Ho provato a urlare, ma credo di avergli “rubato” la palla. Scherzi a parte, nell’azione sono stati molto bravi sia Kevin (Varas) che Mattia (Bortolussi).
Dalla tribuna c’è sempre il timore che il gol venga annullato dal VAR: ci hai pensato mentre esultavi?
Sì, avevo un po’ di paura di essere in fuorigioco. Quando hanno convalidato il gol ero ancora più contento.
Si poteva anche vincere, nonostante la soddisfazione del pareggio?
Sì, è vero. La vittoria in casa manca da un po’, ma dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno: nonostante lo svantaggio abbiamo continuato a fare il nostro gioco e possiamo giocarcela con tutti. È ovvio che si voglia sempre vincere, ma sappiamo di potercela giocare contro chiunque.
È stato più difficile segnare o restare in campo con il cartellino giallo? Stai migliorando anche sotto questo aspetto.
Per come gioco io è più difficile restare in campo da ammonito, ma sto maturando molto su questo aspetto.
22 punti: a luglio ci avresti creduto? Avevi fiducia?
Non abbiamo mai fatto previsioni, volevamo goderci il campionato. 22 punti sono tanti, mancano due partite per chiudere l’andata.
Sei il decimo giocatore del Padova ad andare in gol: siete tutti coinvolti, che spogliatoio siete?
Siamo un gruppo molto unito, non solo chi è qui da anni ma anche i nuovi arrivati. Tutti sono parte del gruppo e questo mi rende molto felice, perché prima del giocatore viene la persona. Siamo un gruppo di ragazzi che si vogliono bene: non siamo solo compagni, ma anche amici.
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