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Udinese-Milan presentazione

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“Quando siamo al Milan bisogna sapere che la normalità è vincere le partite. I ragazzi hanno vinto due partite, ma dev’essere la normalità, non dev’essere un’eccezione. L’eccezione dev’essere quando perdiamo una partita”. Queste alcune delle dichiarazioni di Allegri rilasciate ieri nel corso della consueta conferenza stampa pre-partita. Parole a mio avviso importanti che danno un segnale chiaro alla squadra, che non deve avere alibi, non deve avere distrazioni o altri obiettivi all’infuori della vittoria nel match odierno di Udine. Poi si può anche non vincere, è chiaro, abbiamo di fronte l’avversario, ma sta tutto in come si affrontano gli impegni. Contro Lecce e Bologna la mentalità è stata giusta. Sì è rischiato molto poco, non si è subito gol, si è creato tanto. Il neo? Si è finalizzato poco, soprattutto nell’ultima uscita. Complice anche una incredibile svista arbitrale e la cattiva sorte (quattro i pali), ma comunque il risultato finale è stato solo 1-0.

Gimenez ha sbagliato tanto domenica scorsa, è vero, ma ha creato tanto e si è fatto trovare pronto spesso. I movimenti sono stati giusti, le conclusioni no. Questo vuol dire che la gamba c’è, la “teoria” la sa, ma la “pratica”, la fiducia, non c’è. Non è tranquillo nel momento di concludere e segnare, i gol arriveranno quando lo sarà. Credo che anche qui Allegri abbia fatto bene a dichiarare nel post-partita del match contro i felsinei che il messicano aveva disputato la miglior partita dell’anno, e allo stesso modo il Mister fa bene a insistere su di lui dal primo minuto. La speranza è che insieme al messicano giochi però un elemento in grado di metterlo davanti alla porta, quindi Pulisic e non Loftus-Cheek, che porta più equilibrio e fisicità ma, ovviamente, pochissima fantasia. In ultimo, menzione speciale per Nkunku, che ha mostrato in piccolissima parte ciò che può dare al Milan entrando a partita in corso. Ancora da rodare, ma sarà fondamentale per il prosieguo della stagione.

La trasferta di Udine nella nostra storia è sempre stata molto ostica, anche per questo, sono sicuro, Allegri ha dichiarato che sarà uno snodo fondamentale. I friulani sono squadra compatta che sa far male in molti modi diversi. Schierata con un 352 da Runjaic, è formazione forse più da trasferta che da casa, tanto che le due vittorie della stagione in corso sono arrivate a Pisa e Milano contro l’Inter, mentre nella prima uscita casalinga il finale contro l’Hellas Verona è stato 1-1. Squadra più brava a trovare contromisure rispetto all’avversario e a metterlo in difficoltà nel creare, più che in grado di fare calcio e proporre soluzioni offensive. Non facciamoci confondere dal fatto che il match si gioca in Friuli: i bianconeri disputeranno il match come contro l’Inter. L’iniziativa sarà del Milan, saranno chiusi ma non necessariamente bassi, e copriranno bene gli esterni, partendo in velocità quando possibile. Interessanti i profili di Bertola, Solet e Atta soprattutto, e dalla panchina Goglichidze e Miller. Probabile formazione (352): Sava; Bertola, Kristensen, Solet; Ehizibue, Atta, Karlstrom, Piotrowski, Kamara; Davis, Bravo.

Milan che dovrebbe essere lo stesso visto contro il Bologna, a parte la defezione di Maignan e il ritorno di Pulisic. Pavlovic invece recupera. Ancora titolare Rabiot, che nell’ultima uscita ha fatto bene. Probabile formazione (352): Terracciano; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Estupinan; Pulisic, Gimenez.

Partita tosta, importante. Da vincere per rimanere in fiducia. Magari con un gol di Santi. Forza Milan!

Fab

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