De Rossi vuole salvare l'Ostiamare
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IL TEMPO (M. GOB.) - Daniele De Rossi scende in campo per salvare il destino dell' Ostiamare , il suo primo club. L'ex allenatore giallorosso, da giorni, ha avviato contatti con la società dove ha mosso i primi passi. L'obiettivo è quello di sbloccare la questione dell'onerosa riqualificazione dello stadio comunale Anco Marzo, chiuso da mesi per «inagibilità» a causa della presenza di opere abusive. Dopo la lettera in Campidoglio della società con cui si comunicava che il primo gennaio 2025 si sarebbero restituite le chiavi dell'impianto, tra l'assessore allo Sport, Alessandro Onorato , e il patron Roberto Di Paolo i rapporti si sono incrinati. Al centro della diatriba, gli investimenti per demolire gli abusi e ristrutturare l'impianto. «La mia richiesta al Comune era quella di essere salvaguardato dal dover pagare per delle colpe non mie, dovute a degli abusi - ha spiegato Di Paolo - La mia avventura in biancoviola si chiuderà il 30 giugno, ma proseguirà con veemenza nelle aule di tribunale e sotto l'occhio della magistratura perché sono stato truffato da un privato e non sono stata difeso dal pubblico. Lascerò la società a chi difenderà i sogni e i diritti del popolo lidense. A decidere il futuro dell'Ostiamare sarò io, non di certo Onorato», L'obiettivo è garantire continuità alle famiglie del territorio, tutelando 1500 ragazzi coinvolti e sviluppando un progetto tecnico. Unico a supportarlo, proprio De Rossi, intenzionato ad investire milioni di euro per assicurare un futuro.