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Pagelle Parma Milan 1-3

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Se in base a un vecchio adagio del calcio il miglior arbitro è quello che non si fa notare, il giudizio sulla partita di Fabio Maresca sgorga facile facile, un disastro assoluto.

Per quanto il mainstream del Night sia orientato al complottismo prendendo spunto dalle sue radici partenopee, la mia opinione sul fischietto napoletano è molto più semplice e terra terra: Maresca è un arbitro tecnicamente scarso e patologicamente incline al protagonismo, chiudere la partita odierna con 7 ammoniti ed un espulso (non a caso il giocatore più carismatico in campo, quale miglior modo per brillare di luce riflessa?) è semplicemente demenziale.  Fidatevi Nighters, Maresca non è corrotto, è semplicemente e drammaticamente scarso, la clamorosa inversione di punizione su un contrasto Krunic-Pellè nei minuti finali sta lì a testimoniarlo.

Il giudizio sulla partita di questa sera non può prescindere dall’espulsione di Ibrahimovic: c’è un Milan pre, veloce-aggressivo-tecnico-fraseggio palla a terra, e un Milan post, arroccato-confuso-essenziale-teso per l’importanza della posta in palio. Alla fine arrivano comunque 3 punti pesantissimi e di importanza capitale in vista del traguardo finale, e giunti a questo punto della stagione francamente è quello che conta.

Donnarumma: 6,5   Doppia parata fenomenale in rapida successione su Conti e Pellè, in leggero ritardo sul gol di Gagliolo, ma nel complesso il saldo è positivo

Kalulu: 6   Primo tempo ordinato e affidabile, ha ampi margini di crescita dal punto di vista della tecnica pura e della personalità

Gabbia: 6   Entra nel quarto d’ora finale per fare il terzo di difesa sul forcing ducale, e se la cava senza particolari affanni

Kjaer: 6   Partita di ordinaria amministrazione del centralone danese, che controlla Pellè di fisico e di esperienza

Tomori: 6,5   Per rapidità, concentrazione, aggressività e personalità è al momento uno dei tre migliori centrali del nostro campionato, non resta molto da aggiungere (se non riscattarlo)

Theo Hernandez: 6   Mezzo punto in più per l’incursione con assist al bacio per Kessie, mezzo punto in meno per l’ennesimo fallo plateale con giallo annesso

Kessie: 7,5 (il migliore)  Va in doppia cifra suggellando una splendida azione palla a terra in chiusura della prima frazione, giusto coronamento per l’ennesima prova di grande sostanza da vero dominatore della nostra mediana

Bennacer: 6,5   Non è ancora sui suoi migliori standard ma piano piano ci sta arrivando, il suo dinamismo e le sue geometrie ci sono mancati terribilmente nei mesi scorsi

Meite: 5,5   Una ventina di minuti di pura confusione, tentativi apprezzabili in fase di interdizione, risultati a dir poco rivedibili in fase di ripartenza

Saelemaekers: 6+  Questa sera mi è piaciuto di più rispetto alle ultime apparizioni, nulla di memorabile in fase conclusiva ma tanta vivacità e tanto dinamismo utili a caricare di falli e di ammonizioni la retroguardia parmense

Dalot: 6,5  Entra nei venti minuti finali per fare il quinto di destra e non sbaglia praticamente nulla, fino al grande contropiede finale col cioccolatino a Leao che fa calare il sipario sull’incontro

Calhanoglu: 5  Prestazione spenta e inconcludente, avanti di questo passo l’indecisione nel firmare il rinnovo potrebbe tornargli in fronte a mo’ di boomerang

Krunic: SV  Se ( lo ) Vedete, fatemi un fischio

Rebic: 7  Un altro che ci è mancato come il pane per lunga parte della stagione, la finta con controllo orientato a tagliare fuori tre avversari e la successiva sassata ignorante nel sette valgono da sole il prezzo del biglietto

Leao: 6,5  Tra un po’ sono più i punti che prende in pagella che i minuti trascorsi in campo, ma mi sembra giusto premiare la freddezza finale con cui pone fine alla contesa

Ibrahimovic: 6,5  La tentazione di penalizzarlo maggiormente per la leggerezza con cui lascia la squadra in dieci nella mezz’ora finale viene, ma alla fine mi limito al mezzo punto in meno perché l’episodio  va inquadrato all’interno della direzione di gara sconcertante di Maresca, e soprattutto perché in precedenza  pennella e ricama di pura classe in entrambi i gol, forse a questo punto della sua formidabile carriera la sua posizione ideale è venti metri più indietro con un centravanti giovane e potente davanti a prendere botte al posto suo (Vlahovic? Scamacca?)

 

Pioli: 6,5  Partita preparata bene e gestita con ordine fino all’espulsione di Ibra, poi l’importanza della posta in palio lo induce alla prudenza e alla praticità infoltendo difesa e centrocampo, un paio di scelte sulle quali si può discutere (perché Meite e non Tonali? perché  Leao così tardi con le praterie che lasciava il Parma?) ma nel complesso sono finezze nell’economia complessiva della gara

 

 

Max

 

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