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Roma, addio Tor di Valle. Fonseca ritrova lo Shakhtar. Stop per Dzeko

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Tramonta definitivamente il progetto per il nuovo stadio, quantomeno a Tor di Valle. Dopo otto anni di tira e molla, il club ha deciso di annunciare la fine delle operazioni, con una decisione che è stata resa nota con un comunicato. "Esecuzione impossibile", queste le dure ma significative parole del club seguite subito da una nota del Campidoglio: "Decisione autonoma della Roma, una scelta imprenditoriale che non comprometterà il nostro impegno nella zona per quanto riguarda le opere pubbliche". Un progetto fortemente indirizzato dall'ex presidente giallorosso, James Pallotta, che ha commentato il tutto in maniera fortemente polemica: "Qualche co…ne (sapete bene di chi parlo) ha rovinato quello che sarebbe stato un grande progetto per tutti. Triste".  

Europa League, agli ottavi la Roma pesca lo Shakhtar

  Urna di Nyon dolce amara per la Roma di Fonseca. Agli ottavi i giallorossi affronteranno lo Shakhtar, in una sorta di derby del cuore per il tecnico portoghese, che in Ucraina ha vinto e ha lasciato ottimi ricordi e conoscenze. Sarà il primo incrocio in Europa League tra i club, ma le due squadre si sono già affrontate in tre occasioni in Champions. Nel 2006-07, durante la fase a gironi, i giallorossi di Spalletti vinsero 4-0 in casa perdendo 1-0 a Donetsk, mentre nella stagione 2010-11 gli arancioneri, con Mkhitaryan in campo, superarono la Roma sia all’Olimpico (3-2) che in Ucraina (3-0). La Roma giocherà l’andata in casa l’11 marzo, con il calcio di inizio alle 21. Il ritorno invece, fissato alla settimana dopo (il 18 marzo), si giocherà alle 18.55. Un bene per la Roma, che potrà tornare prima nella capitale e proiettarsi con più tranquillità al match successivo con il Napoli, in programma domenica 21 alle 20.45.  

Fonseca avverte: "Li conosco bene". Castro risponde: "Non sarà un problema"

  Tre anni, soddisfazioni, vittorie e un ambiente conosciuto come le proprie tasche. Lo Shakhtar saluterà il ritorno di Fonseca, stavolta da avversario, dopo tanti ricordi condivisi insieme. “E’ stato il destino che ci ha fatto trovare la mia ex squadra. Ma ovviamente sarà un turno difficile, conosco bene lo Shakhtar e i giocatori", ha affermato lo stesso Fonseca, "Sono una grande squadra. Quest’anno per esempio in Champions hanno vinto due volte con il Real, hanno pareggiato con l’Inter capolista in Serie A. Sono fortissimi". A rispondere è stato il connazionale Luis Castro, che ha raccolto la panchina degli ucraini proprio dall'allenatore romanista: "E’ un amico. Abbiamo lavorato insieme al Porto. Quando ha lasciato lo Shakhtar, sono entrato a sostituirlo. È un grande allenatore con una grande conoscenza e una grande qualità del calcio. Ma la partita non sarà contro Paulo Fonseca, ma contro la Roma. Ci conosce ma non sarà un problema". Più pungente l'ex Cagliari Dario Srna, grande bandiera dello Shakhtar e attuale dirigente, che ha lanciato la sfida così: "La Roma giocherà in uno stadio vuoto, mentre noi – se la situazione a Kiev rimarrà la stessa – giocheremo con i tifosi sugli spalti. Sarà una partita difficile, una bella partita, e penso che le probabilità per entrambi saranno 50-50". Più concentrato Tiago Pinto, che accoglierà nello staff dal primo marzo Maurizio Lombardo e che ha parlato al sito della società sul futuro in Europa della sua Roma: “Sarà un partita difficile perché lo Shakhtar è una squadra molto esperta nelle competizioni europee. Anche in questa stagione hanno battuto il Real Madrid due volte e penso che questo dimostri quanto siano forti".   [fncgallery id="1256563"]  

Roma, parte la missione Milan: Dzeko si ferma, torna Kumbulla

  Archiviata la pratica europea, la Roma si rituffa nel campionato con la voglia di trovare la prima vittoria di prestigio contro una big. E all'orizzonte c'è un Milan in forte calo, che oggi ha lavorato tra le mura di Milanello per smaltire le fatiche della partita con la Stella Rossa. A causa delle assenze a centrocampo Pioli riproporrà Tonali, che darà vita a un duello a distanza con Villar tutto talento e piedi buoni. Dubbi di formazione che avrà anche Fonseca, soprattutto in difesa. Kumbulla infatti è tornato a lavorare in gruppo, ma il suo impiego dal primo minuto con i rossoneri è ancora in forte dubbio. Potrebbe stringere i denti e farcela, per rinnovare quella sfida con Ibra che aveva acceso la gara di andata. Mancherà invece il confronto tra giganti, visto il forfait di Edin Dzeko. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto il bosniaco hanno evidenziato una lesione all’adduttore sinistro, che lo costringerà a rimanere a riposo per circa 15-20 giorni. Non ci sarà quindi il dibattito che ha infuocato queste settimane, quell'alternanza tra Dzeko e Mayoral su cui si è concentrato anche Fabio Capello: "La Roma ha perso Dzeko, che è una perdita grave dal punto di vista tecnico, ma è una squadra che gioca bene ed è divertente vederla giocare. L’allenatore non deve mai perdere la leadership sul gruppo. Per questo motivo sono con Gasperini sulla vicenda Gomez. Sulla questione Dzeko non so cosa sia successo, ma la leadership dell’allenatore sulla squadra è fondamentale". Un messaggio chiaro a Paulo Fonseca. 

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