Mondiali di biathlon. Fantastica Vittozzi, quarta medaglia nella mass start
MonnaLisa smile. Vittozzi chiude con un delizioso poker di medaglie il Mondiale di Nove Mesto grazie all’epico argento di ieri nella Mass Start.
Vince la francese Justine Braisaz, che conquista la medaglia d’oro senza errori e il tempo irraggiungibile di 34’37”2. L’azzurra chiude con 31”2 di svantaggio, davanti a Lou Jeanmonnot, medaglia di bronzo, staccata di 56”7, con un errore. Questo ancora più di quello di Oberhof, dove comunque aveva collezionato altri 4 metalli, è stato il mondiale della sappadina che è riuscita a conquistare il cuore di tutti e far parlare di nuovo del biathlon made in Italy, salito sul tetto del mondo grazie alla potenza carismatica della 29enne dei carabinieri, scatenata ed indomita durante la rassegna iridata morava.
Parole d’argento
«Ho cercato di gestire la gara al meglio per me. Nell’ultimo tratto del primo giro, le francesi ed Elvira Öberg sono andate davvero forte, io sono stata lì, ho fatto il mio e giro dopo giro mi sono sentita sempre meglio. Ho continuato a fare il mio lavoro, gestendo il poligono al meglio e questo mi ha portata alla medaglia» Resoconto decisamente positivo per Vittozzi che aveva detto di volersi migliorare da Oberhof 2024. «Eh si – sorride la Plodn Sniper- diciamo che quando alla vigilia del Mondiale avevo detto di voler migliorare i risultati di Oberhof, forse ero stata un po’ troppo positiva, ma devo dire che a conti fatti ho avuto ragione. Bisogna essere ambiziosi e lo sono sempre stata. Forse è questo il motivo per cui sono qui adesso, non ho mai mollato, ci ho sempre creduto e sono contenta di esserci». In due Mondiali, 8 medaglie per la carabina azzurra di punta.
«Otto sono tante – il sorriso di Vittozzi. Diciamo magari non mi sarei aspettata di arrivare a tanto, ma di fare qualcosa di bello si».
E non ci sono dubbi che Lisa si sia goduta l’appuntamento di Nove Mesto.
«Me lo sono gustato molto bene, soprattutto nel corso dell’ultima gara, che è stato meraviglioso. Quest’anno nel corso dei Mondiali sono stata in salute, quello è un passo in avanti. Lo scorso anno ho fatto una rincorsa per arrivare al top nell’individuale e non ce l’ho fatta, anche se poi è arrivata la medaglia, perché non ero al cento per cento. Una rincorsa che ho pagato successivamente e nella mass start ero distrutta. È stato un Mondiale molto più positivo».
Ora una settimana di riposo, poi si riparte, visto che c’è un finale di stagione dove è tutto ancora aperto e bisogna riprendere a pensare alla Word Cup. «Sicuramente sarà un mese tosto – conviene la sappadina –, è ancora tutto da vedere. Ora penso solo a riposarmi, recuperare al meglio, sperando solo di non ammalarmi».
LA GARA
Dopo un primo poligono senza errori, parte subito all’attacco Vittozzi inseguendo le due francesi in traino, Simon e Braisaz, con 14”5 di svantaggio e alle spalle tre norvegesi. Nella seconda serie di tiro Lisa centra un altro prezioso zero che la conserva terza dietro Braisaz e Arnekleiv, staccata di 9”7. Il terzo poligono è quello decisivo e vede Lisa uscire di nuovo pulita, seconda a 28” da Braisaz che vola. Terza è Jeanmonnot ma a 35”8 dalla compagna di squadra. Nell’ultimo poligono la sappadina c’arriva con il suo passo disteso e spara di nuovo alla perfezione (portando il computo dei tiri mandati a segno in questo mondiale a 69 su 70!), permettendole di lanciarsi verso il traguardo con margine su tutte le atlete che la seguono, salutando al traguardo con il sorriso e l’inchino la Repubblica Ceca. Per rivedere le regine del biathlon, l’appuntamento è rimandato dal 29 febbraio al 3 marzo all’Oslo Holmenkollen, in Norvegia con la settima tappa della Coppa del Mondo dove una Vittozzi, terza in classifica generale, sull’onda buona di questo glorioso Mondiale, proverà ad avvicinarsi alla bramata Sfera di Cristallo.