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Biathlon, Coppa del Mondo Le Grand Bornand 2022. Mai una top-6 azzurra nel “salotto” di Johannes Bø

La Coppa del Mondo di biathlon resta sull’arco alpino, passando però dalle Alpi orientali a quelle occidentali. Nei prossimi giorni si gareggerà infatti ad Annecy-Le Grand Bornand, in Francia. La località transalpina sta faticosamente cercando di diventare un appuntamento fisso del massimo circuito, giunto su queste nevi solo in tempi recenti.

Nel 2022 il poligono dell’Alta Savoia ospiterà una tappa valevole per la Sfera di cristallo per la quinta volta nella storia, dopo averlo già fatto nel 2013, 2017, 2019 e 2021. Tali appuntamenti sono però stati intervallati da un paio di cancellazioni (2011 a causa dell’assenza di neve, 2020 per via delle dinamiche generate dalla pandemia) che hanno reso macchinoso l’ingresso della location nel “giro buono” degli organizzatori.

A oggi nello Stade de biathlon Sylvie Becaert si sono disputate 11 gare individuali maschili di Coppa del Mondo (4 sprint, 4 inseguimenti, 3 mass start). Sono però solo cinque gli atleti capaci di imporsi in almeno una di esse.

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D’altronde Johannes Bø qui è una sorta di maître di sala, poiché proprio da queste parti, nel dicembre 2013, assurse all’attenzione globale. Appena ventenne e sostanzialmente digiuno di esperienza nel massimo circuito, riuscì a primeggiare sia nella sprint che nell’inseguimento, replicando poi la doppietta nel 2017, imponendosi successivamente anche nell’inseguimento e nella mass start del 2019, nonché nella sprint del 2021. Pertanto il norvegese ha primeggiato in 7 degli undici appuntamenti sinora andati in scena, senza mancare il gradino più alto del podio in alcun inverno!

Gli unici capaci di intercalare il dominio dello scandinavo sono stati Martin Fourcade nella mass start del 2017, Benedikt Doll nella sprint del 2019, Quentin Fillon Maillet ed Emilien Jacquelin rispettivamente nell’inseguimento e nella partenza in linea del 2021.

Ovviamente, Johannes Bø spadroneggia anche nella graduatoria riservata ai podi. Al lordo degli embarghi, sono complessivamente dieci gli atleti in attività ad aver già chiuso una gara nelle prime tre posizioni a Le Grand Bornand.
8 (7-1-0) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
4 (1-2-1) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
3 (0-1-2) – BØ Tarjei [NOR]
2 (1-1-0) – JACQUELIN Emilien [FRA]
2 (0-2-0) – LATYPOV Eduard [RUS]
2 (0-0-2) – CHRISTIANSEN Vetle Sjåstad [NOR]
1 (1-0-0) – DOLL Benedikt [GER]
1 (0-0-1) – GUIGONNAT Antonin [FRA]
1 (0-0-1) – ANDERSEN Filip Fjeld [NOR]

Ragionando invece per nazione, è interessante notare come solo cinque Paesi siano sinora saliti sul podio a Le Grand Bornand, con Norvegia (ovviamente) e Francia a dettare legge.
14 (7-2-5) – NORVEGIA
11 (3-5-3) – FRANCIA
4 (0-2-2) – RUSSIA
3 (1-1-1) – GERMANIA
1 (0-1-0) – REP.CECA

Dunque nessun podio per l’Italia, che però vanta ben sette presenze nella top-ten. Quattro di esse portano la firma di Lukas Hofer, unico azzurro in attività ad aver già fatto breccia tra i primi quaranta. Il miglior risultato raggiunto dal trentatreenne altoatesino è il posto, replicato in due occasioni (sprint del 2013 e inseguimento del 2017).

Foto: La Presse

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