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Carapaz, regalo di compleanno Nibali e Roglic gli lasciano 7''

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Anterselva Nel giorno dei francesi vittoria di tappa per il 25enne Nans Peters Vincenzo Nibali e Primoz Roglic fanno un altro bel cadeaux all'ecuadoriano Richard Carapaz. Su un traguardo duro ma non impossibile, salendo verso lo stadio del biathlon di Anterselva - vera e propria autostrada in quota - il siciliano e lo sloveno pagano una giornata storta e concedono al sudamericano altri 7.Insomma, compleanno con regalo: per i suoi 26 anni. Carapaz scarta i suoi 7, ringrazia per il gentile omaggio e se ne torna in albergo soddisfatto e sereno come pochi. L'unico che potrebbe davvero impensierirlo, a questo punto, è Mikel Landa, che però guarda caso è un suo compagno di squadra: un fedele scudiero."Non ero proprio in giornata, la fatica di ieri è rimasta nelle gambe: dopo tre settimane, una piccola o grande crisi può capitare a tutti", il bollettino dello Squalo prima di andare all'albergo.Quello che preoccupa non è tanto la battuta di arresto di Vincenzo, che ci può stare, ma sono le tappe che ci attendono. O meglio, le tappe che non ci sono. Di salite da sconvolgere la classifica nemmeno l'ombra. Cartina alla mano, da qui a Verona di margine per cambiare il corso di questa storia rosa ce n'è davvero poco. Quella che sembra più adatta a colpi di mano, è quella di sabato con il Manghen e il finale sullo sterrato sopra Croce d'Aune. Sempre però che il nostro sia in palla, e non in riserva come ieri."È dura, di terreno per ribaltare tutto ce n'è davvero poco, però qualcosa cercherò di fare. Carapaz è davvero forte, anche se prima del Mortirolo non l'ho visto brillantissimo e per questo l'ho attaccato subito: lo ha salvato la squadra. Giro finito? Quasi, ma non del tutto", ci raccontava Vincenzo ieri mattina, prima di salire in sella nel giorno di festa per Carapaz.Il Giro di Nibali non è finito e non è perso, ma è sicuramente compromesso: e anche di molto. Non certo da oggi, ma da quella scellerata tappa di Courmayeur dove il siciliano ha pensato più a far perdere il Giro a Roglic che a vincerlo. Marcatura stretta tra i due, e asinata epocale che probabilmente costerà cara al nostro campione.A Ceresole Reale i due contendenti si marcano come nemmeno Gentile e Maradona: il siciliano sclera, Carapaz ne approfitta. Primo round all'ecuadoriano. Quel giorno però, possiamo dire che entrambi hanno un'attenuante generica: Carapaz è quel che si dice una sorpresa. Il giorno dopo, però, entrambi fanno qualcosa di molto più grave e imperdonabile: si ripetono. Quando si dice che dagli errori si dovrebbe imparare. Secondo round al sudamericano.Il risultato di questa scellerata condotta masochista è sotto gli occhi di tutti: basta guardare la classifica. Ieri ha perso 7? Certo che sì, ma il Giro è stato perso qualche giorno fa, e per altre ragioni.
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