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LBF Techfind 2023-24: La Molisana Magnolia Campobasso, una stagione di successi e di grandi traguardi per la storia sportiva di questa città

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IL RESOCONTO

La stagione 2023-24 si è conclusa col terzo scudetto vinto dall’Umana Reyer Venezia, ma ci sono tante altre società che non hanno demeritato, come La Molisana Magnolia Campobasso, che ha giocato un campionato di altissimo livello, soprattutto difensivamente, con neanche 59 punti subiti a partita, miglior difesa del campionato insieme a quella della Virtus Bologna. Di contro, il problema della squadra è stata spesso e volentieri la non perfetta attitudine al gioco offensivo, come dimostrano i soli 63 punti e mezzo segnati a partita, peggior attacco del torneo davanti solo a quelli delle ultime due classificate della stagione regolare.

In alcune gare ci sono stati dei veri e propri monologhi, come contro Sassari e Ragusa all’andata, ed al ritorno contro San Martino e Milano. La squadra di Sabatelli si è giocata le restanti partite punto a punto, regalando tantissime emozioni a tutti gli appassionati. La caratteristica principale della squadra molisana è stata sicuramente la caparbietà: Trimboli e compagne non hanno mai mollato e sono rimaste in partita contro qualsiasi avversaria, big comprese. A proposito…

Diverse le partite in cui le campobassane hanno “rischiato” di superare le varie Schio, Bologna, Venezia. Ad esempio, nella gara di andata contro la Virtus, la Magnolia non ha saputo approfittare delle assenze di Zandalasini, André e Pasa; così come, nella gara di ritorno contro il Famila, le campobassane hanno lottato fino all’ultimo senza riuscire a prendersi i due punti.

Sono tanti i traguardi da citare, ma il più importante è sicuramente il quarto posto in regular season in un campionato di A1 e la conseguente semifinale scudetto per una società fondata soltanto nel 2017.

L’impresa è stata sicuramente quella di vincere la serie di quarti di finale contro il Geas dopo tre battaglie all’ultimo pallone: le due squadre si sono equivalse praticamente in tutto il campionato, come testimonia l’assegnazione del quarto posto solo dopo il calcolo del quoziente canestri globale, perché gli scontri diretti erano finiti in perfetta parità. Gara 1 vinta dalle milanesi in doppio overtime, gara 2 risolta dalla magica tripla di Martina Kacerik sulla sirena finale e gara 3, quella dell’apoteosi molisana, in cui è esplosa tutta la gioia dei tifosi per il raggiungimento dello storico traguardo. Al quale va aggiunta la vittoria in regular season contro la Reyer Venezia, tenuta a 47 punti segnati in quella partita. 

La Magnolia, poi, ha continuato il suo grande lavoro dal punto di vista delle giovanili, con un titolo U19 Femminile che è arrivato quest’anno bissando quello dell’U17 dell’anno scorso, con quattro vittorie su cinque partite giocate. Il torneo è stato dominato dalla squadra campobassana, con l’unica sconfitta arrivata in una partita senza significato di classifica, poiché la Magnolia era già sicura della sua prima posizione nel suo girone (insieme a lei Reyer, Geas e Basket Roma). Dopo una semifinale in cui la squadra di Diotallevi ha fatto valere la sua potenza fisica, Giacchetti e compagne hanno letteralmente dominato anche la finale scudetto contro Costa Masnaga. In più, la stessa squadra campione d’Italia U19 quest’anno si sta giocando un passaggio dalla Serie B alla Serie A2 nei playoff nazionali. E, fra l’altro, la Magnolia si appresta a disputare anche le finali U17 in programma a Roseto dal 27 Maggio al 2 Giugno.

Insomma, un anno esaltante per i dirigenti, lo staff tecnico, le giocatrici e i tifosi della Magnolia, che vuole continuare a crescere, magari puntando a consolidarsi in Eurocup dopo l’esperienza “esplorativa” di un paio di anni fa. La società sta valutando la prospettiva continentale, che sicuramente richiederà un ritocco al rialzo del budget… staremo a vedere.

Prima di passare ai voti finali di tutto il roster, spendiamo anche qualche parola sul pubblico: fantastico, sempre presente ad incitare la squadra su ogni palla, su ogni momento positivo e negativo. Tantissime giocatrici e coach avversari hanno dichiarato che questo è il palazzetto più difficile in cui giocare in Italia per quanto riguarda il basket femminile. Merito alla Curva Nord Magnolia, un gruppo di persone uniche capitanato da Mauro Moffa. Tutti desidererebbero questo tifo, assordante per gli avversari ma assolutamente rispettoso verso questi ultimi. 

LE STATISTICHE: Magnolia Campobasso 2324

 IL PAGELLONE

Pallas Daemi Kunaiyi-Akpanah 7,5: Come l’anno scorso, è stata una delle migliori rimbalziste del campionato. Dominante ad inizio stagione, è stata quella che più di tutte ha tenuto alta la concentrazione trovando buonissime soluzioni in post basso ed in pick and roll. E’ ovvio che il suo ruolo è stato diverso rispetto a quello che aveva a Faenza, quando prendeva molto spesso una ventina di rimbalzi a partita, ma c’è da sottolineare che l’anno precedente ha lottato per salvare la squadra faentina, adesso ha lottato per una finale scudetto in terra molisana. Inoltre, i due campionati sono stati molto diversi. Ha saputo rispondere bene, tranne per due o tre partite, ma il suo apporto è stato fondamentale.

Martina Kacerik 6,5: Stagione sicuramente migliore di quella precedente, partita un po’ in sordina ma conclusa in un crescendo rossiniano, con la “perla” della tripla pazzesca che ha risolto Gara 2 contro il Geas, aprendo di fatto la strada della semifinale scudetto. Difesa magistrale sulle esterne avversarie, è rimasta spesso in campo nei momenti decisivi delle partite, diventando via via una pedina inamovibile per coach Sabatelli, tanto da meritarsi una probabilissima conferma per l’anno 2024/25.

Stefania Trimboli 7: Tutti vorrebbero un capitano così. Non è mai arrivata una soluzione banale da lei, che siano canestri, raddoppi, rimbalzi quando la palla non entrava e soprattutto il cuore e la testa. Il suo catch and shoot da tre punti è risultato spesso micidiale, sia per la maestria con cui lo fa, sia perché quando entra di solito La Molisana Arena viene giù. Ha saputo guidare la sua squadra con calma olimpica in tutto l’anno, orchestrando bene praticamente tutte le azioni offensive e giocando di testa. Vederla a Campobasso ancora per altri due anni riempie il cuore di tutti i tifosi.

Emma Giacchetti 6,5: Alla prima esperienza in un campionato senior di Serie A1 come giocatrice di rotazione, ha fatto sicuramente molto bene. Doveva sostituire l’ottima Anna Togliani nel roster della Magnolia e lo ha fatto piuttosto bene. A suo agio in difesa fin da subito, ha acquistato sicurezza anche in attacco col passare delle partite, vincendo totalmente la sua iniziale “timidezza” dopo la vittoria dello scudetto U19. E’ attesa ad un’ulteriore crescita: sicuramente l’esperienza che farà con la nazionale ai mondiali U17 la aiuterà in maniera decisiva.

Blanca Francheska Quinonez Mina 8: E’ arrivata a Campobasso nella stagione 2018/19, all’età di 13 anni, e piano piano, migliorando sempre di più, è riuscita ad essere uno dei punti di riferimento di questa stagione per la Magnolia. Quando imparerà a controllarsi in diverse situazioni (per esempio in contropiede), e quando acquisirà un po’ di esperienza in più, diventerà completamente immarcabile. Possiamo considerare quello appena concluso l’anno dell’esplosione, il prossimo sarà sicuramente quello della consacrazione. Compirà 18 anni ad Agosto e gioca quasi come una veterana. Tenuto conto di tutti questi aspetti, secondo noi è l’MVP della Magnolia di quest’anno.

Nina Dedić 7: Tra le giocatrici in via di miglioramento, lei è stata la migliore di tutte. Se l’anno scorso con San Martino aveva giocato una stagione semplicemente sufficiente, quest’anno si è fatta notare molto di più col suo tiro dalla media a dir poco letale. In alcune partite ha preso per mano la squadra, una giocatrice di carattere, e soprattutto di testa. Ha giocato senza dubbio la sua migliore stagione in carriera. 

Quanniecia Morrison 6,5: A Lucca aveva “carta bianca”, libera di giocare la sua pallacanestro. A Campobasso si è trovata a doversi adattare ad un gioco completamente diverso, cosa che all’inizio ha richiesto diverse settimane di adattamento. Una delle migliori giocatrici difensive di tutto il campionato, anche lei è andata migliorando col passare dei mesi, diventando fondamentale nei playoff. Il suo problema, per tutto l’anno, è stato il tiro da fuori: ad un’america che gioca guardia non può mancare questo fondamentale.  

Miroslava Mištinová 5,5: Aveva il difficile compito di sostituire Robyn Parks, ma non è riuscita a farlo nel migliore dei modi, anche se c’è da dire che ha giocato un buon girone di andata. Doveva fare la differenza durante la post season, ma ha molto spesso fermando la palla in attacco quando non doveva farlo e tirando con percentuali in generale molto basse viste le sue possibilità. Società e tifosi si aspettavano decisamente di più da questa giocatrice, penalizzata anche da un carattere molto particolare: non ama le luci della ribalta e per questo si è tenuta sempre lontana dalla sala stampa e non ha legato molto con l’ambiente.

Gabrielė Narvičiūtė, Zala Šrot SV: Non è giusto esprimere una valutazione su due ragazze che hanno giocato poco e niente, e peraltro con la seconda che ha anche lasciato la Magnolia a stagione in corso. Comunque quando sono entrate in campo, anche in occasioni in cui la squadra era in difficoltà, hanno saputo rispondere bene.

NON SOLO BASKET…

Prima di concludere, ci teniamo a dire che questa pagina sportiva di basket va ad aggiungersi ad un libro riguardante una stagione eccezionale sotto tutti i punti di vista nello sport della città di Campobasso, con la squadra di calcio che si è aggiudicata la promozione in Serie C ed una coppa Italia di Serie B vinta dalla formazione maschile di Pallavolo. 

Per noi appassionati di pallacanestro, il basket è ovviamente il dato più rilevante, ma se guardiamo “oltre” possiamo notare che si tratta di una rinascita generale dello sport campobassano… non male per una regione che non esiste! 

Si ringrazia Maurizio Silla per materiale fotografico.

Dario Salvatorelli

IG: darioacer.prive | FB: Dario Salvatorelli | X: dario_acer 

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