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Turkish Airlines Euroleague #Round31 2023-24: resilienza Olimpia Milano! Fenerbahce ko al Forum

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La finale forse più difficile, è andata. Grande vittoria dell’Olimpia Milano sul Fenerbahce che bissa quella dell’altro ieri a Monaco e per la prima volta quest’anno Milano fa filotto in un doppio turno.

Dopo due partite del genere si può iniziare a fare qualche ragionamento sul presente ed anche sul futuro prossimo. Sembra scongiurata la stagione che va a sud d’inerzia, ed anzi pare proprio che staff e giocatori abbiano stretto un patto, si siano coesi e finalmente ora si remi tutti dalla stessa parte.

Lo si evince oltre che dal body language anche dalla capacità di resistere (resilienza, appunto) alle ondate che uno squadrone come il Fener ha tentato di dare alla partita. Una capacità che fa ben sperare i tifosi, perché è quella che serve per lottare, combattere ed alla fine vincere partite e trofei.

Quella che fondamentalmente è mancata a Torino ed in tante partite quest’anno. Certo dopo questi 80 minuti di questa settimana, i discorsi “se giocavano così in casa di Asvel o dell’Alba si sprecano. Ovvio che c’è il rimpianto, e probabilmente sarà più forte in caso di non qualificazione ai Play-In, ma fa parte tutto del processo di crescita di questo gruppo che una decina di giorni fa personalmente reputavo impossibile da compiere.

Quindi adesso avanti tutta, con una finale da giocare per volta. Giovedì si va a Kaunas, in un ambiente caldissimo e con una squadra in gas. Io dico questo: se dovesse vincere a Kaunas l’ingresso ai Play-In sarebbe poi probabilissimo perché la spinta di quel successo sarebbe sufficiente per superare di slancio una Virtus in difficoltà e un Maccabi in campo neutro.

IL TABELLINO: Olimpia Milano 77 – Fenerbahce Istanbul 76

DIAMO I NUMERI

12 – i minuti (quasi, mancano 12 secondi) giocati dal rientrante Alex Poythress. L’ex Zenit ha giocato la sua miglior partita in biancorosso, firmando giocate fondamentali per la vittoria. E guardando anche solo ai freddi numeri, 9 punti e 6 rimbalzi non sono uno scherzo in così pochi minuti contro gente come Motley, Sanli e compagnia. Quanto sei mancato alla squadra caro Alex…..

6 – i punti di Tonut, non moltissimi ma come dico sempre i punti si pesano, non si contano. E questi 6 pesano come due macigni nell’economia di una partita che per l’ex Reyer non è stata facile. Nonostante questo ha dimostrato una volta di più di sapere ergersi a protagonista come l’altro ieri, ma anche di tornare dietro le quinte come ha fatto oggi, anche se poi è risultato decisivo ugualmente. I rumors di mercato dicono che la società gli abbia proposto un rinnovo contrattuale al ribasso, che personalmente spero accetti perché il buon Stefano non sarebbe facilmente sostituibile, nemmeno nei cuori dei tifosi che hanno imparato ad apprezzare la sua umiltà ed abnegazione.

362 – i secondi in campo di Sanli, esattamente 36 in meno rispetto a Papaiannis. Un piccolo pezzo di partita si è decisa su questo dato, con l’ex star del Maccabi che si è scordata in panca il turco che aveva fatto male alla difesa biancorossa nel primo tempo mettendo in campo una fisicità tale da dar l’impressione di onnipotenza sotto le plance. Il contrario del centro greco (parolona in effetti, ha solo l’altezza del centro), molle e svagato e che ha regalato direttamente o indirettamente punti preziosi ai padroni di casa. Un altra scelta a mio modo di vedere singolare è stata dare minuti a Sestina, regolarmente attaccato dagli esterni milanesi, e tenere seduto in panca Madar, giocatore aggressivo che io vorrei sempre nei miei 12 ideali, al Partizan lo rimpiangono sicuramente. Per una volta, grazie Jasi!

33 – il numero di Nick “not so quick” Calathes. Straveterano dell’Eurolega, avrà giocato mille partite ma riesce sempre a sorprendermi: arrivato ormai a 35 anni, partito in stagione come un oggetto indesiderato che aveva cercato sistemazione altrove fino all’ultimo, sta producendo una stagione positiva con 7 punti, 4 rimbalzi e 5 assist di media tirando il 55% da due e il 37 da tre, alla faccia di chi pensa non faccia mai canestro. Visto che ad inizio anno si parlò anche di lui come possibile sostituto di Pangos, col senno di poi si può dire che non avremmo sbagliato la scelta? Che ne pensate?

34 – le volte in cui ho esclamato in partita, guardando Motley, “mamma mia quanto è grosso”. Si pensa che Hines lo abbia pronunciato qualche decina di volte in più di me. Giocatore che io prenderei subitissimo per l’anno prossimo (anche se penso che Lessort sia ancora più forte), ma soprattutto avrei preso tempo addietro, quando faceva la spola tra la panca dei Clippers e la franchigia corrispondente di G-League. Come si dice a Milano, adess inn bunn tucc (adesso son buoni tutti). Che è poi il ragionamento che faccio da anni, perché aldilà dell’oceano di Motley ce ne sono, spesso come è successo a Johnathan giocano e non giocano e quindi bisogna solo scovarli e convincerli a venire in Europa…

SALA STAMPA

 

 

 

Cristiano Garbin 

TW: @garbo75

IG: garbin_cristiano

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