LBA UnipolSai 1ª andata 2023-24: una Segafredo Bologna un po’ svagata batte una coraggiosa Givova Scafati

Scafati, 01 ottobre 2023 – Esordio vincente per la Virtus che, non senza patemi, espugna il PalaMangano.

Dopo un inizio travolgente, come in Finale di Supercoppa, la Segafredo non è riuscita a gestire con tranquillità il vantaggio accumulato e ha dovuto rintuzzare i rientri di una Givova mai doma. Dopo essere scappata sul +15 in appena 4 minuti, Bologna ha cercato di gestire in vantaggio, ma le troppe palle perse nel primo tempo, ed i troppi rimbalzi offensivi concessi alla squadra di Pino Scaripanti, ex di giornata insieme a Sandro Gentile, non hanno permesso ai bianconeri di passare una domenica troppo tranquilla in Campania.

Una cosa che si nota da queste prime uscite dei virtussini è la ricerca, quasi ossessiva, della transizione offensiva, e con un Daniel Hackett e Tornike Shengelia in grande spolvero, come quelli odierni le cose paiono abbastanza semplici. I problemi, per coach Banchi, sono nati con la second unit in campo, Pajola è ancora alla ricerca della forma migliore, Polonara sta ancora lottando coi suoi demoni al tiro da tre e Abass non ha ripetuto le brillanti prestazioni di Brescia, semifinale specialmente. Sfruttando queste sbavature la Givova è riuscita a rimanere in partita fino a fine gara, sfruttando la grande aggressività a rimbalzo offensivo e la fisicità difensiva messa in campo, soprattutto nel secondo tempo. Purtroppo per i ragazzi di patròn Longobardi capitan Rossato e l’inossidabile David Logan non hanno tenuto medie dalla lunga distanza troppo lusinghiere e alla lunga la lunghezza di roster bolognese ha permesso ai felsinei di chiudere la gara con le energie che ai campani sono mancate.

Un paio di note, la prima: non è possibile, nel 2023, giocare in un palazzetto che non garantisca l’incolumità dei giocatori, ci sono state più scivolate questa sera che in un derby di North London in pieno inverno, il parquet in alcuni momenti è sembrato un campo di basket saponato, con i giocatori che scivolavano da tutte la parti. La seconda: evidentemente il potere politico bolognese è talmente influente che la F.I.P., per dare il benvenuto nel nuovo campionato, manda a dirigere Carmelo Paternicò, è bello vedere come alcune certezze rimangano per darti la tranquillità che certe cose non mancano mai.

Highlights:

Sala Stampa:

Le parole di Coach Luca Banchi nel post gara

Il commento di Pino Sacripanti al match

Givova Scafati vs Virtus Pallacanestro Bologna 75-81

Parziali: 15-25; 21-23; 19-13; 20-20

Pagelle

Givova Scafati

Emanuele Morvillo: n.e.

Jaizec Jordan Lottie 5: non riesce mai ad entrare in partita, mette una bomba da otto metri e poco altro.

Alessandro Gentile 7: il cuore non gli è mai mancato, inizia contratto e forza un po’ troppo, con qualche palla persa di troppo. Si riprende nel secondo tempo con una partita a 360° mettendo anche la museruola allo Shengelia scatenato del primo tempo.

Aristide Mouaha n.e.

Kruize Pinkins 5: gioca ai margini e si limita al tiro da fuori, ma un solo rimbalzo è troppo poco.

Quirino De Laurentis n.e.

Riccardo Rossato 6: non sfodera la sua solita mano nel tiro da fuori, ma si fa apprezzare per la difesa ed i rimbalzi, la mano non è mai stata un problema per lui, ma stasera ha mostrato una bella maturità.

Gerald Robinson 7: forse meriterebbe mezzo voto in più, ma un paio di forzature nei momenti del recupero ne fanno abbassare la valutazione, ma stasera ha giocato più per i compagni che per sé stesso approfittando di ogni palla persa bolognese per spingere il contropiede.

Demetre Rivers 6,5: offensivamente è sicuramente un giocatore interessante, ma le amnesie difensive del primo tempo, dove ha lasciato spazi enormi a Shengelia sono difficilmente perdonabili, si fa sentire a rimbalzo offensivo.

John Richard Nunge 7: i primi cinque minuti li vive in balia degli eventi, poi si riprende e diventa una spina nel fianco per la difesa bolognese, soprattutto a rimbalzo offensivo.

Giovanni Pini 7: è col suo ingresso che nel secondo tempo Scafati alza i giri della difesa propiziando il parziali che riapre la partita. Non chiedetegli fini diciture, ma se c’è da sporcarsi le ginocchia è sempre pronto a farlo.

David Logan 6,5: non è precisissimo nel tiro da tre, ma se c’è da mettere un tiro pesante lui è sempre la prima opzione per chiunque, infatti la bomba del -3 la infila lui.

Marco Belinelli 5,5: non riesce a trovare i suoi tiri, ma all’inizio riesca a servire i compagni, nel secondo tempo pare fuori dal match.

Alessandro Pajola 5,5: inizia benino con una bomba, ma la gestione della second unit è abbastanza farraginosa, tanto che i break campani avvengono sempre con lui in campo. Nel finale viene messo a francobollare Logan, e, amnesia di Mickey a parte, ci riesce abbastanza bene.

Jaleen Smith 5,5: è in difficoltà in avvicinamento a canestro, viene abbastanza presto limitato dai falli e fa fatica ad entrare nella partita, da rivedere.

Bruno Mascolo n.e.

Devontae Cacok 6: gioca solo 7 minuti, ma fa vedere un paio di cose molto interessanti, come quel tiretto dalla lunetta dolcissimo.

Tornike Shengelia 7+: debordante nel primo tempo, un po’ farfallone nel secondo, dove perde un po’ troppi palloni, il + per la bomba che allontana subito Scafati arrivata a -3.

Danielk Hackett 7,5: inizia come contro Milano, duro, concentrato e risoluto, non è sicuramente Teodosic, ma stasera fa un 3/3 nelle bombe e difende sempre come un orco su chiunque passi dalle sue parti, è in un momento di forma impressionante.

Jordan Mickey 6+: che sappia fare canestro non è mai stato in dubbio, e anche stasera lo ha dimostrato, ma la sua mollezza nel difendere il proprio tabellone e l’ amnesia sulla bomba di Logan ne inficiano la valutazione.

Achille Polonara 5,5: il tiro da tre glielo hanno rubato nelle Filippine, ma l’energia c’è, prende rimbalzi e mette un po’ di fisicità sotto canestro.

Bryant Dunston 6+: sta pian piano riacquistando la forma, ma il suo magistero, distribuito ancora a piccole dosi, è altissimo.

Awudu Abass 5: brutta partita, non fa mai canestro e viene portato in giro per il campo da Alessandro Gentile, passo indietro rispetto a Brescia.

Isaia Cordinier 6: difende anche lui come un mastino, trova anche pertugi per le sue entrate, ma non viene tutelato abbastanza, non forza nulla, e già questo è un bel segno di maturità.

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