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Vannizagnoli.it show EuroBasket 2022: errore lasciare a casa Amedeo Della Valle. Come sarebbe andata con lui e Meo Sacchetti? Per fortuna Petrucci non si ricandida

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E’ stato un buon EuroBasket, complessivamente, per l’Italia. 

Avevo maturato alcune riflessioni dopo la sconfitta a Milano con l’Ucraina, che comunque ha complicato il cammino azzurro, unita alla più prevedibile battuta d’arresto con la Grecia, poi eliminata dalla Germania ai quarti, nonostante abbia Antetokuonmpo, forse il miglior giocatore al mondo, da un paio di stagioni, superiore persino a Lebron James.

Sabato 3 settembre, dunque, gli highlights con gli ellenici testimoniavano difficoltà superiori all’èra Meo Sacchetti e l’avevo previsto, forse non solo io. L’errore è stato esonerarlo. Ma poi c’è stata l’impresa con la Serbia, incredibile, e l’altra impresa sfiorata con la Francia e più di così era difficile fare, è come se l’Italia fosse arrivata virtualmente alla medaglia di bronzo.

Pozzecco ha mostrato molto a Sassari, è un grande personaggio ma come ct è ancora acerbo, questo dice il campo, nonostante quel super staff, unico.

Soprattutto, ha sbagliato a tagliare il capocannoniere della LBA, Amedeo Della Valle, l’MVP della serie A, è un assurdo, neanche se ci fosse stato Gallinari, Pozzecco in questo ha sbagliato molto più dei ct che hanno sbagliato con lui. 

Amedeo Della Valle, 29 anni, doveva essere il faro, dietro al Gallo, tantopiù con il suo grave infortunio, si doveva costruire la squadra attorno al fuoriclasse, come si doveva fare, a suo tempo, con Mario Boni, con Vincenzino Esposito, allora c’erano Sandro Gamba e altri che non volevano troppi talenti, da Pozzecco non me l’aspettavo.

Zagnoli fra i Della Valle, papà Carlo a sinistra e Amedeo

Non abbiamo solo bisogno di personaggi, di promozione, di buona stampa, di idee mediatiche, serve che i migliori giochino, sempre e comunque. Ho visto mille volte Belinelli prendersi i tiri decisivi, con l’Italia, nelle gare chiave di Europei e mondiali e quasi sempre andare male, Della Valle quest’anno a Brescia ma anche nelle stagioni a Reggio Emilia è stato unico.

Da Pozzecco, ripeto, non me l’aspetto, non lo accetto. Il talento si premia, sempre. Sarà un caso, ma Polonara, a Reggio Emilia con Della Valle, è il migliore, l’unico a salvarsi. Per Della Valle si doveva rinunciare a Baldasso, non c’era bisogno dell’ennesimo playmaker dopo Mannion, Pajola, lo stesso Spissu. Semmai, si poteva riprovare anche con Daniel Hackett, dopo l’addio alla nazionale varato con Meo Sacchetti, dopo il mondiale del 2019, a seguito comunque di 4 stagioni azzurre complesse, da Pianigiani a Messina

Ma, proprio con l’infortunio di Gallinari, Pozzecco doveva cambiare il piano e affidare a Della Valle il ruolo di terminale. E anche con il Gallo doveva essere in quintetto.

L’Nba, certo, ma Danilo non viene dalle sue migliori stagioni, il gap fra Nba ed Europa è diminuito, in questi mesi ho letto spesso che Amedeo Della Valle neanche sarebbe in grado di giocare in Eurolega, perchè non abbastanza atletico, nè difensivo, può darsi, ma quanto ha dimostrato in tante tappe della carriera è tale che credo meritasse una chance da leader indiscusso, per diventare primo dopo il suo infortunio.

Minimo con un minutaggio di rilievo, minimo minimo come sesto uomo di lusso. La rinuncia ad Adv non è da Pozzecco, proprio da lui mi aspetto che convochi i migliori talenti, a prescindere. Sacchetti neanche voleva portare Gallinari alle Olimpiadi, grato com’era al gruppo che si è qualificato, vincendo in Serbia, a Tokyo l’ha portato ma non è stato fantasmagorico, certo proprio nel quarto di finale con i soliti francesi era stato molto competitivo. 

Adv era alla miglior annata della carriera, più di così è difficile che dimostri. Immaginiamo quegli ultimi 2′ di gioco contro la Francia, in cui la palla scotta, le gambe tremano, ecco lì Dalle Valle sarebbe stato utile per levare pressione da Fontecchio, che giustamente si è preso i tiri chiave assieme a Spissu e a Datome.

Ho letto sul Corriere della Sera, a firma Daniele Dallera, che Gianni Petrucci non si ricandida. Meno male, dal momento che già a Parigi 2024 avrà 79 anni. Se proprio voleva cambiare ct, Walter De Raffaele meritava la panchina dell’Italia molto più di Pozzecco, per la continuità di risultati, in base alla rosa a disposizione. Quella battaglia personale che spesso anima Pozzecco, con gli arbitri, rischia proprio di costare quel che guadagna grazie a quella sua empatia ostentata. L’arbitraggio con la Francia è discutibile, ma le sue provocazioni ai direttori di gara indispongono. Un po’ come le mie riprese ravvicinate o domande singolari.

Nel frattempo il Poz ha compiuto 50 anni, come dice Flavio Tranquillo può lavorare, su certi suoi eccessi. Mentre parlava, in conferenza, Datome guardava a terra, in visibile imbarazzo, era come lo volesse tenere calmo. Migliorerà. E con lui adesso programmiamo il mondiale, con il sogno di arrivare in semifinale, magari con un calendario favorevole, cercando di evitare Francia, Spagna, Usa e magari la stessa Serbia o Slovenia o Grecia. Ma perchè mica è detto che avremmo battuto la Slovenia di Doncic, anche se c’è riuscita la Polonia. E in generale le sorprese sono più possibili all’Europeo, che al mondiale o all’olimpiade.

 

 

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