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La Pallacanestro Reggiana torna a Scuola di Tifo con Iren

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La Pallacanestro Reggiana torna a Scuola di Tifo con Iren

REGGIO EMILIA. Pallacanestro Reggiana torna a scuola.
Lo fa un anno e mezzo dopo l’interruzione del progetto con Scuola di Tifo, che riprende finalmente il suo corso con un occhio particolare all’educazione ambientale.
L’iniziativa si chiama “Io tifo pulito” e ha come promotore Iren, che nella mattinata di ieri ha ospitato nei locali della centrale idrica di Reggio Est la presentazione dell’iniziativa.
Il club di via Martiri della Bettola è stato tra le prime realtà ad avvicinarsi alcuni fa all’ente e a sfruttarne le potenzialità, per sensibilizzare i bambini delle classi elementari a un tifo sano e a una maggiore attenzione all’ambiente.
«La bontà di questa collaborazione va oltre l’accordo di sponsorizzazione sulle maglie - ha dichiarato l’ad biancorosso Alessandro Dalla Salda- non vedevamo l’ora di rilanciare questa iniziativa che la pandemia aveva bloccato. I nostri giocatori hanno dei valori importanti che possono trasmettere ai più giovani, e grazie al contatto con gli studenti potranno educarli a essere sportivi e persone migliori».
Gli ha fatto eco Arturo Bertoldi, responsabile educazione ambientale Iren: «Pallacanestro Reggiana si impegna moltissimo non solo a livello sportivo quanto sul piano educativ è possibile attraverso lo sport parlare anche di ambiente e sostenibilità, e a tal proposito abbiamo pensato a una novità: basandosi su un nostro cortometraggio intitolato “La Challenge” sarà compito dei giovani prendere delle decisioni per un mondo più pulito. Le sfide si vincono soltanto se si gioca insieme».
La Unahotels di questa stagione, in effetti, incarna alla perfezione il concetto di gioco di squadra; dal mese di novembre gli atleti di coach Caja torneranno così nelle palestre scolastiche.
«Scuola di Tifo utilizza lo sport per valorizzare certe tematiche- ha commentato il responsabile Emanuele Maccaferri - e per un ragazzo di quell’età è un bellissimo momento confrontarsi o tirare a canestro con i suoi beniamini. Ripartiamo dal format sinora vincente, che è quello che individua momenti ludici sino ad arrivare all’ormai celebre gara di tiro nei diversi bidoni della spazzatura. A fine anno scolastico organizzeremo poi una grande festa finale: la speranza è anche quella di portare tanti giovani al palazzetto, e sostenere senza insultare gli avversari la squadra del cuore».
A lodare l’iniziativa l’assessore allo sport Raffaella Curioni.
«È un bellissimo progetto che le scuole aspettano tutti gli anni, oltre che un percorso educativo molto importante per gli studenti - ha commentato - lo sport conserva questa responsabilità».
«La prima cosa che mi viene in mente è il divertimento - è intervenuto Leo Candi, capitano della Unahotels - è un’iniziativa che ho sempre fatto con piacere; noi dobbiamo cercare di trasmettere i nostri valori ed ideali per cercare di aiutare i bimbi sia in campo sia fuori».

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