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Turkish Airlines Euroleague #FinalFour Finale 2020-21: la Turchia è in festa, l’Anadolu Efes Istanbul è sul tetto d’Europa, battuto il FC Barcelona in finale 81-86

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Colonia (GER), 30 maggio 2021 – In un match dall’intensità a tratti fuori dal comune ordinario europeo, l’Anadolu Efes Istanbul vince la sua prima Euroleague della storia battendo in finale l’FC Barcelona per 81-86.

Una vittoria ottenuta con pieno merito dalla squadra che ha giocato il più basket non solo in finale ma forse dell’ultimo triennio, ricordando l’amara sconfitta del 2019 vs il CSKA Moscow e la stagione regolare 2019-20 non conclusa per le ben note vicende legate al covid.

Oltretutto, una squadra costruita in modo a dir poco sagace questa Anadolu Efes, in pochi anni e con tanti giocatori di talento ma senza allineare doppioni, semmai consegnando a coach Ergin Ataman un roster fluido, con diverse soluzioni da poter schierare in campo a seconda dell’esigenza e dell’avversario.

Con queste premesse è ovvio che poi crescano e si affermino anche stelle di prima grandezza come sono ormai l’MVP del match e di questa Final Four a Colonia, Vasilije Micic (50 p.ti nelle due gare tedesche tra ieri ed oggi), ed il suo alter ego, Shane Larkin, letteralmente saliti in cattedra questa sera quando l’FC Barcelona cercava disperatamente l’aggancio, dopo essere sprofondato a -11 nel terzo periodo.

Sarebbe però riduttivo parlare solo di Vasilije Micic (25 p.ti, 3 rimbalzi e 5 assist), e Shane Larkin (21 p.ti e 3 assist), perchè la prima affermazione nella Euroleague dell’Efes ha su di essa il marchio impresso anche di quei giocatori che potrebbero apparire dei comprimari alla luce dei dati statistici, come i lunghi Adrien Moerman (6 p.ti ed 8 rimbalzi), od il turco Sertac Sanli (12 p.ti e 2 rimbalzi), solo per citarne alcuni, ma che in realtà oggi hanno dimostrato come sia difficile anche per le stelle brillare senza lo spazio che per loro fanno gli altri.

Magari citando anche il silenziosissimo Chris Singleton, autore di un canestro importantissimo in fade away dal cuore dell’area catalana nei possessi cruciali di fine gara vs le braccia di quel cristone che è Nikola Mirotic.

Eppoi Rodrigue Beaubois, oggi insolitamente a zero punti ma spesso letale durante tutta la stagione oppre l’enfant du pais Tibor Pleiss, autore questa sera di 5 pesantissimi punti, punti che hanno dettato l’inizio della rimonta turca nel secondo periodo, quando era l’FC Barcelona a comandare di 11 lunghezze.

Infine gente come Bryant Dunston, arrivato nel 2012 in Italia a Varese ed oggi a dare sostanza vicino al ferro come ha sempre fatto, per la prima volta campione d’Europa per club come anche Krunoslav Simon, altra conoscenza del nostro basket arrivato nel 2015 a Milano, insieme infine a James Anderson, americano solidissimo di sostanza.

Esce dunque sconfitta l’FC Barcelona, tradizionalmente mai in sintonia con questa manifestazione che l’ha vista sul podio più alto solo due volte (2003 e 2010), malgrado in tanti anni abbia sempre espresso squadre di valore.

Nemmeno l’arrivo di un fuoriclasse all’ultimo come Pau Gasol, ormai al canto del cigno, ha dato quel vigore e quel peso specifico servito molto vs l’Olimpia Milano in semifinale ma che oggi, eccezion fatta per una grandissima stoppata ai danni di Sertac Sanli, nei 13′ di gioco in campo ha lasciato poca traccia di sè.

Esce sconfitto Sarunas Jasikevicius, coach dal sicuro talento ma forse dannatamente insopportabile per le sue continue lamentele verso gli arbitri, aspetto che dovrebbe limare e cercare invece di dare maggiore corpo alle legittime ambizioni del club che allena.

Di sicuro oggi l’FC Barcelona ha patito una presenza non al 100% di Pat Calathes, il play greco infortunatosi in semifinale vs Milano e che oggi non poteva essere al meglio. In compenso inizia a brillare la stella di Leandro Bolmaro, argentino classe settembre 2000, autore oggi di una buona prova ma che ha tradito l’inesperienza della sua gioventù a questi livelli.

E forse esce ridimensionato anche Nikola Mirotic, il colpo estivo del Barcelona, che questa sera non è riuscito ad incidere come ci si aspettava e come dovrebbe, dall’alto della sua classe e del suo talento, 11 p.ti e 9 rimbalzi che di sicuro numericamente pesano ma che come efficacia hanno avuto minor peso dei 23 di Cory Higgins, il giustiziere di Milano in semifinale e dei 17 di Brandon Davis.

Esce sconfitta la pattuglia spagnola, da Alex Abrines a Victor Claver campioni del mondo FIBA in carica, per non parlare di Pierre Oriola mai sceso in campo. In compenso, bene Kyle Kuric, mister mitraglia che però oggi, nonostante i suoi 18 p.ti, ha sporcato la sua fantastica media di quasi 57% da tre.

Cala dunque il sipario su questa Euroleague 2020-21, tra 5 mesi si riparte con tutti a dare la caccia all’Anadolu Efes campione, sperando che questa volta possa essere Milano a giocarsi la finale nel 2022, lo speriamo veramente tanto.

FC Barcelona – Anadolu Efes Istanbul 81-86

Parziali: 22-15; 14-24; 22-26; 23-21.

Progressione: 22-15; 36-39; 58-65; 81-86. 

 

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

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