Non solo Basket 2020-21: gli effetti della Legge Spadafora come incideranno sullo sport nel nostro Paese?

Quale Governance nel mondo dello Sport?

Per l’approvazione della Legge delega di riforma dello sport presentata dal Ministro Spadafora c’è tempo fino al 30 novembre, ma oramai è una guerra aperta, che si trascina già dal predecessore di Spadafora (Bussetti), tra il dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio e il Presidente del CONI, Giovanni Malagò perché il CONI e le Federazioni da una parte, gli Enti di Promozione Sportiva dall’altra bocciano il testo unico di tale proposta di Legge.

Quale è il motivo del contendere?

Il 16 settembre 2002 nasce la “Coni Servizi S.p.A.” che poi a dicembre 2018 cambia denominazione in “Sport e Salute S.p.A.” , che agisce quale struttura operativa per conto della autorità di governo (il dipartimento sport alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ndr), competente in materia di sport. Nel contempo gli è stata affidata la gestione di 368 milioni di euro sui 408 del finanziamento dello Stato al settore, con i restanti 40 al CONI per lo sport di vertice e la preparazione olimpica.

Il testo Spadafora interviene direttamente negli statuti delle Federazioni, cercando di bloccare a 3 le elezioni consecutive dei Presidenti, scatenando le proteste anche del CIO per interferenze indebite.

Ma è solo questo il problema?

Sport e Salute vuole controllare direttamente i 368 milioni di euro da destinare alle federazioni e allo sviluppo dello sport e che vedono (a parer loro), limitate le possibilità di continuare a fare quello che avevano sempre fatto.

Inoltre c’è il problema degli operatori sportivi (isef e laureati in scienze motorie), che sia questo Governo che il precedente vogliono far diventare protagonisti a pieno titolo del mondo sportivo e scolastico anche e sopratutto a livello professionale, scontrandosi di fatto con i i diplomifici avallati da anni da tutte le federazioni ed enti di promozione sportiva.

Lo scontro, inevitabile, segnerà per un verso o per l’altro il futuro sportivo della nostra nazione.

Anche questa sera il Direttore di All-Around.net, Fabrizio Noto, ha voluto riprendere questi temi coinvolgendo ancora, in web live sulla piattaforma #Facebook Matteo Cardinali, Docente (a contratto) in Sport e Comunicazione all’Università di Perugia, indiscusso protagonista di due puntate in cui si è provato a raccontare del perchè l’Italia non ami lo sport in due puntate ma anche della puntata della settimana scorsa.

Parterre de roi con Werther Pedrazzi, famoso giornalista di sport come Eduardo Lubrano e Giovanni Bocciero, giovane cronista di sport americani.

 

Matteo Cardinali – Redazione All-Around.net

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