Pallacanestro
Aggiungere notizie
Notizie

Turkish Airlines Euroleague #Round4 2020-21: l’Olimpia Milano fa l’impresa contro il Real, il Chacho e Shields clamorosi

0 1

Alzi la mano chi, sul -14 nel secondo quarto e con Delaney scavigliato avrebbe pensato ad un finale del genere. Ma il basket è bello anche (e soprattutto) per questo. 

Dopo i primi due quarti a dir poco deprimenti, sulla falsariga degli ultimi due ad Atene, con un attacco monotono e sterile ed una difesa senza mordente (no, non il buon Marco grande protagonista dell’ultima vittoria Milano sul Real, correva l’anno 2009), e con tanti attori non protagonisti tipo Hines, Datome e Shields.

Io son convinto che senza la tripla allo scadere del grande ex Rodriguez adesso starei scrivendo un altra storia; sta di fatto che da quel momento in poi si è vista un’altra squadra in campo con la canotta biancorossa. 

Aggressiva in difesa, con i 5 che si chiudevano in area contro il totem Tavares pronti come felini a scattare fuori sulle riaperture, non concedendo mai canestri facili agli spagnoli né tantomeno contropiedi.

Ed offensivamente, più palla in mano a Shields, tanto pick and roll ma evitando di finire tra le fauci del pivot capoverdiano con variazioni sul tema molto importanti e decisive come ad esempio due post di Datome contro Laprovittola ed Abalde in un momento chiave.

Ora la classifica torna a sorridere alla squadra di Messina che deve essere orgoglioso dei suoi ragazzi ma anche un filino preoccupato della caviglia di Delaney. Stante le assenze di Punter e Micov un lungo stop sarebbe veramente una brutta tegola per l’Olimpia.

Domenica arriva Roma ma soprattutto giovedì ci sarebbe (il condizionale è d’obbligo) la trasferta a San Pietroburgo a casa dell’ex Gudaitis e si prospettano straordinari in campo per i due MVP di questa partita che è fin superfluo nominare.

Olimpia Milano – Real Madrid 78-70

DIAMO I NUMERI

1 – I punti al minuto di un incredibile Chacho. Ma ha fatto di più, molto di più. Ha trascinato i compagni, ha segnato allo scadere, ha segnato di tabella da 9 metri, è entrato in scivolata manco fosse Pietrone Vierchowod su Careca, ha fatto ammattire tutti i piccoli madrileni ma soprattutto lo ha fatto nel momento del bisogno. Che qualcuno da lassù lo preservi.

9 – i tiri liberi in più tirati dall’Olimpia contro il Real Madrid. Mi piacerebbe avere il tempo per andare a controllare, ma non ce l’ho e quindi la sparo: secondo me l’ultima volta che si era verificato un evento simile c’era ancora la lira, l’auto più venduta era la Fiat Uno e nelle disco spopolavano i Duran Duran. Mentre in campo c’erano il compianto Fernando Martin e il papà dell’ala dei Thunder (che ha manifestato nostalgia…E torna no?). Domani comunque prevista neve a Milano.

3 – il voto di Facundo Campazzo. Distrutto da Rodriguez, fa vedere il suo lato peggiore, quando è nervoso butta palloni e fa scenate melodrammatiche che neanche Mario Merola su ogni contatto. Forse starà pensando alla NBA, nel caso non dovesse ripartire per lui si potrebbe aprire la carriera di attore nelle rinomate telenovelas argentine. Il phisique du role non gli manca.

4 – come il quarto dove il nostro Gigione sembra voler spendere tutte le sue energie. In epoca di Giro d’Italia mi ricorda Diego Ulissi, nascosto per tutta la tappa e poi pronto a piazzare la zampata da finisseur. Bene eh Gigi per carità, ma nel basket sarebbe gradita una presenza anche negli altri 3 quarti…

14 – come i punti (tanti) e i minuti (pochi) giocati da Abalde, nuovo arrivato in casa Real e che qualche mese fa fu accostato anche all’Olimpia. Mi è piaciuto molto e devo dare atto all’ex valensiano di essersi migliorato parecchio in poco tempo. Soltanto due anni fa giocava pochissimo.

189 – mal contate, dovrebbero essere le sceneggiate in panchina di Laso. Vero che è arrivata la grande T ma secondo me gli arbitri dovrebbero punire più sovente le proteste plateali dei coach. Poi, che si lamenti dell’arbitraggio il coach della squadra più protetta ogni epoca di ogni sport è fantastico. Come quel mio vecchio compagno di squadra che tirava 10 volte su 11 palloni toccati che tacciava l’autore del’undicesimo tiro di essere un veneziano (egoista, per chi non ha frequentato gli oratori)…

33 – come il numero di maglia di Thompkins, il quale ha giocato tanto per via dell’assenza di Randolph (cuoricino per lui) e che non l’ha fatto certo rimpiangere. Lo cito perché mi piacerebbe vederlo in maglia Olimpia, a mio parere è quel che manca nella posizione 4 e con Hines si sposerebbe benissimo. Peccato non essere il calcio, altrimenti ci stava uno scambio con Leday, oppure un prestito con diritto di riscatto…

20 – i centimetri di differenza (in altezza, care signore non pensate male…) tra Tavares e tutti gli altri lunghi milanesi ( escluso Tari, nuova abbreviazione al posto di Tarcisio…Perché Tari? è una tassa…). A volte si sono sentiti tutti , ma con l’aggressività del secondo tempo non se n’e’ accorto nessuno.

0 – Stavolta se lo becca il buon Leday. Non solo per la virgola alla voce punti realizzati, ma proprio per una serie di giocate senza senso che stavano persino rischiando di compromettere l’impresa. Passi la partita storta ma l’impressione è che contro quelli veramente alti e grossi fatichi tantissimo. Non vorrei abbia la sindrome juventina, fortissimo in campionato e meno nelle coppe.

13 – i minuti in campo di un Rudy sempre bersagliato dal pubblico milanese fin da quando poco più che maggiorenne fece tanto male all’allora squadra allenata da Caja al vecchio Palalido (in campo c’erano Sconochini e un giovane Beno Udrih nel lontano 2003). Spero sia tutto giusto quello che ho scritto, son andato a memoria….comunque caro Rudy, telo dico anche se non ti voglio per niente bene: è ora di dotarsi di chiodo e martello.

8 – voto a Moraschini e Roll. Forse son troppo generoso ma per loro per motivi diversi è una vittoria che da molto gusto e che infonde tanta fiducia. E Shields, direte voi? lui merita 9, ma il numero l’ho già usato…

10 – Messina: giusto premiare anche lui, altro ex della partita dal dente parecchio avvelenato. Quando una squadra cambia faccia negli spogliatoi credo che il coach non sia estraneo a tutto ciò. Al netto di rotazioni e quintetti a volte rischiosi, gestisce bene i momenti di riposo anche se non prova, contro l’opinione di tanti, a dare minuti agli italiani inchiodati in panca. Urge però recuperare sul serio Brooks, e forse tornare sul mercato se da Delaney arrivassero brutte news.

Sala Stampa

Ettore Messina

E’ stata una grande vittoria, una grande rimonta, siamo partiti timidi, un po’ insicuri e poi la perdita di Malcolm Delaney dopo pochi minuti ha aumentato la pressione. Nel secondo tempo i ragazzi sono stati fantastici, a loro va tutto il credito, devono sentirsi orgogliosi di quello che hanno fatto, l’ho detto in spogliatoio, perché si sono assunti le loro responsabilità in attacco e hanno eseguito la nostra difesa, crescendo nel secondo tempo che come abbiamo visto ad Atene è quello che decide le partite. Nel primo tempo abbiamo difeso bene dentro, ma siamo stati un po’ lenti a recuperare sui tiratori, mentre nella ripresa siamo stati più veloci. A questi livelli è tutta una questione di attimi. Anche i miei assistenti hanno avuto una buona idea, nell’intervallo, quando abbiamo deciso di giocare di più il pick and roll con i piccoli anziché con un piccolo e un lungo, e poi abbiamo messo di più la palla nelle mani di Shields che nel primo tempo l’aveva toccata poco. Poi sappiamo che mettere la palla nelle mani di un giocatore è sempre una buona idea, poi bisogna vedere cosa ne fa lui. Shields ha fatto bene. Delaney? Sembra una brutta distorsione, non so cosa pensare, aspettiamo gli esami di domani. Certo se penso che siamo senza tre dei teorici titolari…”

Cristiano Garbin

@garbo75

 

 

 

L'articolo Turkish Airlines Euroleague #Round4 2020-21: l’Olimpia Milano fa l’impresa contro il Real, il Chacho e Shields clamorosi proviene da All-Around.

Загрузка...

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored