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Salto con gli sci: Daniel Huber chiude da re del volo a Planica, stracciati tutti gli avversari. 18° Insam

Salto con gli sci: Daniel Huber chiude da re del volo a Planica, stracciati tutti gli avversari. 18° Insam

Un dominio. Semplicemente questo è il vocabolo che può associarsi a quanto visto oggi ad opera di Daniel Huber. L’austriaco non vince, ma semplicemente demolisce qualsiasi parvenza di concorrenza a Planica, in Slovenia, nell’ultima gara di Coppa del Mondo di salto con gli sci. Quella che, peraltro, gli mette in mano la Sfera di Cristallo in materia di volo. L’austriaco prima piazza un 247 con la prima serie, poi, non contento e nonostante gli portino la stanga a 6 nella seconda, fa capire di essere in un’altra dimensione. 242.5 metri (con velocità di stacco 98,5 km/h, giocoforza la più bassa di tutte), 487.7 punti totali e una domanda: se la stanga fosse rimasta la 8 sarebbe stato record mondiale? Non lo sapremo mai.

Il primo degli umani, cioè il secondo, è Domen Prevc. Per lo sloveno è anche una sorta di happy ending: per un fratello che lascia il salto con un dignitosissimo sesto posto (Peter, nel 422.4, infila anche l’ultimo volo oltre i 230 metri, 233.5 nella prima serie nello specifico): 233 e 238 metri nelle due sue prove che lo portano a 444.3 e gli consentono di precedere un bravissimo Aleksander Zniszczol. Il polacco, stavolta, resta costante nelle due serie (237 e 237.5 metri), riuscendo così a chiudere a 438.1. Giù dal podio Stefan Kraft, che nella seconda serie sfiora i 240 (di mezzo metro), ma non basta: 436.4. Quinto e in rimonta dall’11° posto Piotr Zyla ancora in quota Polonia con 424.9 (e lui sì, i 240 li arraffa).

Salto con gli sci, confermati i timori su Giovanni Bresadola. Il legamento crociato anteriore è K.O.

Detto del sesto posto d’addio di Peter Prevc, al settimo finisce il primo di tre norvegesi di fila, Robert Johansson, che peraltro recupera dal 15° sfoderando un 240, pur se non risulta efficace come i primi lungo l’arco della gara. Alla fine i suoi 415.8 punti bastano a superare di 1.8 Johann Andre Forfang e di 2 Marius Lindvik. La decima posizione è ancora in quota Slovenia con Lovro Kos a 409.

Alex Insam chiude la sua stagione continuando a stampare salti sopra i 220 metri: 226.5 nella prima serie, 223 nella seconda, 18° posto finale a quota 387.7 e annata terminata nei 30 in Coppa del Mondo come premio per quanto lo si sia rivisto davvero a dei buoni livelli, dopo anni di estrema difficoltà. C’è la soddisfazione di precedere Ryoyu Kobayashi, con il giapponese 20° perché ha molto semplicemente bucato il primo salto.

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