Pordenone festeggia l’olimpionico Zanni: «Obiettivo? Parigi 2024»

PORDENONE. Pordenone ha festeggiato il suo campione, il bronzo olimpico di Tokyo nel sollevamento pesi: Mirko Zanni, cordenonese, ma cresciuto nella palestra della Pesistica Pordenonese, ha abbracciato la sua gente, i suoi amici, i suoi compagni sportivi e tutti quanti hanno voluto salutarlo, dispensando selfie, fotografie e saluti a quanti glieli chiedevano, in particolare ai bambini. La medaglia di bronzo, al collo, se la coccolava, la toccava, la mordicchiava come si fa nelle più tradizionali foto olimpiche.

In realtà, Mirko ha svelato la sua timidezza, di ragazzo che è più pratico nel gareggiare che nel parlare davanti a un pubblico. «Non sono abituato a tutto questo – ha detto –. Oltre a ringraziarvi per avere speso anche un solo secondo della vostra vita per essere qui, voglio dirvi che la medaglia non è soltanto mia. Se sono qui oggi è merito di ciascuno di voi». A margine, ha confidato che ora il suo obiettivo è andare dritto a Parigi, fra tre anni.

Il risultato di Mirko non è il risultato di un singolo, ma di una federazione che sta facendo crescere un movimento italiano di sollevatori di pesi che ha permesso di conquistare tre medaglie a Tokyo. A testimoniare questi preziosi risultati il presidente della Federazione italiana pesistica Antonio Urso assieme alla prima vicepresidente federale donna e presidente della Pesistica pordenonese Maria Rosa Flaiban, la quale ha ricordato la crescita di Mirko dai 14 anni sino a quando è entrato nell’esercito e si è trasferito a Roma.

L’assessore allo sport Walter De Bortoli ha ricordato chi c’è dietro quello “strappo” che a Tokyo gli ha permesso di conquistare il bronzo: Dino Marcuz e Luigi Grando che, assieme a Maria Rosa Flaiban, hanno dato tanto a questo sport. E ora c’è da pensare al futuro, alla responsabilità di tenere alto il valore della pesistica: così la pensa il sindaco di Cordenons Andrea Delle Vedove.

«Quando Mirko è salito sul podio, su di lui c’erano gli occhi di tutt’Italia e della sua gente, la gente di questo territorio – ha sottolineato il primo cittadino pordenonese, Alessandro Ciriani –. Mirko è il simbolo dello sport con la “S” maiuscola: un ragazzo dalla faccia pulita, che ha raggiunto il risultato con tenacia e forza di volontà». La cerimonia è terminata con la consegna della targa da parte dell’amministrazione pordenonese a Mirko. E ora, dopo tanto impegno, è giunto il momento di festeggiare. —