Tokyo 2020, il bronzo storico di Irma Testa e quello del riscatto di Simona Quadarella
La medaglia numero 600 dell’Italia ai giochi olimpici estivi è storica e non solo per il numero. È una medaglia di bronzo ed è la prima nella storia della boxe femminile italiana alle Olimpiadi. La porta a casa Irma Testa, capofila del pugilato femminile in una spedizione a Tokyo che vedeva solo donne italiane qualificate in questo sport, nessun uomo.
«Questa medaglia ha un grande significato, è importante, ci sono anni di lavoro e sacrifici alle spalle», ha detto la campana 23enne sconfitta in semifinale nel torneo dei pesi piuma (57 kg) dalla campionessa mondiale, la filippina Nesthy Petecio. Il pugilato assegna il bronzo a entrambe le sconfitte in semifinale.
«Negli ultimi anni ho cercato di non sbagliare nulla, di non lasciare nulla al caso, e penso di averlo fatto. Non è bastato, magari serve qualche anno non lo so. Penso di avere fatto tutto quasi perfetto. Parigi? Mancano ancora tanti anni, adesso voglio gioire di questa medaglia, tornando a casa penseremo al futuro. Dedica? A tutti quelli che mi sono stato vicini, al mio maestro che sa davvero cosa abbiamo passato».
Dalla notte anche il bronzo di Simona Quadarella negli 800 stile libero dopo la delusione del quinto posto nei 1500. «Mi sono detta: Simo, devi tornare a casa con il sorriso: perciò o ti prendi questa medaglia o ti prendi questa medaglia, altre possibilità non ce ne sono». Davanti a lei l’americana Ledecky e l’australiana Titmus. «Ho fatto una gara con la testa, sapevo che loro sarebbero partite forte, io non le ho guardate, ho pensato a prendere il bronzo…Dopo la delusione dei 1500 avevo una seconda opportunità e ho saputo coglierla: è il mio riscatto. È una medaglia che ha un valore immenso per me».
La medaglia più luminosa della giornata. È l’argento di Mauro Nespoli nel tiro con l’arco individuale, sconfitto dal turco Mete Gazoz. L’atleta di Voghera è già stato argento e oro a squadre a Pechino 2008 e Londra 2012.
«Ho tirato come so fare dall’inizio alla fine per tutto il giorno. E non sempre mi è successo. Più andavo avanti e più ero emozionato, ma ogni volta sono riuscito a ritrovare me stesso. Sono comunque felice. È una medaglia guadagnata, conquistata, non un oro perso. La considero una ricompensa per i miei 24 anni di lavoro, e un trampolino per nuovi obiettivi. E poi, dopo aver visto Aldo Montano, non penso solo ai Giochi di Parigi tra due anni, ma a Brisbane 2032…».
A chiudere la giornata ancora una volta il sollevamento pesi alla terza medaglia. Nino Pizzolato ha vinto il bronzo nella categoria 81 kg. Ha chiuso con un totale di 365 kg alzati dietro al cinese Lyu Xiaojun e al dominicano Zacarias Bonnat Michel.