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Imprenditore edile muore per un malore

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Imprenditore edile muore per un malore

CAMAIORE. Lutto a Camaiore per la scomparsa di Fabrizio Raffaelli, 63 anni, imprenditore edile e sportivo conosciutissimo. È morto mercoledì sera nella sua abitazione alla Verdina, dopo aver avuto un malore. Probabilmente si è trattato di un infarto.

Raffaelli aveva una piccola ditta edile che condivideva con il figlio Marcello ed era noto negli ambienti sportivi, in particolare della pesistica. Faceva parte, infatti, della società Ginniclub di Camaiore dell’amico fraterno Andrea Umili, ma collaborava anche con la Maxima Sport diretta da Giuliano Rosi, fra l’altro presidente regionale della Fipe Toscana, che era prima con lui al Ginniclub.

Questa brutta notizia da ieri ha gettato nello sconforto, oltre che la moglie Alfreda, il figlio e tutti i familiari, anche gli amici e quanti lo hanno conosciuto.

«Era un amico di lunga data – dice Andrea Umili – È stato uno dei primi frequentatori del Ginniclub, che ho creato nel dicembre del 1971 a Capezzano, per poi continuare a Montemagno e poi definitivamente a Teneri. Fabrizio è stato sempre presente, prima come culturista, poi tra i sollevatori, dove ha riscosso i più grandi successi da atleta. Dopo il mio ritiro era diventato anche istruttore nella sua disciplina. Tranne un breve periodo di intervallo per il suo matrimonio con l’amatissima Alfreda, per tre volte la settimana dalle 17 alle 19,30 era sempre presente, come ha fatto anche giovedì pomeriggio, poche ore prima della disgrazia avvenuta dopo cena in casa. Tranne che per causa di sporadici malanni non è mai mancato ed il suo apporto è stato sempre prezioso. Onesto e serio anche nel suo lavoro, ho chiesto il suo aiuto in tutti i miei lavori di muratura di casa, ed era diventato quasi un componente della mia famiglia. Memorabili le cene sociali nelle varie trattorie del Camaiorese, dove era sempre il protagonista. Nella sua categoria di età Over 40, ha mietuto successi in tutte le pedane d’Italia, campione italiano per vari anni nella specialità del biathlon, gara federale di distensione su panca e di corsa di 3 km. Sempre integro e sostenitore della sola alimentazione naturale, senza nemmeno un integratore, è stato per tutti un esempio e modello da seguire».

Lo ricorda con affetto anche Giuliano Rosi, che ha condiviso con lui prima l’esperienza al Ginniclub e poi alla Maxima Sport.

«È stato anche per me un esempio da seguire – dice – quando ho avuto bisogno di consigli e delle sue prestazioni professionali non si è mai tirato indietro. Lo avevo sentito nei giorni scorsi perché doveva rinnovare il tesserino da istruttore. Perdiamo oltre che un grande amico, un istruttore ed un atleta davvero bravo».

Il funerale a cura delle onoranze funebri La Badia, è fissato oggi alle 15 presso la chiesa della Badia. —
 

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