Notizie

Rendimento Slam ATP 2025: Sinner resta in cima, Alcaraz secondo. Musetti ancora in top 10

0 2

Al termine di una stagione assai intensa, che ha visto il ranking comandato da due mostri irraggiungibili, è il momento di tirare le somme dei quattro major del 2025. Nonostante la classifica ATP mostri Carlos Alcaraz primo del ranking, è stato Jannik Sinner a chiudere l’anno al numero 1 del rendimento a livello Slam. Con un’annata da incorniciare a questo livello, l’altoatesino si conferma primo in termini di costanza al meglio dei 5 set. Jannik, con quattro finali disputate, stacca di quasi 1000 punti Alcaraz, nonostante entrambi abbiano vinto due titoli di categoria.

I traguardi raggiunti da Sinner sono speciali perché, ripensando anche al ban di 3 mesi, era difficile che riuscisse a rientrare competitivo e a giocare al meglio dei 5 set in tornei come il Roland Garros o Wimbledon, in cui Carlos difendeva il titolo, e che, anche se per motivi diversi, sono molto tosti dal punto di vista fisico. Sia la finale a Parigi, per quanto sia stata un duro colpo, che il titolo a Londra, sono stati i momenti cardine della crescita di Jannik durante la stagione. Resta assai più deludente lo US Open, da cui Jannik usciva campione e che ha visto una finale a senso unico in favore di Alcaraz. Lo spagnolo ha accorciato il distacco dalla scorsa stagione in termini di rendimento slam, con l’unico torneo chiuso prima della finale in Australia

Di seguito mostriamo la top 10 dei risultati Slam 2024 (tra parentesi la posizione a fine anno nel ranking ATP):

AORGWimbledonUS OpenTotale
J. Sinner (2)W = 2000F = 1300W = 2000F = 13006600
C. Alcaraz (1)QF = 400W = 2000F = 1300W = 20005700
N. Djokovic (4)SF = 800SF = 800SF = 800SF = 8003200
A. Zverev (3)F = 1300QF = 4001T = 103T = 1001810
B. Shelton (9)SF = 8004T = 200QF = 4003T = 1001500
L. Musetti (8)3T = 100SF = 8001T = 10QF = 4001310
T. Fritz (6)3T = 1001T = 10SF = 800QF = 4001310
A. de Minaur (7)QF = 4002T = 504T = 200QF = 4001050
T. Paul (20)QF = 400QF = 4002T = 503T = 100950
FAA (5)2T = 501T = 102T = 50SF = 800910

Carlos e Jannik, come già detto, sono su tutt’altro livello rispetto ai restanti membri di questa classifica. Lascia invece riflettere la posizione di Novak Djokovic. Il serbo, a 38 anni, è l’unico giocatore oltre a Sinner ad aver raggiunto le semifinali di ogni Slam ed è terzo con 3200 punti. Avendo chiuso la stagione con 4830 punti ATP, il solo rendimento slam (solamente 4 tornei) vale a Novak il 66% del suo totale. Al quarto posto, invece, a 1400 punti di distanza circa dal serbo, troviamo un Alexander Zverev salvato dalla finale in Australia. Il tennista tedesco non ha mostrato un livello adeguato per competere con i primi due del ranking mondiale nemmeno un istante in stagione, specialmente al meglio dei 5 set.

Poco dopo Sascha, ci sono due trii di giocatori, i primi intorno ai 1400 punti e i secondi intorno ai 1000. Il primo trio in esame, dalla quinta alla settima posizione, vede Ben Shelton con 1510 punti e a pari punti Lorenzo Musetti e Taylor Fritz a quota 1310. Il mancino statunitense ha performato bene sulle superfici veloci, con la semifinale all’Australian Open e i quarti a Wimbledon. Ha deluso nello Slam di casa, in cui si è spento al terzo turno, lontanissimo dalla semifinale del 2023. Fritz, invece, ha raggiunto la semifinale di Wimbledon e i quarti allo US Open, fallendo però sulla terra battuta di Parigi all’esordio, dove invece ha fatto benissimo Lorenzo Musetti. Il carrarino ha infatti ottenuto gli stessi risultati di Taylor in Australia e in USA, ma ha raggiunto le semifinali al Roland Garros in cambio di un debutto fallimentare sull’erba dello slam londinese.

Il trio successivo, dall’ottava alla decima posizione, vede de Minaur, Paul e Auger-Aliassime in un range di 140 punti di distacco. L’australiano, con 1050, vanta i quarti di finale in casa e sul cemento newyorkese. Tommy, invece, chiude l’anno alla ventesima posizione del ranking mondiale ma ottenendo quasi la metà dei suoi punti a livello Slam. In particolare, i quarti di finale in Australia e a Parigi (dove vinse da Under 18), raccolgono 800 punti sui 950 totali. La decima posizione della classifica è di Felix, che torna alla ribalta con un finale di stagione entusiasmante. Gli 800 punti ottenuti con la semifinale allo US Open valgono l’88% del suo totale, pari a 910. Nessun altro giocatore, in questa classifica, ha una polarità così alta in termini di provenienza dei punti slam. Di seguito la tabella sulle percentuali dei punti Slam sui punti ATP totali:

Punti slam sui punti totali in %
J. Sinner47,3%
C. Alcaraz57,4%
N. Djokovic66,3%
A. Zverev35,1%
B. Shelton38%
L. Musetti32,4%
T. Fritz31,7%
A. de Minaur25,4%
T. Paul45,2%
F. Auger-Aliassime21,4%

In termini di rendimento, in generale i primi 3 si contendono i grandi traguardi. Anche a causa di questa superpotenza in cima alla classifica, è normale che sia la costanza, più che il singolo risultato, a far comparire i giocatori nella classifica per rendimento Slam del 2025. Di seguito il confronto tra i rendimenti 2024 e 2025:

Rendimento Slam 2025Rendimento Slam 2024
J. Sinner: 6600J. Sinner: 5200
C. Alcaraz: 5700C. Alcaraz: 4450
N. Djokovic: 3200A. Zverev: 2700
A. Zverev: 1810D. Medvedev: 2700
B. Shelton: 1510N. Djokovic: 2600
L. Musetti: 1310T. Fritz: 2300
T. Fritz: 1310A. de Minaur: 1400
A. de Minaur: 1050C. Ruud: 1150
T. Paul: 950G. Dimitrov: 1100
F. Auger-Aliassime: 910L. Musetti: 1050

Resta altissimo il rendimento di Jannik, in cima al podio per il secondo anno consecutivo, mentre per la terza stagione di fila Carlos Alcaraz si guadagna la medaglia di argento. Novak Djokovic rimane pressoché stabile come performance, anche se nel 2024 i punti non erano perfettamente divisi come nel 2025. Scompare dalla classifica, in una pesante crisi vissuta sino alle ultime battute della stagione, Daniil Medvedev. L’ex numero 1 del mondo chiude l’anno con 2760 punti ATP totali, di cui solo 80 ottenuti nei tornei del Grande Slam. Dopo l’infortunio rimediato a Wimbledon contro Sinner esce dalla classifica anche Grigor Dimitrov, mentre Casper Ruud, infortunato sin dal titolo vinto a Madrid, non ha potuto continuare la sua striscia di semifinali al Roland Garros, iniziata nel 2022.

Migliora la sua performance al meglio dei 5 set, seppur leggermente, Lorenzo Musetti, con una stagione su terra battuta da incorniciare. Seppur non difendendo la semifinale di Wimbledon 2024, il carrarino è riuscito a recuperare terreno tra Parigi e lo US Open. Per lui, resta ancora terreno inesplorato, come per Carlos Alcaraz, l’open di Australia, che Musetti vinse da Under 18 nel 2019. L’appena citato spagnolo, invece, corregge il tiro e riesce a fornire risultati costanti nel 2025, ottenendo 1200 punti in più rispetto al 2024. La distanza con Jannik è data tutta dall’Australian Open, che Carlos ha già dichiarato essere il suo primo obiettivo.

Oltre a questa dichiarazione del numero 1 ATP, i pronostici del 2026 ci faranno vedere se i campioncini del 2025 riusciranno a stare al passo con la loro fama. Gli occhi sono ovviamente puntati su Joao Fonseca, Learner Tien e Jakub Mensik. I primi due avevano fatto irruzione nella scena mondiale proprio allo scorso AO, mentre il ceco, campione in carica del Master 1000 di Miami, ha bisogno di trovare la continuità per sfruttare a pieno il suo servizio e il suo rovescio devastanti. Anche Jack Draper, infortunato, resta un’incognita a livello Slam. Un mancino britannico è sicuramente da tenere d’occhio sull’erba di Wimbledon, nonostante quest’anno abbia perso al secondo turno contro Marin Cilic.

La scena, con quasi assoluta certezza, sarà ancora polarizzata da Jannik e Carlos, in quanto non esistono attualmente giocatori che riescano a ostacolarli in un formato che richiede tanta costanza come quello degli Slam. Jannik è due volte campione in carica in Australia e detiene anche la cintura di Wimbledon, mentre Carlos è fresco vincitore di Parigi e New York, entrambi vinti due volte, tanto quanto lo Slam londinese. Auger-Aliassime, Shelton e Musetti sono tre giocatori da tenere sotto controllo sulle loro superfici preferite. Novak Djokovic, dall’alto dei suoi 38 anni, avrà difficoltà a tenere il ritmo per 5 set contro le nuove leve, anche se per loro si è sempre e comunque rivelato insidioso. Infine, la generazione di fine anni ’90 si appresta a entrare nella sua fase calante, senza veri risultati a sostenerne la rivalsa. Il 2026 sarà una fotocopia del 2025 o ci saranno delle sorprese?

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored