Rassegna stampa – Musetti atleta dell’anno
Ecco i nostri atleti dell’anno (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Il rovescio a una mano, poesia in via d`estinzione, l`ingresso in Top 10, le migliori prestazioni della carriera sul rosso. Lorenzo Musetti è stato premiato ai Gazzetta Sports Awards come Atleta dell`anno in ambito maschile raccogliendo l`eredità di Jannik Sinner, premiato lo scorso anno. Lorenzo, diventato padre per la seconda volta solo pochi giorni fa del piccolo Leandro, dopo Ludovico che ha due anni e mezzo, ha già iniziato la preparazione per il 2026 e ripensa ai passi avanti compiuti: «Ho vissuto l`atmosfera magica delle Finals, dell`arena, il tifo. Mi ha dato energia dopo un periodo lungo sempre in campo. Ed è sicuramente un`emozione che voglio provare di nuovo». Come quella della Davis, con una vittoria in casa che non ha potuto vivere, prosciugato dalle fatiche della rincorsa verso Torino e dalle incombenze familiari: «Sono stato il primo tifoso davanti alla tv mentre aspettavo che la mia compagna partorisse. In futuro spero di essere protagonista e ritagliarmi un ruolo decisivo in azzurro». Il suo tennis tutto tocco e fantasia è merce rara nel tennis potente di oggi, ma Lorenzo non ama sottolineare le proprie doti: «Non mi voglio elogiare da solo. Certamente è stata una stagione bella sotto tutti i punti di vista, sento di aver fatto un salto di qualità e di maturità». Fondamentali se si vuol provare a raggiungere quei due lassù, Alcaraz e Sinner, che si prendono la scena negli appuntamenti importanti: «L`obiettivo è colmare la distanza con i primi due. Cosa bisogna fare non è facile a dirsi, altrimenti forse sarei già lassù con loro. […] Durante la stagione ho avuto l`occasione di affrontare sia Sinner che Alcaraz e sono sempre uscito battuto. Ma l`importante è portare sempre a casa qualche informazione, e io ho capito su cosa potrei crescere». I margini di miglioramento ci sono, e i risultati di questa stagione spingono Musetti a prendere la rincorsa per il 2026: «Ho voluto ampliare il team con una persona in più ed è arrivato José Perlas. […] Con Simone Tartarini abbiamo pensato che ci sarebbe servito anche un occhio esterno capace di cogliere spunti diversi, e infatti ci ha dato già qualche indicazione molto interessante». Si lavora al Country a Montecarlo, quartier generale del tennis, per stare anche vicino alla famiglia. […] Natale a casa, finalmente, poi partenza i primissimi giorni di gennaio direzione Hong Kong, primo impegno della stagione 2026 prima dell`Australia.
Botta e risposta (Alessandro Miglio, La Gazzetta dello Sport)
Non si sono placate le polemiche dopo le parole di Marta Kostyuk dello scorso ottobre. La tennista numero 26 al mondo ha accusato in un`intervista Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, numero 1 e 2 del ranking Wta, di avere «un vantaggio biologico» dovuto a «livelli più elevati di testosterone». Sono passati quasi due mesi, Kostyuk ha cercato di abbassare i toni spiegando che quelle frasi sono state estrapolate dal contesto, ma la bielorussa è tornata sull`argomento: «Quelle che ho sentito sono tutte scuse». La questione è ancora aperta anche perché la rivalità tra le due ha radici profonde. Tutto è iniziato quando l`ucraina ha puntato il dito contro le dominatrici del tennis femminile. Quelle insinuazioni hanno sollevato un polverone inaspettato all`interno del circuito: «Ogni giocatrice ha la propria struttura biologica, alcune hanno livelli più alti di testosterone e altre più bassi. È qualcosa di naturale che sicuramente le aiuta». Kostyuk ha ammesso di sentirsi in svantaggio rispetto alle rivali «più grandi e forti». E la numero 26 del ranking è alta 1,75 metri, 7 centimetri in meno di Sabalenka, ma 12 in più rispetto a Jasmine Paolini. «Non posso aumentare il mio peso di 10 chili, quindi ho bisogno di usare tutto ciò che ho al 100%. Devo lavorare duramente per vincere un punto e correre molto più di loro. Ci sono tenniste avvantaggiate in altri aspetti, ma questo è lo sport». […] Kostyuk ha provato a correre ai ripari, ma la polemica era già esplosa. Stuzzicata sull`argomento, la bielorussa l`ha attaccata in un`intervista rilasciata a Piers Morgan insieme a Nick Kyrgios, che affronterà a Dubai il 28 dicembre in una nuova “battaglia dei sessi”: «Sono tutte scuse. Marta ha probabilmente più muscoli di me, è una ragazza in forma e molto forte. Le foto in bikini che ho postato? Volevo solo essere sicura che lei vedesse come stanno veramente le cose. Non penso che degli svantaggi fisici abbiano influito sui match che ha perso con le top player». Quest`anno l`ucraina ha un record di 1-7 con le prime 10 giocatrici al mondo e due delle sconfitte sono arrivate proprio contro Sabalenka. […] Restando sul tema dei vantaggi biologici, Sabalenka ha parlato anche dell`ammissione delle atlete transgender nel circuito Wta: «Non è facile rispondere. Non ho niente contro di loro, ma ho la sensazione che abbiano un enorme vantaggio. La mia opinione è che non sia giusto affrontare quello che è biologicamente un uomo. Una donna ha lavorato per tutta la vita per raggiungere il suo limite e non dovrebbe vedersela con chi ha molta più potenza da un punto di vista biologico». […]
Sinner, che sfida con Halep (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
A Dubai, sui campi della Mouratoglou Tennis Academy Jumeirah, prosegue la preparazione invernale di Jannik Sinner. Il numero 2 del mondo sta lavorando con il team quasi al completo: presente il duo Vagnozzi/Cahill, il preparatore Umberto Ferrara e l`osteopata Andrea Cipolla. In questi giorni non sono mancate le immagini del tennista altoatesino a torso nudo, “moda” alla quale ha aderito praticamente tutta la squadra per affrontare il caldo degli Emirati Arabi. Meta abituale di diversi professionisti, Sinner si è regalato un allenamento con un`ospite d`eccezione: Simona Halep, ex numero 1 del mondo, ex allieva di Darren Cahill e ritiratasi nel febbraio 2025 dopo la sconfitta contro Lucia Bronzetti nel torneo di casa a Cluj Napoca. Per il coach australiano, che ha rimandato il suo addio al tennis per restare al fianco di Jannik, è stata una piacevole reunion. Nella giornata di ieri l`ATP ha invece annunciato la coppia vincitrice del premio “Coach dell`anno”, trattasi di Juan Carlos Ferrero e Samuel Lopez. In lizza c`era anche il duo di tecnici di Sinner già premiati nel 2023, che però stavolta non sono riusciti a bissare. […] Jannik e Carlos si incroceranno già prima dell`Australian Open: appuntamento il 10 gennaio a Seoul per lo Hyundai Super Match, esibizione che segnerà il loro primo passo nella stagione 2026. Non è invece ancora certo di volare in Australia il giovane Federico Cinà. Il classe 2007 azzurro ha chiuso l`anno al numero 237 del mondo, dopo aver toccato un best ranking di 202. Il ranking, al momento, non gli garantisce la possibilità di giocare le qualificazioni dell`Australian Open, rendendo la sua programmazione ancora in divenire. Intanto il palermitano si sta allenando al Centro Tecnico Federale di Tirrenia e, oltre al papà Francesco sempre presente, ha aggiunto al team Eric Hernandez, ex preparatore atletico di Daniil Medvedev.
I sogni di Cinà e Vasamì (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
L’Italtennis detta legge sulla scena internazionale, con i trionfi negli Slam, in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, ma alle spalle di Sinner, Musetti, Cobolli e Jasmine Paolini (per citare le punte di diamante) stanno già emergendo nuovi talenti. I nomi sul taccuino di addetti ai lavori e appassionati in prospettiva futura sono soprattutto quelli di Federico Cinà e Jacopo Vasamì, entrambi classe 2007. In particolare il ragazzo di Palermo, figlio d`arte (il padre Francesco è l`ex coach di Roberta Vinci e la madre Susanna Attili è stata n. 407 Wta e n. 131 in doppio), al suo primo vero assaggio del circuito maggiore dai margini della Top 500 è salito fino al 237° posto del ranking con cui ha chiuso l`annata. Oltre a tre finali Challenger, due vittorie in tabellone principale nei Masters 1000 di Miami e Madrid e il debutto nelle qualificazioni di uno Slam, agli US Open […]. «Ho iniziato la stagione con poche aspettative ma vedevo che avrei potuto far bene – ha spiegato Cinà ai microfoni di SpazioTennis -. Il Masters 1000 di Roma è stato molto emozionante, anche se con un po` di tensione perché è un torneo in cui vuoi far bene. Inoltre sono stato molto felice di tornare a New York da pro e un giorno spero di riuscire a entrare nel tabellone principale. Nel complesso sono soddisfatto del mio 2025, un anno diverso dagli altri e con nuove sfide che penso di aver gestito bene. L’ultimo periodo non è stato semplice, con qualche difficoltà fisica e mentale, ma bisogna riuscire ad affrontare pure situazioni come queste». Comprese le attese nei suoi confronti: «Mi piace che si possa parlare di me anche se non devo pensarci troppo. In questo momento storico ci sono tantissimi giocatori italiani più forti e il fatto che le maggiori attenzioni siano rivolte a loro oltre che giusto è una cosa che può aiutarmi. Sento la pressione di essere una nuova promessa del tennis e devo fare la mia parte senza troppe aspettative o voler fare tutto presto». Concentrarsi sul lavoro, quindi, come la settimana scorsa quando a Tirrenia si è allenato con Luca Nardi, Jacopo Vasamì e Filippo Romano, sotto gli occhi dei rispettivi coach e dei tecnici federali Umberto Rianna e Giancarlo Palumbo. «Stiamo lavorando tanto sulla parte atletica e la forza, in campo sul nuovo movimento del dritto e sull`efficacia del servizio. Nel team avremo un nuovo preparatore fisico, il francese Eric Hernandez, e con mio padre ci sarà anche Francesco Cardinale». Hernandez ha seguito per 11 anni Daniil Medvedev, accompagnandolo fino alla vetta della classifica. Sarà un 2026 importante proprio per Vasamì, che fra una settimana esatta spegnerà 18 candeline. Dopo i brillanti risultati juniores, […] la prossima stagione potrebbe essere quella del salto di qualità per il mancino nato ad Avezzano e romano d`adozione, che ad agosto è stato n.387 Atp. Proprio nella Capitale è tornato a vivere e allenarsi (con il maestro Fabrizio Zeppieri) dopo essersi trasferito all`età di 12 anni e mezzo alla Rafa Nadal Academy di Maiorca. Dotato di notevoli mezzi tecnici e fisici (193 cm), Vasamì è stato nel 2025 anche sparring di tanti campioni, come Sinner a Wimbledon. Proprio una sessione di allenamento speciale ha vissuto martedì, dopo un weekend pieno di emozioni indossando i panni di tedoforo sabato a Roma per i Giochi di Milano Cortina e poi domenica condividendo con i compagni del Ct Massa Lombarda la conquista di uno storico scudetto. Ha infatti diviso il campo a Dubai con Paula Badosa: scelta non casuale visto che il talento italiano è il boyfriend di Jana, sorella minore della spagnola ex n.2 del mondo e spesso con lui allo Stadio Olimpico in occasione delle partite della Roma.

