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L’ITIA non perdona: tennista francese squalificato per vent’anni

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Quest’infinita e intensa annata, giunta ormai alle battute finali, ha ancora qualcosa da raccontarci. In un 2025 particolarmente turbolento, a causa dei molteplici casi di doping che hanno interessato anche tennisti di alto profilo, l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha inflitto una delle sentenze più severe della sua storia, squalificando per 20 anni il francese Quentin Folliot, coinvolto in una vicenda che, però, non ha nulla a che vedere con l’uso di sostanze dopanti.

Il classe ’98 parigino, già sospeso provvisoriamente nel 2024 in seguito ad un accusa dal Tennis Anti-Corruption Program (TACP), è stato definitivamente squalificato dall’ITIA per un lasso di tempo pari a vent’anni, multato di 70.000 dollari e condannato a restituire pagamenti illeciti per un totale di oltre 44.000 dollari dopo aver commesso 27 violazioni del TACP. L’indagine condotta dall’ITIA ha rivelato che Folliot faceva parte di una rete di giocatori che operavano per conto di un’organizzazione dedita alla manipolazione delle partite. Il francese ha negato 30 accuse mosse nei suoi confronti, tra le quali manipolazione del risultato dei match, cospirazione ai fini della corruzione, mancata collaborazione ad un’indagine dell’ITIA e distruzione di prove. Tutto ciò relativo a 11 partite di tennis disputate tra il 2022 e il 2024, otto delle quali giocate da Folliot.

Durante l’udienza tenuta il 20 e il 21 ottobre 2025, il funzionario dell’Anti-Corruzione Amani Khalifa ha confermato ben 27 accuse su 30 ai danni del tennista francese, mentre soltanto tre (fornitura di informazioni privilegiate, mancata segnalazione di un tentativo di corruzione e manipolazione del risultato di una partita) sono state respinte. Folliot non potrà rimettere piede in campo prima del 2044, ponendo praticamente fine alla sua carriera sportiva.

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