Coppa Davis: Berrettini in dubbio per un fastidio alla schiena, pronto Sonego
Un piccolo campanello d’allarme, niente di più ma abbastanza per far drizzare le antenne a tutto il clan azzurro. Matteo Berrettini ha avvertito un leggero fastidio alla schiena al termine dell’allenamento della vigilia: un dettaglio che, in una di Coppa Davis, può rapidamente trasformarsi in variabile decisiva. Oggi l’Italia di Filippo Volandri debutta nel primo atto del percorso che porta alla difesa dell’Insalatiera, e non è escluso che il capitano scelga la via della prudenza tenendo a riposo il romano.
Molto dipenderà dalla rifinitura del mattino, ultimo vero termometro prima dell’ingresso in campo fissato alle 16 contro l’Austria. Se Berrettini non dovesse essere considerato al cento per cento, e soprattutto se si volesse preservarlo in vista di un’eventuale semifinale, la prima pedina da muovere sarebbe Lorenzo Sonego. Il torinese, l’altro singolarista presente a Bologna, affronterebbe Jurij Rodionov, numero 177 del ranking e mancino: proprio per prepararsi a quel tipo di traiettoria Berrettini, nei giorni scorsi a Bologna, aveva palleggiato con chi la Coppa Davis è destinato a giocarla in futuro, Jacopo Vasamì.
A seguire toccherebbe a Flavio Cobolli, promosso numero uno della squadra dopo gli ottimi progressi stagionali, opposto al numero 79 del mondo Filip Misolic. Per il doppio, salvo imprevisti, la coppia resta quella collaudata: Simone Bolelli e Andrea Vavassori, reduci dalla semifinale alle ATP Finals di Torino e ormai colonne della selezione tricolore.
Come da regolamento, i capitani possono modificare la formazione fino a un’ora prima dell’ingresso in campo: un margine che Volandri sfrutterà fino all’ultimo per valutare le sensazioni di Berrettini e decidere se rischiare o no. Nel frattempo, Sonego resta allineato e coperto, pronto a prendersi il ruolo di singolarista n.2 con Cobolli (n.1 azzurro a Bologna) destinato al secondo match. Per ora, a tenere banco è la schiena di Matteo: un dettaglio minuscolo, ma in Coppa Davis i dettagli spesso pesano più di tutto il resto.

