Coppa Davis: Collignon rimonta uno sciagurato Moutet e porta avanti il Belgio che ora sogna l’impresa
Dal nostro inviato a Bologna,
COPPA DAVIS, Quarti di finale
BELGIO-FRANCIA 1-0
R. Collignon [BEL] b. C. Moutet [FRA] 2-6 7-5 7-5
Nel primo singolare tra Francia e Belgio si sfidano i due eroi dei turni precedenti per le due rappresentative. Corentin Moutet, che in Croazia ha battuto sia Cilic che Prizmic, e Raphael Collignon, che è stato fondamentale nell’impresa belga in Australia vincendo contro De Minaur e Vukic. Non ci sono precedenti tra i due. Il belga è numero 86 delle ultime classifiche ATP, Moutet è 35.
Pronti via è c’è subito un fuori programma. Uno spettatore, seduto di fronte al giudice di sedia, si alza in piedi e inizia a gridare qualcosa. L’impressione è che coloro che sono seduti nel parterre di fronte al giudice di sedia siano impallati dalle telecamere fisse e quindi vedano ben poco, oltretutto avendo probabilmente anche pagato non poco i loro posti. La protesta va avanti per un bel po’, fin quando gli spettatori non vengono spostati in posti con visuale decente. Moutet vince il sorteggio e sceglie di ricevere, Collignon appare teso, due doppi falli tanto per gradire e break Francia in apertura. Il belga accusa probabilmente l’importanza della posta in palio, Moutet con le sue variazioni e i suoi rovesci tagliati lo manda al manicomio e con un altro break sale sul 3-0 “pesante “. Molti i posti vuoti sugli spalti (le ovvie controindicazioni di questa formula), tante scuole tennis con bambini vogliosi di divertirsi. Moutet come da tradizione non lesina servizi da sotto per sorprendere l’avversario, ma nel primo parziale la mossa non sortisce gli effetti sperati. Collignon inizia a sciogliersi, saetta prime a velocità supersonica (anche 234 km/h) e si fa più aggressivo anche negli scambi. Il belga però non riesce a rientrare nel set, sprecando una palla break nel sesto gioco ed una nell’ottavo. Moutet chiude in 45 minuti il primo set senza particolari problemi.
Collignon comunque ne ha guadagnato di fiducia e incomincia molto bene il secondo parziale. Break al secondo gioco con atteggiamento sempre più propositivo. Moutet però è una mina vagante (è anche un piacere vederlo giocare onestamente), tra colpi tagliati, variazioni e serve&volley non si può mai stare tranquilli. Arriva subito il controbreak transalpino, tutto da rifare. I game ora filano via lisci, Moutet serve ben due prime da sotto nell’ottavo gioco e raccoglie due punti con pregevoli passanti. Il francese però va in corto circuito sul 5-6 dopo aver sprecato una palla break fondamentale nel game precedente (buon servizio vincente di Collignon). Sul 15-15 il francese invece di benedire una palla comoda sulla rete cerca di farla passare tra le gambe per colpirla di controbalzo ma la manca. Subito dopo arriva il secondo doppio fallo del gioco (e della partita) e ci sono due set point per il Belgio. Collignon manca il primo mettendo una comoda volée di diritto fuori (il festival degli errori) ma sul secondo Moutet serve bene ma mette fuori una volée elementare di rovescio a campo aperto. Un set pari, la follia del francese non ha pagato stavolta, anzi il rischio è che la paghi cara e amara.
Pausa fisiologica per entrambi, Collignon torna bello carico e mena le danze. Il belga sul suo servizio perde un solo punto in tutto il terzo set, Moutet si salva sia nel quarto che nell’ottavo gioco (salvando rispettivamente due palle break prima è una dopo) ma capitola da par suo nel dodicesimo gioco. Il francese gioca infatti un altro game folle, va avanti 40-15, poi azzarda un serve&volley senza senso, manda con un gratuito di rovescio Collignon al match-point e chiude con un sanguinoso doppio fallo una partita giocata in modo assurdo. Bravo Collignon a rimanere in partita dopo un primo set giocato in preda alla tensione. Belgio avanti 1-0 e ora favorito. Rinderknech proverà a pareggiare i conti contro Bergs nella sfida tra numeri 1, ma un eventuale doppio vede sicuramente favoriti i belgi che schiereranno due specialisti come Gille e Vliegen.

