WTA Finals: la splendida conferma di Paolini, nonostante l’eliminazione
La lunga stagione del circuito femminile si conclude con le WTA Finals di Riad, che si svolgono presso la King Saud University Indoor Arena: il torneo è cominciato sabato 1 novembre e termina una settimana più tardi, con la finale dell’otto novembre. Le protagoniste, in rigoroso ordine di classifica, sono le seguenti: Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, la campionessa in carica Coco Gauff, Amanda Anisimova, Jessica Pegula, Madison Keys, Elena Rybakina e, infine, Jasmine Paolini.
L’azzurra ha vissuto il manifesto e il cliché di una stagione sulle montagne russe: l’assestamento dopo gli exploit (inaspettati) dello scorso anno, l’improvvisa separazione con Renzo Furlan, il trionfo di Roma, la delusione – potentissima – di Wimbledon, un altro cambio di allenatore, la conferma della sua leadership tecnica con la squadra italiana di Billie Jean King Cup, lo show di Wuhan con Swiatek e la seconda qualificazione consecutiva, ottenuta in volata, al grande evento delle “Maestre”. Paolini – dopo aver chiuso lo scorso anno al numero 4 del ranking mondiale – nel corso del 2025 ha inevitabilmente perduto il sorriso della spensieratezza, perché, quando ti avvicini alla vetta, la vittoria perde il gusto della gioia, diventando un sollievo. Jasmine, dodici mesi fa, aveva disegnato una delle storie più sorprendenti degli ultimi anni del tennis mondiale, quella della veterana che incontra le persone giuste e che, grazie al talento, ribalta tutti i luoghi comuni legati all’orologio biologico di un’atleta professionista, scoprendo il fascino del grande tennis a ridosso dei 30 anni: il lavoro e l’entusiasmo ritrovato, i sogni che erano sempre rimasti lì e che rischiavano di appassire, le finali del Roland Garros e di Wimbledon, la medaglia d’oro nel doppio alle Olimpiadi, e tutto il resto.
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