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I Roland Garros vinti e i consigli a Fognini: chi è José Perlas, il nuovo allenatore di Lorenzo Musetti

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Lorenzo Musetti è ancora in giro a giocare tornei. Non prima delle 18 farà il suo esordio all’ATP 250 di Atene contro Stan Wawrinka, con l’obiettivo a fine settimana di vincere il torneo e staccare così l’ultimo pass disponibile per le ATP Finals di Torino. Nonostante nella sua testa frullino attualmente questi pensieri – tra poche settimane dovrebbe anche diventare padre per la seconda volta -, il 23enne carrarino vuole allo stesso tempo guardare avanti. E difatti, si è già organizzato per la stagione 2026. Ad affiancare l’allenatore di una vita, Simone Tartarini, è notizia recente che ci sarà il classe 1960 spagnolo José Perlas, che aiuterà il tennista toscano da dicembre, a partire quindi già dalla preparazione invernale.

Perlas è un coach di primissimo calibro nella scena internazionale. La sua carriera nel mondo del tennis è iniziata nel 1985 con il ruolo di direttore del Andres Gimeno School of Tennis, posizione ricoperta sino al 1989. Dal 1990 al 1994 è stato poi direttore del Centro di Alto Rendimento della Federazione spagnola. Ha quindi svolto consulenze per giovani in rampa di lancio quali Feliciano Lopez, Fernando Vicente e Albert Portas. Ma la prima grande opportunità è arrivata nel 1995, quando un ragazzo di nome Carlos Moyà gli si è palesato davanti. La loro collaborazione è durata sino al 2000 e Perlas ha portato il tennista spagnolo a raggiungere la prima posizione mondiale e a vincere il Roland Garros 1998.

In seguito, nel 2002 da allenatore ha di nuovo trascinato al successo dello Slam parigino un altro connazionale, Albert Costa, tenuto sotto la sua ala dal 1999 al 2004 e che ha aiutato a scalare la classifica sino alla sesta piazza ATP. Nel mentre è stato anche capitano di Coppa Davis e ha portato la Spagna a vincere le sue due prime Insalatiere: nel 2000 e nel 2004, con anche un’altra finale (persa) nel 2003.

Il biennio 2005-2006 è stato invece dedicato all’argentino Guillermo Coria, capace di issarsi sino alla quinta casella della graduatoria mondiale. Tra il 2006 e il 2007 anche l’attuale coach di Carlos Alcaraz, Juan Carlos Ferrero, è stato guidato da Perlas, che successivamente ha collaborato con il serbo Janko Tipsarevic nel 2008 e nel 2009. Nicolas Almagro è stato poi suo allievo tra il 2010 e il 2011 e grazie al supporto di José si è spinto sino al best ranking di numero 9.

Per cinque anni, dal 2012 al 2016, l’allenatore iberico è stato in seguito un membro del team di Fabio Fognini. Grazie ai suoi consigli il tennista ligure ha raggiunto la semifinale a Monte Carlo (2013) e si è qualificato per ben 12 finali ATP (4-8 il suo bilancio in questo periodo), sfiorando la top 10. Quest’ultimo traguardo è stato poi tagliato da Fabio nel giugno 2019, anche e soprattutto grazie al successo nel 1000 del Principato ai danni di Dusan Lajovic nel match finale. E chi c’era a supportare il serbo nel box durante la partita? Proprio José Perlas, che è stato a fianco dell’ex numero 23 al mondo a partire dal 2017. Ora, però, sarà il ‘Muso’ il prossimo pupillo da portare ai vertici assoluti di questo sport. Magari con l’obiettivo di vincere il terzo Roland Garros nelle vesti di coach. Date le sue capacità, e quelle del suo nuovo allievo, questa sarà una sfida stimolante e di certo non impossibile. Il 2025 di Lorenzo sul rosso, d’altronde, è ancora negli occhi e nel cuore di tutti. E chi lo sa che non possa ottenere risultati persino migliori nel 2026.

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