Sinner e l’Indian Wells mancante: è l’unico big title sul cemento non ancora nella bacheca di Jannik
Il successo di Jannik Sinner al Master 1000 di Parigi non è solo il quinto torneo di questa categoria portato a casa dal campione azzurro. Questa vittoria condensa in sé molteplici significati. Innanzi tutto perché consente all’altoatesino di tornare numero 1 del mondo, proprio a Parigi, città in cui aveva festeggiato il primato per la prima volta durante il Roland Garros. Poi perché arricchisce la bacheca di Jannik di un altro big title, ribandendo come sulle superfici veloci sia particolarmente dominante.
Da Toronto 2023 a Parigi 2025: solo Indian Wells sfugge ancora tra i grandi titoli
La carriera di Sinner ha vissuto il primo grande scossone con la vittoria al Master 1000 di Toronto nel 2023, la prima di una serie prestigiosa. Il 2024 ha confermato la crescita di Jannik e il suo ingresso in una dimensione altra, portandogli in dote otto trofei, di cui tre Slam – Australian Open e US Open – tre Master 1000 – Miami, Cincinnati e Shanghai – e le ATP Finals.
Con il successo a Parigi, Sinner, così, ha quasi completato la collezione di big titles sul cemento, outdoor o indoor che siano. All’appello manca solamente Indian Wells, torneo che quest’anno non ha potuto disputare a causa della sospensione.
Sicuramente in California Jannik non ha mai espresso il suo miglior tennis – nelle passate due edizioni, ad esempio, l’azzurro si è arreso a Carlos Alcaraz in semifinale. Tuttavia, Indian Wells potrebbe essere la Parigi del 2026. Nell’ultimo Master 1000 della stagione Sinner non era mai riuscito a proporre una versione convincente di se stesso, almeno finché la sede è stata Bercy. Eppure quest’anno lascia la Francia con il trofeo tra le due mani.

