ATP Challenger Monastir: la grande rivincita di Giustino
Al Challenger 50 di Monastir (cemento) Lorenzo Giustino, dopo aver continuato nel suo bel percorso con una franca vittoria (6-3 6-4) nei quarti a spese del francese Dan Added (n.211) e poi con una incredibile maratona contro lo spagnolo Alejandro Moro Canas (n.245) conclusasi in oltre due ore e mezza con un doppio tie-break, è finalmente approdato alla finale.
Ed era dal lontano 2022 che non arrivava all’atto conclusivo di un Challenger, da quando a Praga perse in due combattuti set con l’argentino Pedro Cachin. Non male per un 34enne la cui carriera sembrava ormai aver imboccato una fase declinante, un declino alla Giustino ovviamente. Cioè impreziosito dalla sua proverbiale caparbietà nel contrastare l’inevitabile scorrere del tempo, una caparbietà che si è sostanziata in questo 2025 con tre vittorie ITF. A conferma del fatto che Lorenzo potrà sempre vantarsi di una carriera dove il duro lavoro, la grinta e una incessante applicazione hanno supplito ad un talento non eccelso. Quando appenderà la racchetta al chiodo non avrà nulla da rimproverarsi, consapevole di aver sempre dato il massimo in ogni torneo, in ogni singola partita, costretto a guadagnarsi ogni punto col sudore della fronte.
Mi ricordo che al Challenger di Francavilla nel 2023 gli chiesi un commento, al termine di un lunghissimo match vinto contro Dimitar Kuzmanov. E lui, con partenopea ironia, mi disse “Il mio tennis è questo…io sono destinato a soffrire”. Del resto Lorenzo è abituato alle maratone, come dimostrò in maniera superba al Roland Garros nel 2020, in quella strana edizione autunnale per i ben noti problemi di Covid. Allora ebbe la meglio nel primo turno, dopo aver superato le qualificazioni, sul padrone di casa Corentin Moutet vincendo 18/16 il quinto set dopo oltre sei ore di gioco.
Qui a Monastir in finale ha trovato dall’altra parte della rete il 19enne mancino Petr Brunclik (n.379), già semifinalista in questa stagione a Creta 3 e Villena. Il ragazzo ha indubbiamente talento ma un po’ ha cominciato a preoccuparsi quando ha capito che la partita non stava andando come sperava, con Giustino che gli rimandava indietro la pallina sempre e implacabilmente. Sul 4-5 del primo set annullava un set point con un micidiale servizio a uscire, ma due giochi più tardi, sul 5-6, Giustino lo metteva in difficoltà con una risposta proprio tra i piedi, presupposto per il vincente con un diritto inside-in nel prosieguo dello scambio. In quel momento il giovane ragazzo ceco ha visto il mondo crollargli addosso e all’azzurro non è parso vero di poterlo bersagliare impietosamente fino al 6-0 finale. Con questo successo (il primo e ultimo fu ad Almaty nel 2019) Giustino risale in classifica al n.229 ATP, cioè in zona qualificazioni Slam, ed è già un gran bel risultato.

