ATP Parigi, Zverev: “Superficie molto lenta, la palla rimbalza poco”
Sascha Zverev è tornato nella romantica città di Parigi per difendere il titolo conquistato nell’ultima edizione di Bercy, e a La Defense, il tedesco intende ripetersi. Il suo debutto, contro Camilo Ugo Carabelli, è stato più tortuoso del previsto. L’argentino è un tennista che riesce a performare bene sui campi in terra, molto meno sul cemento indoor, eppure, al secondo turno del masters 1000 parigino – dopo aver avuto la meglio sul connazionale Etcheverry – ha costretto agli straordinari il campione in carica del torneo, riuscito a liberarsi del sudamericano soltanto al terzo set.
La velocità della superficie dei nuovi campi de La Defense Arena è già un tema. Dopo le lamentele sopraggiunte negli scorsi anni per la notevole rapidità dei campi di Bercy, in quest’edizione, l’estrema lentezza sembra essere la nota dolente del moderno impianto francese, ed il campo centrale è quello più interessato sotto questo aspetto. A parlarne, tra i tanti tennisti, è stato anche Sascha Zverev, il quale si è esposto per parlare delle condizioni di gioco dell’ultimo master della stagione: “Non voglio sembrare quello che si lamenta sempre di questo ogni settimana, ma credo che la superficie qui sia piuttosto strana. È molto lenta e la palla rimbalza poco. È difficile ottenere buoni colpi. Anche quando si fa un buon colpo, si ha la sensazione che non venga ricompensato. Se si colpisce con forza e con effetto, la palla rimane bassa. Se si colpisce forte, la palla perde velocità”, ha detto il finalista di Vienna.
In questo nuovo capitolo del ‘1000’ parigino, che ha abbandonato la vecchia sede di Bercy dopo quasi 40 anni, gli organizzatori hanno cambiato drasticamente anche la filosofia della vendita biglietti, che sin dai primi turni sono di gran lunga più accessibili a dispetto di altre tappe ‘1000’, considerate più che esclusive sotto l’aspetto economico. Se per il pubblico questa novità è stata parecchio gradita, il cambio di velocità della superficie non è stata poi così apprezzata dai tennisti, e il numero tre del mondo ha infatti ribadito: “Ho l’impressione che i colpi dei migliori non siano così efficaci. Forse è questo il motivo. Vedremo come andrà avanti il torneo. Forse tutti i favoriti inizieranno a vincere da ora in poi e tutto quello che ho detto non avrà senso”.

