Jasmine Paolini tra le regine del tennis: torna alle Finals per il secondo anno di fila
Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, Coco Gauff, Amanda Anisimova, Jessica Pegula, Madison Keys e adesso Jasmine Paolini. Ancora una volta Jasmine Paolini. Per il secondo anno consecutivo l’azzurra sarà alle Wta Finals che si disputeranno a Riad dall’1 all’8 novembre. Tra le migliori otto dell’anno nonostante la sconfitta nella semifinale del 500 Ningbo contro Elena Rybakina che pareva aver complicato tutto. Poi è giunta la notizia che Mirra Andreeva non giocherà né il Wta 500 di Tokyo, né il Wta 250 di Guangzhou, e tutto è diventato ufficiale. Uno dei due posti ancora in palio sarà suo. L’ultimo se lo giocheranno, appunto, Andreeva e Rybakina. Paolini sarà in Arabia Saudita in singolare così come lo sarà in doppio in coppia con Sara Errani. Nuovamente protagonista fino all’ultima settimana della stagione.
La nuova qualificazione di Paolini per l’ultimo torneo della stagione si porta dietro tanti significati. Azzera le perplessità e zittisce quelle critiche si sono materializzare durante l’anno. Indica che il 2024 non è stata un’annata eccezionale e isolata, ma lo spartiacque su cui è stato costruito qualcosa di più concreto e duraturo. A inizio 2025 erano in pochi a pensare che l’azzurra sarebbe riuscita a rimanere su questi livelli, mentre sono stati tanti quelli che hanno sottolineato i passi falsi nei tornei del Grande Slam. L’incapacità di ripetere, almeno una volta, quanto fatto nel 2024 al Roland Garros e a Wimbledon. Durante questa stagione è mancato l’exploit nei Major, il picco nel grande appuntamento. Paolini ha accumulato il terzo turno all’Australian Open, l’ottavo a Parigi, il secondo turno ai Championships e infine il terzo turno allo US Open. L’unico neo di un 2025 che, per certi aspetti, è stato migliore del 2024.
In primis, perché confermarsi è sempre più complicato che affermarsi. Questo vale nel tennis come in qualsiasi altro sport. Paolini è riuscita a mantenersi ai vertici della Wta, concludere un’altra stagione nella top 10 mondiale. Un fatto tutt’altro che scontato. E poi l’azzurra ha sì mancato il grande risultato negli Slam, ma lo ha controbilanciato con una continuità di rendimento molto più marcata e autorevole. Ci sono state le semifinali nei Wta 1000 di Miami e Wuhan (sconfitte rispettivamente contro Sabalenka e Gauff), è arrivata la finale nel 1000 di Cincinnati (persa contro Swiatek), ma soprattutto ha conquistato gli Internazionali d’Italia di Roma, superando la Gauff e riportando un’italiana nell’albo d’oro del torneo di casa 40 anni dopo Raffaella Reggi. Un momento di pura estasi, il titolo più importante della carriera.
Risultati arrivati nonostante i grandi cambiamenti decisi nel corso della stagione, con l’addio a Renzo Furlan dopo dieci anni di collaborazione e la parentesi di pochi mesi con Marc Lopez, ex coach di Rafa Nadal. Scossoni che potevano avere dei risvolti molti negativi, ma che invece sono stati superati con grande maturità e personalità. Non è facile chiudere un rapporto decennale come quello con Furlan, che ha guidato Paolini dagli esordi fino alle prime posizioni del circuito.
Insomma, acuto Slam o no, è stata un’altra grandissima stagione quella disputata dalla tennista lucchese. Un 2025 che adesso viene messo nella giusta prospettiva da questa nuova qualificazione alle Finals. E chissà che l’ultimo torneo dell’anno non riservi una campionessa a sorpresa. È successo tante volte in passato. Basti pensare a Caroline Garcia nel 2022, a Elina Svitolina nel 2018 o a Dominika Cibulkova nel 2016. Quindi, perché non immaginare che possa accadere di nuovo?
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