Jannik Sinner: tutti i ritiri, i forfait e…
Jannik Sinner cercava la settima vittoria contro Tallon Griekspoor nel loro settimo confronto e invece è arrivato il settimo ritiro in carriera per l’azzurro, che avrebbe anche potuto aspettare il settimo gioco così era tutto perfetto (tranne la parte per cui era devastato dai crampi, non riesce a difendere il titolo e vede praticamente sfumare la possibilità di tornare numero 1), anche perché è stato il settimo giocatore a ritirarsi a Shanghai.
Mentre ci domandiamo se Novak Djokovic sarà più deluso per aver inutilmente partecipato a questo torneo visto che (verosimilmente) era qui per dimostrare di poter giocarsela ancora in un duesutré con Sinner e Alcaraz oppure più contento per essere diventato il primo favorito o magari stia pensando, “fosse capitato in uno Slam, sarei a 25”, vale la pena ricordare (come del resto si fa ogni volta) tutte le occasioni in cui Jannik non è riuscito a completare un incontro ATP e non solo. Partiamo allora dai ritiri a match in corso nel Tour in ordine cronologico inverso.
I ritiri di Jannik
- 5 ottobre 2025: Shanghai, terzo turno – [27] T. Griekspoor b. [2] J. Sinner 6-7(3) 7-5 3-2 rit.
- 18 agosto 2025: Cincinnati, finale – [2] C. Alcaraz b. [1] J. Sinner 5-0 rit.
Debilitato da un virus, Jannik entra in campo nonostante non fosse chiaramente in condizione di competere nel vano tentativo di onorare la finale e va a stringere la mano di Carlos dopo cinque giochi. “Mi gira tutto, non riesco a muovermi” le sue parole in quel momento. - 23 giugno 2023: Halle, quarti – A. Bublik b. [4] J. Sinner 7-5 2-0 rit.
In quell’occasione fu una contrattura all’adduttore della coscia sinistra a fermarlo. L’avversario, Alexander Bublik, tirò dritto andando a vincere il torneo, come peraltro ha fatto quest’anno sempre battendo Sinner nel percorso. - 1° ottobre 2022: Sofia, semifinale – [5] H. Rune b. [1] J. Sinner 5-7 6-4 5-2 rit.
Colpevole del ritiro ancora un “giramento” come a Cincy, ma della caviglia. Rune avrebbe perso la finale contro Huesler. - 30 maggio 2022: Roland Garros, ottavi – [7] A. Rublev b. [11] J. Sinner 1-6 6-4 2-0 rit.
Fu la volta del ginocchio sinistro, già malconcio all’ingresso in campo. Rublev perderà al turno successivo in un match epico contro Marin Cilic, infrangendosi contro quello che stava diventando il suo tabù: i quarti di finale Slam. - 31 marzo 2022: Miami, quarti: F. Cerundolo b. [9] J. Sinner 4-1 rit.
The one with the blisters. Vesciche al piede per Jan e il semisconosciuto Francisco Cerundolo completa la sua fortunata corsa fino alla semifinale. All’epoca n. 103 ATP, Miami è stato per lui il torneo della svolta. - 31 ottobre 2020: Vienna, ottavi – [5] A. Rublev b. [WC] J. Sinner 2-1 rit.
Fastidio al piede destro e match chiuso dopo tre giochi. Rublev vincerà il titolo diventando “Mr 500” (terzo titolo di categoria consecutivo). Solo un paragrafetto per Jannik e vicenda giornalisticamente conclusa lì: altri tempi.
Considerando che Sinner ha esordito nel Tour nel 2019, fanno sette ritiri in sette anni. Che sono sì sette più Roger Federer in carriera, ma anche sette meno di Djokovic (in oltre vent’anni).
I forfait
Sono cinque invece i walkover concessi agli avversari, le sconfitte a tavolino, insomma quando non è proprio sceso in campo. L’episodio più recente l’anno scorso ai quarti di Madrid (avversario Auger-Aliassime, infortunio all’anca destra), nel 2023 gli ottavi a Parigi-Bercy (De Minaur, affaticamento), i quarti a Barcellona (Musetti, malattia), e ottavi a Marsiglia (Fils, indisposizione). Nel 2022 il primo forfait, agli ottavi di Indian Wells (Kyrgios, malattia).
Non si perde solo e…
Sono invece cinque le volte che Sinner ha beneficiato del ritiro avversario e altrettanti i walkover. Scendendo di categoria, niente ritiri né forfait per Jannik a livello Challenger, mentre a livello Futures ha rinunciato a scendere in campo in un quarto di finale in Tunisia.