Francisco Comesana, “lo squalo” di Mar del Plata. Chi è il prossimo avversario di Musetti
Ci sono storie che meritano di essere raccontate, poiché diverse, singolari, straordinarie. Se la garra argentina vi affascina e il mantra del “never give up” vi appartiene, allora mettetevi comodi, perché stiamo per parlare del Tiburon, al secolo Francisco Comesana. Nato e cresciuto tra le spiagge della cittadina balneare di Mar del Plata, il piccolo Francisco è uno di quei bambini che girovaga tra i campi di futbol del paese con indosso la maglia dell’Albiceleste sbiadita, inseguendo per ore un pallone sgonfio conteso da chi, tra quella moltitudine di giovani sognatori, diventerà un giorno un campione. Da buon sudamericano, è indottrinato per diventare un calciatore, non conosce altra legge se non quella del gol, e sino ai nove anni gioca per la squadra della città, il San Isidro di Mar del Plata.
I primi passi di Comesana nel mondo del tennis
Sarebbe dovuto essere un pomeriggio come gli altri per il piccolo Comesana, pronto, con i suoi scarpini, a gettarsi nella mischia insieme ai compagni sul rettangolo da gioco. Tra i tanti amici presenti, però, uno soltanto porta con sé una racchetta da tennis. E così, Francisco, incuriosito, si avvicina. Niente fu più lo stesso da quel momento, il destino aveva incrociato, tra le strade di Mar de Plata, il celato talento del piccolo argentino, che dimenticò presto il gioco del calcio: “Colpivo il muro per quattro o cinque ore al giorno. Non avevo amici con cui giocare. Poi, quando i miei amici hanno provato, per loro era impossibile, perché ero migliorato“.
Così dopo infinite giornate di “muro”, i genitori di Francisco decidono di accompagnarlo alla prima lezione di tennis, ma anche in questo caso, il fato ha ottimi piani per il mini-Tiburon. Presso l’Edison Lawn Tennis, il club fondato da Horacio Zeballos Senior – padre del celeberrimo doppista -, quest’ultimo osserva attentamente l’allenamento del giovane Cisco, e stupito dalla sua coordinazione, decide di avvicinarsi ad una coppia attigua al campo. “Siete voi i genitori del ragazzino con la maglietta arancione?”, domanda. “Si”, risponde il padre di Francisco, Augustin. “In quale Club Gioca”?. “In realtà nessuno, non aveva mai preso una vera racchetta in mano prima d’ora”, replica il genitore. “Ma parliamo dello stesso ragazzino in maglia arancione?”.
Comesana: “Non valeva la pena farmi male a calcio per rinunciare al tennis”
Un dialogo quasi paradossale quello tra Zeballos Senior e il padre e la madre di Francisco, che fa riflettere sulle speciali doti del ragazzino, invaghitosi del tennis in modo incondizionato, e deciso a stravolgere la sua esistenza pur di passare delle ore a colpire una tonda pallina gialla. “Ricordo l’ultimo giorno con la squadra. Ci stavamo allenando, un mio compagno mi ha dato un calcio piuttosto forte e ho detto a mia madre: col calcio ho chiuso. Non valeva la pena rischiare di farmi male e dover rinunciare al tennis”.
Francisco cambia anche scuola. Non può fare doppi turni rinchiuso tra le mura scolastiche, lo limiterebbe eccessivamente per gli allenamenti. Già in tenera età, il piccolo sudamericano “sonda” varie accademie del territorio, e dopo l’esperienza con Zeballos Senior, si affida successivamente a Dani Larreina e a Federico Cardinali, prima di compiere il “grande passo” verso la capitale, Buenos Aires. Qui, a 16 anni, Comesana si trasferisce per allenarsi con Toto Cerundolo – padre di Juanma e Francisco -, anche se a causa della pandemia, è costretto a far ritorno all’ovile, affiancandosi nel 2021 a Facundo Arguello. L’annata successiva, però, si rivela quella di lancio, e nel 2022 “stappa il suo tennis” vincendo i primi due titoli Challenger – consecutivi – prima a Corrientes, poi a Buenos Aires, sconfiggendo – in 7 giorni – in finale Mariano Navone per ben due volte.
La carriera di Francisco Comesana
Francisco diventa l’asso del mattone tritato, collezionando altri 4 titoli Challenger, e unendosi a colui che diventerà poi il suo coach definitivo, Sebastian Gutierrez. Se nella sfera Challenger, Comesana è ormai una costante, il debutto nel circuito maggiore – avvenuto nel 2024 – non è semplicissimo, e sul rosso di Cordoba, Rio e Santiago, non riesce a mettere la sua firma. Passato l’inverno, magrissimo di risultati, Francisco ottiene il suo primo “pass” Slam a Wimbledon, ma il sorteggio si rivela terrificante per lo Squalo di Mar del Plata, cresciuto ad empanadas e terra rossa. Cisco pesca il numero 6 del seeding, il temibile Andrey Rublev, non certo nella sua miglior versione, ma con un quarto di finale da difendere non poteva permettersi di incappare in disastri.
Ma cosa ne potrà mai sapere un argentino terraiolo del green di Wimbledon? E specialmente Comesana, che prima d’allora, aveva giocato soltanto un turno di qualificazione ad Eastbourne, perdendo peraltro dal numero 245 del mondo. Il tennis stupisce ancora, e il Court 2 di Church Road narra di una storica vittoria di Francisco ai danni dell’ex numero 5 del mondo, sconfitto in quattro set, contro ogni pronostico. L’argentino, che prima del tete a tete col russo non aveva mai sconfitto nessun giocatore tra i primi 90 nel ranking ATP, due giorni più tardi, come se non bastasse, batte anche Adam Walton al termine di un’estenuante lotta di cinque set, e giunto in conferenza stampa, dice: “Forse sono un giocatore da erba, dato che ho un record del 100% di partite vinte a Wimbledon”. Sull’erba inglese, Comesana verrà fermato soltanto da un gigante Lorenzo Musetti, semifinalista nell’edizione 2024.
A Shanghai sarà ancora Musetti-Comesana
È passato quasi 1 anno e mezzo dallo sconvolgente upset con Andrey Rublev che ha presentato al mondo il personaggio di Francisco Comesana, adesso numero 59 del mondo. Nel 2025 ha persino collezionato la vittoria più importante della sua giovane carriera, battendo a Rio de Janeiro Sascha Zverev, alla guida del seeding nel torneo brasiliano. El Tiburon – soprannome associato ai tifosi della sua squadra di calcio del cuore, l’Aldosivi – in quel di Miami, su un cemento che non lo esalta particolarmente, è stato sconfitto dal diciassettenne azzurro Federico Cinà, che proprio contro l’argentino ha bissato il primo successo nel circuito ATP.
La lunga storia di Francisco Comesana ci porta dritti a Shanghai, presentando la sfida che vedrà protagonisti El Tiburon e Lorenzo Musetti. Come accennato qualche riga sopra, l’azzurro ha già sconfitto sull’erba di Wimbledon l’argentino, proprio durante la fatidica settimana che lo ha reso celebre. Ma adesso, sul cemento cinese, sfiderà una versione più solida del nativo di Mar del Plata, che difficilmente si tira indietro dinanzi ad una lotta. Lorenzo, lo sappiamo, è ormai diventato un big della scena, ma il recentissimo ritiro in quel di Pechino, potrebbe mettere qualche tarlo in testa al carrarino, il quale, molto probabilmente, non sarà al 100% della condizione fisica. Comesana sarà un test non così semplice, e la corsa serrata in vista delle Finals di Torino non concede errori. Vietato sbagliare per Lorenzo.