BJK Cup, Garbin e il cuore infinito delle Azzurre: dalla Serie B alla terza finale consecutiva
Era l’ottobre del 2016 quando Corrado Barazzutti prese la decisione di lasciare il ruolo di capitano di Fed Cup, sostituito da Tathiana Garbin, all’epoca 39enne e ritirata da cinque anni dal tennis professionistico. Sebbene i quattro titoli mondiali con le varie Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani più volte protagoniste avessero dato enorme credibilità al movimento tennistico femminile italiano, quest’ultimo sembrava però vicino alla chiusura di un ciclo con conseguente pessimismo nel ripartire. Come se non bastasse all’epoca la Nazionale militava nella ‘Serie B’ e dunque il primo grande obiettivo di Tathiana era quello di risalire come lei stessa aveva dichiarato: “Sarà necessario mettersi subito al lavoro. Ripartiamo dalla Serie B e la mia speranza è di tornare il prima possibile in Serie A“.
La straordinaria crescita dell’Italia sotto la guida di Tathiana Garbin
A distanza di anni, non solo l’Italia è ritornata in Serie A ma per tre volte consecutive è arrivata all’ultimo atto della manifestazione. Dal terrore di non avere futuro all’abbondanza di possibilità con tenniste capaci di raggiungere finali Slam sia in singolo che in doppio, specialità in cui è arrivata anche la vittoria ai Giochi Olimpici.
Tornando alla Billie Jean King Cup, le Azzurre hanno ritrovato la loro prima finale con Garbin nel 2023 superando la Slovacchia nelle qualificazioni, Francia e Germania nel Gruppo D e successivamente la Slovenia in semifinale, salvo poi uscire sconfitte contro il Canada. Se una rondine non fa primavera, la finalissima del 2023 non è stato né un colpo di fortuna né un caso isolato ma verrebbe da dire l’inizio di un triennio spaventosamente positivo.
Infatti nel 2024 è arrivato lo storico successo delle ragazze di Garbin: Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti, Sara Errani e Martina Trevisan alzarono la prestigiosa coppa al cielo a 11 anni dall’ultimo successo, superando dai quarti in poi Giappone, Polonia e Slovacchia.
BJK Cup: Italia in finale per la terza volta di fila
Se è vero che non c’è due senza tre, l’Italia fece il tris con la qualità che maggiormente ha differenziato le Azzurre delle altre nazioni: il cuore. A partire da Elisabetta Cocciaretto contro Yue Yuan con l’italiana che è riuscita a rimontare da 6-4 5-2 vincendo la partita. A proposito di rimonte, in semifinale è arrivata quella di Jasmine Paolini con Elina Svitolina sconfitta nonostante si trovasse sul 6-3 4-2. Due rimonte in due turni diversi che hanno permesso all’Italia di strappare il pass per la finalissima contro la vincente tra USA e Gran Bretagna.
Capire se arriverà il secondo successo di fila, successo solo tra il 2009 e il 2010, sarà sicuramente importante ma nessun punteggio minimizzerà lo straordinario lavoro di Tathiana Garbin, capace di respingere tutte le critiche e gli scetticismi portando la Nazionale azzurra femminile dalla Serie B a tre finali consecutive.